Dopo il successo altalenante dei precedenti titoli PlayLink, riuscirà Frantics a conquistare tutti?!
Con l’arrivo sule mercato dei titoli
PlayLink (
Dimmi chi sei!,
Hidden Agenda,
Singstar Celebration,
Sapere è Potere), Sony ha tentato di imporsi sul mercato di videogiocatori casual, rivolgendosi in particolar modo a quella fascia di utenza che, come principale device videoludico, utilizza
il proprio smartphone. Per quanto
alcuni titoli si siano dimostrati più validi di altri, possiamo tranquillamente ammettere che
c’è ancora ampio margine di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda il puro e semplice gameplay. Con l’arrivo di
Frantics, titolo realizzato da
NapNok Games e distribuito da Sony, gli sviluppatori hanno pensato bene di ispirarsi alla serie di
Mario Party per realizzare
un prodotto contenitore di vari minigiochi con i quali sfidare i vostri amici. Saranno riusciti nell’intento di creare un gioco divertente per le vostre serate in compagnia oppure sarà ora di spegnere la PlayStation 4 per spolverare il mai abbastanza elogiato Risiko?
I titoli PlayLink hanno avuto la splendida intuizione di utilizzare come controller lo strumento in possesso ormai di tutti: il cellulare!
Volpe chiama. Voi rispondete.
Frantics non è certo un titolo che verrà ricordato per la propria componente narrativa
Frantics non è certo un titolo che verrà ricordato per la propria componente narrativa, soprattutto visto il fatto che gli sviluppatori si sono resi conto che in un prodotto di questo genere si tratta di un elemento altamente trascurabile.
La “storia” vedrà il personaggio di Volpe (di nome e di fatto) che, da furbo imprenditore, deciderà di arricchirsi grazie a una serie di gare delle quali sarete voi i protagonisti. Una volta deciso il proprio avatar animale (e dopo essersi scattati la foto di rito da abbinare al proprio utente), sarete chiamati ad affrontare una serie di minigiochi scelti tra i quindici a disposizione per tentare di
conquistarvi la fama e la vittoria. Tralasciando il fattore trama,
possiamo evidenziare come il personaggio di Volpe si dimostri coerente con il tipo di character richiesto dal gioco, ma ammettiamo di aver trovato alcune
gag davvero sottotono e, con il ripetersi delle varie sfide, abbiamo cominciato a provare un vero e proprio fastidio nei suoi confronti.
Buono il concept degli altri animali che, replicati in uno stile che richiama fortemente i film d’animazione in stop motion, riescono a essere divertenti anche solo grazie alle loro espressioni facciali.
Tutto qui?!
Il gameplay di Frantics è quanto di più simile a Mario Party possiate pensare
Il
gameplay di
Frantics, come anticipato nel paragrafo di apertura, è quanto di più simile a Mario Party possiate pensare.
All’interno dell’unica modalità di gioco disponibile, potrete affrontare 4 sfide (su 15) per guadagnare soldi e corone, i primi utili per acquistare potenziamenti e i secondi per avere determinati bonus nella sfida finale. Sfida finale che, come per
Sapere è Potere può cambiare le sorti del gioco, in quanto dà la possibilità anche all’ultimo classificato di rovesciare la situazione e di portarsi a casa la vittoria. Ammettiamo che, ancora una volta,
questo elemento non ci ha particolarmente entusiasmati, rendendo meno importanti le altre sfide e privandole, almeno in parte, del fattore sfida fondamentale per questa tipologia di videogames. Per quanto riguarda la qualità effettiva dei minigiochi proposti da Frantics, purtroppo,
ci troviamo ben lontani dalla qualità di un qualsiasi Mario Party, con sfide che vanno dalla più classica “corsa a ostacoli” alla caduta con il paracadute, dove saremo sfidati ad aprirlo più vicino al suolo possibile per guadagnare il maggior numero di punti.
Il tutto, ovviamente, dovrà essere affrontato utilizzando i nostri fidati cellulari, inclinandoli e strisciando le dita sullo schermo per far muovere i nostri personaggi. Interessante anche la possibilità data ai giocatori eliminati di sabotare quelli rimasti in gara, cosa che renderà le partite impegnative anche quando metà dei vostri compagni d’avventura sarà messa fuori gioco.
Nonostante il divertimento altalenante dato dalle varie sfide, ammettiamo però di aver giocato il titolo NapNok Games in compagnia di amici e di aver passato una discreta ora/ora e mezza in allegria, fattore assolutamente da non sottovalutare quando si tratta di un prodotto di questo tipo, che ha come scopo principale proprio quello di intrattenere per una serata spensierata. Segnaliamo, inoltre, la
possibilità di creare una propria playlist di minigames, in modo da poter sfidare i propri amici nei nostri livelli preferiti, senza ricorrere alla modalità principale di Frantics. Nel corso delle nostre partite, infine,
potremo sbloccare una serie di oggetti per abbigliare i nostri avatar animali, ma che, per quanto possa essere un elemento apprezzato da qualcuno, non sarà certo il motivo che vi farà riprendere in mano il gioco una volta terminati tutti i minigiochi.
Stop Motion Mon Amour
Frantics punta ad avere uno stile visivo riconoscibile
Da un
punto di vista tecnico,
Frantics segue la scia degli altri titoli PlayLink, puntando sul farsi riconoscere grazie a una particolare scelta stilistica. Questa volta la decisione è caduta su
un design chiaramente ispirato alla stop motion, con personaggi realizzati con la plastilina che
farà la gioia degli amanti di Wallace & Gromit e de L’Isola dei Cani.
Di buona qualità anche il comparto sonoro, con un
doppiaggio ben riuscito e con una colonna sonora di fondo capace di accompagnare i giocatori di sfida in sfida.
Del tutto assenti problematiche di qualsiasi tipo e possiamo inoltre aggiungere come Frantics si sia dimostrato molto più veloce degli altri titoli PlayLink a trovare i vari device utilizzati come controller, riducendo al minimo l’attesa per giocare.
Verdetto
6 / 10
Apelle, figlio di Apollo, fece una palla di pelle di pongo
Commento
Pro e Contro
✓ Design interessante
✓ Riesce a divertire per un paio d'ore
✓ Tecnicamente solido
x Poca varietà di sfide
x Alcuni minigiochi risultano macchinosi e altri poco riusciti
#LiveTheRebellion