Recensione Final Fantasy IX (PC)

Nelle ultime settimane, Square-Enix ha portato su Steam l’ultimo Final Fantasy dell’era PlayStation 1 rimanente che ancora mancava all’appello. Si tratta di Final Fantasy IX, che nei mesi scorsi è arrivato anche su PlayStore e AppStore, giungendo quindi anche sui dispositivi mobile. Al contrario di Final Fantasy VII e Final Fantasy VIII che godevano già di una versione PC, per il nono capitolo è stato necessario realizzare la conversione da zero (o quasi). Gli sviluppatori, infatti, una volta realizzata la versione iOS/Android, l’hanno semplicemente presa “di peso” portandola su Steam. Ma vediamo nel dettaglio i risultati di questo porting.

 

Versione testata: PC Windows

Padania libera
L’avventura ha inizio nei panni di Gidan, il protagonista, a bordo dello Scenalante che, insieme ai membri del Tantarus, un gruppo di banditi, metterà in scena uno spettacolo teatrale in occasione del sedicesimo compleanno della principessa Garnet di Alexandria con lo scopo di rapirla. Già in questa primissima fase si incontreranno altri due personaggi che ci accompagneranno per tutto il nostro viaggio, quali il prode Adalberto Steiner, capitano della squadra Plutò, e Vivi, un giovanissimo mago nero. Il rapimento non andrà come sperato, con il risultato che i nostri eroi si ritroveranno a viaggiare per il Continente della Nebbia. Il nome non è ovviamente casuale, in quanto le terre di Alexandria e di Lindblum, un regno confinante, sono perennemente pervase da questa strana nebbia che finisce col rendere aggressive le belve che lo popolano. Nel corso del proprio viaggio si farà la conoscenza di personaggi bizzarri e misteriosi, alcuni alleati e altri nemici, cercando di scoprire le ragioni che hanno portato la regina di Alexandria, Brahne, ad assumere un atteggiamento tanto bellicoso. Le vicende dei nostri protagonisti continueranno poi tra i vari continenti, viaggio durante il quale il giocatore verrà a conoscenza dei segreti che si celano nel passato di Gidan, della nebbia e di Kuja, il misterioso figuro che ha consigliato Brahne negli ultimi tempi. Final Fantasy IX gode della peculiarità di avere un adattamento della lingua italiana veramente straordinario e unico. I vari personaggi che si incontreranno nel gioco parleranno seguendo o un dialetto locale o un cliché nostrano sulle lingue estere. Infatti, ci ritroveremo dinanzi a personaggi che parleranno in romano o in siciliano, altri in spagnolo o in “tedesken”. Questa scelta si traduce con una resa estremamente carismatica dei personaggi che, senza troppi problemi, si conquisteranno tutti una fetta di spazio nel cuore del giocatore.

ATB semper fidelis
Final Fantasy IX è strutturato secondo le meccaniche di un gioco di ruolo giapponese. Gli scontri avverranno con un cambio di schermata improvviso, in cui vedremo quattro tra i nostri eroi in posizione e pronti ad affrontare i nemici. I turni saranno regolamentati dall’ATB (Active Time Battle) che, tramite una barra che si riempirà progressivamente, scandirà l’alternanza tra i vari personaggi/mostri. Ognuno sarà dotato di una serie di opzioni generali, quali i classici comandi Attacca, Difesa, Cambio e Oggetti, più un’azione caratteristica, come può essere “Ruba” per Gidan o “Magia Bianca” per Garnet. Ciascun personaggio giocante acquista così una propria personalità e uno stile di combattimento che si rifà, almeno in linea teorica, al job system già visto in capitoli come Final Fantasy IV. Questo si riflette anche nell’equipaggiamento, in quanto ognuno avrà un’arma ben specifica e potrà indossare armature o leggere o pesanti.  Al termine di un combattimento, si riceveranno punti esperienza, utili a salire di livello, AP, con cui apprendere le abilità (attive e passive), e Guil per far compere nei negozi. Le abilità sono legate ad uno specifico pezzo di equipaggiamento e sarà necessario ottenere un determinato numero di AP per poterle utilizzare liberamente anche senza il suddetto oggetto. Un altro elemento fondamentale negli scontri in Final Fantasy IX è la “Trance”, una modalità in cui ciascun personaggio potrà utilizzare nuove tecniche (o quelle vecchie ma con maggiore potenza) per un limitatissimo lasso di tempo. Questo temporaneo “power-up” si attiva al riempimento di una barra che si caricherà in modo estremamente lento ogni qualvolta subiremo dei danni.

