Recensione Goat Simulator (PS3 e PS4)

Coffee Stain Studios ha dimostrato di essere un team poliedrico, spaziando dallo sparatutto in prima persona e dal tower defence (con la serie Sanctum) fino all’adventure/platform con A Story About My Uncle. Ma il titolo probabilmente più conosciuto dello sviluppatore svedese è Goat Simulator, arrivato su PC il primo Aprile dello scorso anno e da li lanciato, grazie al supporto di Double Eleven (che forse conoscerete grazie a Little Big Planet per PS Vita), anche su Xbox 360 e Xbox One. Poteva a questo punto mancare una versione per le console Sony? Ovviamente no, come d’altra parte noi non potevamo fare a meno di metterci le mani sopra.

Ovino va in città
L’idea dietro il titolo riprende quella dei vari Tony Hawk’s
L’ispirazione dietro l’idea di fondo di Goat Simulator, come dichiarato a più riprese dagli sviluppatori, è da ricondurre a quella dei titoli della serie Tony Hawk’s: l’approccio è quindi quello del sandbox liberamente esplorabile con l’obiettivo di accumulare più punti possibili, ma in luogo dei classici backflip e simili (in realtà comunque presenti in una certa misura) lo spettro delle possibilità è decisamente più ampio. Si riceve infatti un punteggio praticamente per qualunque azione fatta dalla nostra capra, che abbia superato un ostacolo in salto, eseguito un doppio salto mortale o seminato morte e distruzione per Goatville o a Goat City Bay (le due mappe presenti nel titolo). Altri modi per accumulare punti sono portare avanti gli obiettivi secondari (grossomodo corrispondenti a “corri sul muro”, “rimani in aria” e simili per un tempo variabile a seconda della difficoltà) o dedicarsi alle missioni, veri e propri ricettacoli di citazioni ed easter egg tratti da videogiochi ed altri media, spesso anche conditi da un certo sarcasmo come l’ormai noto “Michael Bay” che si sblocca facendo esplodere la pompa di benzina. Non mancano infine anche delle “gare” più o meno tradizionali, attivabili passando sopra la rispettiva icona e capaci di aggiungere qualche altra sfida nella sfida. A questa ricerca del punteggio acrobazia su acrobazia (o più in generale azione dopo azione) si accompagna poi la classica ricerca dei collezionabili, rappresentati da trofei a forma di capra e nascosti in giro per le due aree incluse nel pacchetto ludico: ogni qualvolta che se ne raccolgono a sufficienza verranno elargiti dei “mutatori” (ne parleremo più approfonditamente a breve) capaci di cambiare aspetto e razza alla nostra capra, con il risultato di permetterci di impressionare altra fauna come struzzi, giraffe o anche una balena.

Capre con la muta
Mutatori e coop sono un incentivo a non abbandonare il tutto dopo poche ore
Ad aggiungere una certa rigiocabilità ad un’esperienza che altrimenti una volta raccolti i trofei e visti tutti gli easter egg (compito che può essere portato a termine in quattro-cinque ore di gioco) sarebbe condannata all’oblio ci sono i citati mutatori, che non si limitano alle sole modifiche estetiche della capra ma nella maggior parte dei casi le conferiscono abilità speciali utili per semplificare l’esplorazione e in generale rendere più divertente l’esperienza. Alcuni, come il doppio salto o il jetpack, sono disponibili fin dall’inzio, ma gran parte di questi invece andranno sbloccati completando le missioni e andando alla ricerca dei vari easter egg. La capra angelica per esempio, ottenibile non arrecando danno alle persone per cinque minuti consecutivi, consente di saltare molto più in alto rispetto alla “condizione normale”, oltre che a rallentare drasticamente la velocità di ritorno a terra mentre si tiene premuto il tasto triangolo: diventa quindi più facile raggiungere determinate posizioni della mappa e portare a termine alcuni obiettivi secondari, visto che tutti i “trick” fatti eseguire alla capra mentre sta fluttuando saranno comunque validi una volta arrivati a terra (a patto di atterrare perfettamente paralleli alla superficie).

I mutatori si sposano bene con l’altro extra capace di aumentare il “tempo di permanenza nella libreria” di Goat Simulator: la modalità cooperativa in locale (fino a due giocatori su Playstation 3 e fino a quattro su Playstation 4). La presenza di altri giocatori pur non modificando le meccaniche di base del gioco riesce a valorizzarne alcuni aspetti (uno si tutti le gare), risultando quindi un gradito extra da rispolverare alla bisogna.

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L’erba del vicino è sempre più verde
Non mancano ovviamente bug e glitch vari
Dal punto di vista tecnico, come d’altronde era per la versione PC (e rientrava nelle intenzioni degli sviluppatori) Goat Simulator non è esente da problemi e anzi, sfrutta bug e comportamenti inattesi per confezionare il suo pacchetto ludico. Al netto di questa considerazione, e di un aspetto visivo non spaccamascella ma comunque buono, rimane comunque qualche problema capace di sfuggire alla regola e diventare molesto, come il mancato sblocco di alcuni mutatori nonostante la missione sia portata a termine ed il relativo trofeo sbloccato (anche se in tutta onestà non siamo riusciti a capire se si tratti davvero di un problema o la cosa sia voluta, visto che le stesse mancanze hanno colpito anche la versione Xbox del titolo). Chiudiamo segnalando la mancanza nel pacchetto ludico per console Sony della terza mappa, Goat MMO Simulator, ancora non confermata per quanto riguarda PS3 e PS4.

Verdetto
7 / 10
Volevamo un cameo dello Scienziato Arrabbiato
Commento
Goat Simulator è, anche in questa nuova incarnazione su console Sony, un titolo non poi così semplice da inquadrare: nato come scherzo e venuto alla luce sopratutto perchè fortemente voluto dall'utenza, il titolo riesce sicuramente a regalare un certo intrattenimento, specie se giocato assieme agli amici e si va alla ricerca di tutte le citazioni inserite. Esaurita questa riserva però è difficile trovare qualche incentivo ad andare avanti, e da questo punto di vista speriamo quantomeno nell'arrivo della terza mappa del gioco, già disponibile su Steam e prevista su Xbox.
Pro e Contro
Divertente ed ironico
Tante citazioni
Coop locale

x Pochi contenuti
x Goat MMO Simulator arriverà anche su console Sony?

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