Recensione Harmonix Music VR

Con l’uscita di PlayStation VR sono stati in molti a rispondere alla “chiamata” per pubblicare i propri giochi al lancio e offrire una panoramica piuttosto ampia sulle possibilità offerte dalla nuova periferica di casa Sony. Abbiamo avuto modo anche di parlare di Rez Infinite e del suo creatore, Tetsuya Mizuguchi, e del suo legame fra musica e videogiochi che nel corso degli anni è diventato sempre più forte, spingendolo a sperimentare molto proprio in questo ambito. Ma il designer giapponese non è il solo che con la musica ha avuto un rapporto a dir poco simbiotico. Oggi è doveroso parlare di Harmonix che per l’uscita del visore dedicato alla realtà virtuale ci propone Harmonix Music VR, non un videogioco in senso stretto, ma un esperienza sensoriale che ci “regala” un’interpretazione personale dell’idea di lettore musicale interattivo.

 


Per approfondire:
Amplitude
 
Video killed the radio star
Harmonix negli anni ha sempre dimostrato una spiccata attitudine verso il genere musicale. Da Frequency e Amplitude prima (ritornato sulle scene poco meno di un anno fa) a Guitar Hero e Rock Band poi, la software house ha sempre cercato di innovare e rinnovarsi con il passare del tempo spaziando fra i vari generi, ma restando fedele alle sue origini e fortemente attaccata alla musica, fil rouge delle loro produzioni.

 

Con l’avvento del VR sono iniziati anche i primi lavori su questa nuova forma di intrattenimento che hanno portato alla creazione di Harmonix Music VR, una sorta di esperienza sensoriale che ruota intorno alla musica e che si costruisce sulle canzoni, dando al giocatore la possibilità di interagire con esse in più modi. L’intenzione iniziale di Jon Carter, creative lead di Harmonix Music VR, era quella di riportare in qualche modo alle origini il modo di ascoltare (e vivere) la musica, che il passare del tempo e il progredire dell’era digitale hanno alterato. L’idea nasce ispirandosi a quegli anni in cui, da ragazzi, si ascoltavano gli album sdraiati a terra nelle proprie camerette, chiudendo gli occhi e abbandonandosi alla fantasia più totale generata dalle note dei brani. Una volta lanciato Harmonix Music VR e indossato il visore potremo rivivere proprio questi momenti nostalgici grazie ad un delle 4 modalità presenti, ognuna delle quali offrirà un’esperienza totalmente diversa.

Vamos alla playa
Partiamo con La Spiaggia, una sorta di paradiso incontaminato nel quale la musica verrà influenzata dalla nostra interazione con l’ambiente. Qua i movimenti della testa legati al visore ci consentiranno di spostarci da un’area all’altra o di interagire con alcuni elementi del fondale che attiveranno degli effetti visivi che andranno in tandem con la melodia sottostante. Questa modalità è pensata per il relax più totale, e una volta inserite le cuffie basterà lasciarsi trasportare dalla canzone. In maniera simile si comporta Il Viaggio sebbene scelga un approccio all’esperienza decisamente più passivo. Letteralmente “sparati” in uno spazio indefinito, ci troveremo come all’interno di un maestoso caleidoscopio virtuale dove immagini e musica si fonderanno in un tutt’uno, creando allucinazioni visive degne del miglior viaggio acido.

 

Più concreta, ma sempre pensata per stimolare la fantasia del giocatore, troviamo Il Cavalletto, modalità che richiede l’uso di due PlayStation Move che ci consentiranno di dare vita alle nostre creazioni, con un tool di disegno 3D piuttosto semplificato ma efficace allo scopo. Con la mano destra potremo disegnare nello spazio, mentre con la sinistra avremo accesso alla tavolozza dei pennelli, alle azioni di disegno (cancellare, salvare l’opera ecc) e la possibilità muovere nelle 3 dimensioni la nostra creazione. Il tutto sempre sotto la costante presenza della musica che darà vita ai nostri disegni. Alcuni pulseranno, altri si accenderanno ad intermittenza a seconda del ritmo e così via, dando al giocatore, o in questo caso all’artista, piena libertà nel creare quello che gli passa per la testa. L’uso dei Move garantisce poi una buona resa e un buon feeling, permettendo di disegnare con facilità pur non avendo di fronte nulla, e di muoverci fra i menù in maniera rapida e senza troppi problemi.

 

L’ultima modalità disponibile è Dance Party, una toybox all’interno della quale potremo animare una festa, decidendo la coreografia di alcuni buffi personaggi campionandone i movimenti, passare del tempo alla consolle scratchando sui dischi e modificando la velocità della musica o ancora sfondare i limiti della stanza diventando un gigante e giocare con gli oggetti presenti scaraventandoli nello spazio più profondo.

 


Per approfondire:
Rez Infinite
 

Kaleidoscopic Trip
Questa è una panoramica delle possibilità offerte da Harmonix Music VR, che come avrete capito mette sul piatto più un’esperienza concettuale sul rapporto fra musica e realtà virtuale che non qualcosa di realmente concreto come gli altri titoli della line-up di lancio. Essendo proprio la musica protagonista è doveroso complimentarsi per la selezione dei brani presenti, che già da soli contribuiscono a valorizzare le singole esperienze riproponendo anche alcuni tracce già ascoltati in passato nelle loro produzioni (vedi l’album dedicato ad Amplitude). Harmonix Music VR da il meglio di sé però quando andremo ad utilizzare le nostre canzoni, che renderanno il tutto molto più personale e gratificante. Basterà inserire una chiavetta USB con all’interno la propria musica per poterla importare all’interno di questo music player interattivo e lasciarsi andare.

 

L’uso delle cuffie durante l’ascolto diventa d’obbligo, in quanto la privazione sensoriale permette di tuffarsi nel mondo di Harmonix Music VR. Data la natura di questo titolo, molto rilassata e pensata per stimolare i sensi, non risente in alcun modo di effetti di chinetosi che possano disturbare il “giocatore”, fattore che ne favorisce l’uso prolungato. Dal lato tecnico abbiamo un titolo che sfrutta le possibilità del visore, senza però andare a scomodare ricercatezze grafiche di nessun tipo, avvalendosi di mondi poligonali semplici e personaggi low-poly, che nella loro essenzialità risultano tutta via efficaci e, in qualche modo, affascinanti. 

Verdetto
Si
Ma quando si inizia ad ammazzare gente?
Commento
Harmonix Music VR non è uno showcase per mettere in bella mostra le capacità del nuovo visore Sony, ma un'esperienza sensoriale pensata per gli amanti della musica, che offre una visione alternativa di quello che i caschi della realtà virtuale possono fare. Non è un titolo per tutti, e la quasi totale assenza di gameplay attivo rischia di diventare un ostacolo a chi cerca un gioco vero e proprio da testare con il nuovo acquisto. Anche il prezzo a cui viene offerto, 14.99€, per quanto non proibitivo non aiuta data la natura del titolo, e può sembrare leggermente più alto rispetto a quello che in realtà può fare. D'altro canto se vi piace sperimentare e volete testare qualcosa di diverso dal solito, quale occasione migliore se non con Harmonix Music VR?
Pro e Contro
Music player interattivo
Uso alternativo della realtà virtuale

x Gameplay limitato per ovvie ragioni
x Pochi contenuti rispetto al prezzo proposto

#LiveTheRebellion