Recensione Hitman (2016): Episodio 5

A più di un mese dall’episodio ambientato in Thailandia, siamo tornati nei panni dell’Agente 47, impegnato a scoprire chi lo ha mandato in giro per il globo a collezionare omicidi. Dopo settimane di tentativi e fallimenti, siamo finalmente pronti ad analizzare con voi l’episodio 5 di Hitman nella nostra nuova recensione.

 

Versione testata: Playstation 4

 

Paladini della libertà
Ci siamo lasciati verso la fine di Agosto con l’Agente 47 che ha scoperto, grazie all’aiuto della fidata Diana, un terribile complotto ai suoi danni, oltre all’esistenza di un fantomatico “cliente ombra” che sta traendo vantaggio dai suoi omicidi per uno scopo misterioso.

In questo episodio, 47 partirà alla volta del Colorado, dove gli hacker dell’ICA hanno trovato tracce di Olivia Hall, una nota hacker identificata come la possibile “cliente ombra” cui il nostro protagonista dà la caccia. Qui, però, le analisi satellitari hanno scoperto che un’intera fattoria è stata adibita a campo d’addestramento di una milizia privata comandata da Sean Rose, un pericoloso eco-terrorista, e dai suoi tre sottoposti: Penelope Graves, Ezra Berg e Maya Parvati. Questi 4 individui sono stati ritenuti pericolosi dall’ICA, e il ruolo del giocatore sarà di ucciderli scoprendo, nel frattempo, quanto più possibile su Olivia Hall.

In questo episodio abbiamo notato una brusca accelerata per quanto riguarda la narrativa: saremo, infatti, costantemente bombardati di informazioni, sia durante il pre-briefing che nel corso della missione stessa. Leggendo tutti i fascicoli e ascoltando i dialoghi presenti nella mappa verremo a conoscenza di dettagli sull’intero mondo di gioco, compreso tutto ciò che è accaduto dall’omicidio di Parigi alla morte di Jordan Cross. Una volta portato a termine il nostro obiettivo, inoltre, avremo a che fare con un filmato finale molto esplicativo; si tratta, finalmente, del brusco movimento in avanti che abbiamo sempre aspettato, e che sicuramente darà modo ai fan di attendere con impazienza l’ultimo appuntamento in Giappone. Come per i precedenti capitoli, Paladini della Libertà aggiunge anche un’Escalation chiamata La Sventura di Mallory.

 

 

Paladini dell’omicidio
La fattoria del Colorado è un’ambientazione diversa rispetto a quelle viste nelle scorse uscite di Hitman; i grandi paesaggi che donavano al giocatore una libertà assoluta sono stati rimpiazzati da una semplice mappa piuttosto ampia (la fattoria, appunto), piena di soldati armati pronti a crivellare di colpi il nostro Agente 47. Per quanto possa sembrare un passo indietro, abbiamo apprezzato il cambio proposto da I/O Interactive per questa penultima missione, nonostante le alternative per compiere il nostro dovere siano drasticamente diminuite. Durante le varie sessioni di gioco, abbiamo registrato una certa ripetitività nei metodi disponibili  per portare a termine l’incarico, sia per quanto riguarda le azioni compiute che per il semplice percorso da seguire. Per questo motivo, non vi spiegheremo la nostra tattica nel corso di questo quinto episodio; ogni mossa, tuttavia, dovrà essere studiata al millesimo di secondo, poiché anche un piccolo ritardo potrebbe portare al fallimento. I giocatori dovranno utilizzare tutte le tattiche imparate nelle precedenti avventure per avere la meglio su Sean Rose e compari.

Vista la difficoltà di questo episodio, la longevità è certamente superiore rispetto ai precedenti capitoli, nonostante i giocatori si siano ugualmente divertiti a fare speedrun per raggiungere la fine nel minor tempo possibile. Allo stesso modo, però, è cresciuto anche il senso di frustrazione complessivo, sebbene abbiamo avuto modo di registrare, rispetto a Bangkok, una serie di migliorie all’IA nemica, che ora reagirà meglio alle piccole trappole piazzate sul suo percorso.

 

Paladini della natura
Rispetto alle uscite precedenti, questa del Colorado è una missione molto atipica: i grandi paesaggi di Parigi o di Marrakech, come già accennato, sono stati rimpiazzati da un unico complesso – la fattoria – che si rivela molto semplice ma, allo stesso tempo, realizzato davvero ottimamente da I/O Interactive. Tale mappa di gioco, a prima vista, può sembrare piccola e “veloce” da esplorare; una volta dentro, però, ci saranno sempre cose nuove da scoprire e, sopratutto, nuove guardie da evitare.

Colorado è, come per gli scorsi episodi, in italiano solamente per quanto riguarda i testi, mentre le varie voci sono esclusivamente in lingua inglese.

Verdetto
7.5 / 10
Uccide più Colorado Cafè che l'Agente 47
Commento
Paladini della libertà è una missione, purtroppo, priva delle libertà (gioco di parole ovviamente voluto) che abbiamo apprezzato negli scorsi episodi di questa avventura semi-mensile dedicata all'Agente 47. La mappa, per quanto sia grande e piena di nemici, non dà molta varietà, e ci ritroveremo spesso a uccidere i nostri obiettivi utilizzando sempre le stesse tattiche; un vero peccato, perché gli sviluppatori potevano sfruttare meglio la grandezza della Fattoria e il contesto complessivo per inventare molti più modi per completare la missione assegnataci. Per quanto riguarda la trama si ha, finalmente, una brusca accelerata generale, che darà ai giocatori motivo di attendere il capitolo finale per scoprire come andrà a finire questa prima stagione di Hitman.
Pro e Contro
Trama che finalmente avanza
Mappa veramente grande...

x ... ma povera di vie per compiere gli omicidi

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