Un mondo tutto da scoprire
Quello di Final Fantasy IX è certamente un mondo vasto e ricco di cose da fare, tra minigiochi e quest secondarie. Sarà possibile giocare a Tetra Master, il gioco di carte “ufficiale” di questo nono capitolo della saga. Ad affiancarlo ci sono altre attività come le beccate con il Chocobo, i salti alla corda, la caccia alle rane e/o le corse con Hippo. Ci si può poi dilettare nella ricerca di tutti i mostri amichevoli del gioco, creature che non ci attaccheranno a vista ma che semplicemente vorranno delle pietre preziose in cambio di innumerevoli AP. Non mancano poi boss opzionali ed estremamente potenti, quali Ozma, Hades e Dantarian. Altre missioni secondarie consistono nella raccolta degli Stellazio o nell’apertura di un numero sufficiente di tesori da convincere Quattro Mani a svelarci il suo vero nome. In Final Fantasy IX c’è sicuramente molto da fare, garantendo gli strumenti necessari per una longevità degna di nota. Tuttavia, in questo porting su PC e dispositivi mobile, gli sviluppatori sono andati incontro a quell’utenza che vuole semplicemente godersi la trama del gioco senza curarsi di null’altro. Questo obiettivo è stato raggiunto con l’aggiunta di alcuni “cheat” in game che offrono un’immensa serie di vantaggi, alcuni reversibili, altri no. Si potranno, ad esempio, disattivare i combattimenti casuali, impostare una sorta di “god mode”, velocizzare il gioco (ma non l’orologio interno o le sezioni con timer), impostare a 9999 ogni singolo colpo; si possono poi avere soldi infiniti, i personaggi al livello 99 e/o l’apprendimento immediato delle abilità. Final Fantasy supporta, inoltre, anche gli achievement di Steam e il supporto al controller e ai salvataggi in cloud.

Final Fantasy IX

Finalmente in alta definizione
Nella realizzazione di questo porting, Square-Enix ha ricreato i modelli poligonali di personaggi principali e armi, mentre ha rimasterizzato in alta definizione i filmati in computer grafica. Da questo punto di vista il risultato è a dir poco straordinario e Final Fantasy IX appare più ringiovanito che mai. Tuttavia, lo stesso non si può dire delle texture, alle quali è stato semplicemente applicato un filtro antialising. Finché si gioca ad una risoluzione più bassa di quella permessa dallo schermo, il risultato è ancora accettabile, ma giocare in full HD rischia di portare ad un effetto sgradevole dato dalla presenza di modelli ben definiti su uno sfondo che, al contrario, non lo è affatto. Anche i menù sono stati rimasterizzati, apparendo ben più puliti che nella versione originale del gioco. Purtroppo, però, questi sono gli stessi che sono stati utilizzati su Android e iOS, con la conseguenza che spesso risultano inadatti nei combattimenti, finendo non di rado con il ricoprire parti cruciali dello schermo (non permettendo di visualizzare informazioni importanti come i danni arrecati e/o subiti, ad esempio). A peggiorare la situazione è sicuramente la scelta dell’aspect ratio, fissato su 4:3 piuttosto che sull’attuale standard del 16:9. Quello di Final Fantasy IX finisce con l’essere un porting da aspetti ben curati, altri meno e altri trattati in modo estremamente superficiale, per un prezzo decisamente poco adeguato di 20.99€.

Contrariamente da quanto segnalato da alcune recensioni sulla pagina del gioco di Steam, non abbiamo avuto nessun problema relativo al framerate che è rimasto costante tutto il tempo, nonostante abbiamo giocato prevalentemente su un MacBook Pro 13 (mid 2015) in Bootcamp con Windows 10. Per quanto riguarda la colonna sonora, invece, non sono state fatte sostanziali modifiche, se non per la maggiore qualità di tutti quei suoni a cui i fan di Final Fantasy IX saranno ben abituati.

Verdetto
5 / 10
A quando una giusta?
Commento
Il porting su PC di Final Fantasy IX è un'occasione per molti di giocare per la prima volta (o rigiocare nel caso dei vecchi fan) ad una delle vecchie glorie del passato. Nel realizzare questo porting sono stati però commessi fin troppi errori, per superficialità o meno che sia, che minano drasticamente la qualità del prodotto, specialmente se si tiene conto del prezzo non proprio adeguato. Si fa inoltre notare che il voto fa riferimento esclusivamente al porting e non al gioco in sé che non merita affatto una valutazione così bassa. Se i difetti riscontrati non sono un grave problema, l'acquisto è sicuramente consigliato (magari in offerta), altrimenti ci sono alternative ben più valide, come le versioni per PlayStation 3, PlayStation Portable e PlayStation Vita.
Pro e Contro
Trama ben curata
Meccaniche di gioco ben riuscite
C'è tanto da fare
Colonna sonora
Alcuni aspetti della realizzazione tecnica...

x ...ma altri stonano troppo
x I "cheat"
x Menù troppo invasivi

#LiveTheRebellion