Recensione Etrian Odyssey Untold: The Millennium Girl

Siamo arrivati ad Etria, Highlander !” dice una voce familiare, ed aprendo gli occhi vedo la luce del tramonto filtrare dalle fessure del telone del carro dove stavo riposando.Alzandomi in piedi e sporgendomi, finalmente vedo le sue mura, e mentre ci avviciniamo al ponte che conduce ai portoni della città recupero il mio equipaggiamento.
Ringraziando per il passaggio i mercanti, scendo dal carro, avvicinandomi all’ingresso. Nonostante l’ora tarda c’è ancora una discreta coda, riesco a riconoscere un paladino, una barda, un cacciatore, un’alchimista e persino una cerusica ! Questa città sembra proprio mantenere alta la sua fama di “paradiso dell’avventuriero”,  attraversando il suo cancello mi dirigo verso la gilda degli avventurieri, pronto ad iniziare la mia, di avventura.

Un’odissea per tutti

Questo quinto capitolo della saga di Etrian Odyssey altro non è che un completo remake del primo capitolo uscito in Italia nel lontano 2008, ma non fermatevi all’idea che sia un mero miglioramento grafico atto a riproporre il primo capitolo dopo il successo di Etrian Odyssey IV  uscito su 3DS lo scorso anno.
È stato applicato un intenso restyling di molti aspetti del gioco, tra cui ad esempio il sonoro e l’ottimo effetto 3D. E’ da sottolineare sopratutto come l’attenzione nella creazione del titolo si sia  focalizzata nell’idea, già introdotta nel precedente capitolo, di rendere Etrian Odyssey Untold: The Millennium Girl un gioco giocabile da qualsiasi fascia di utenza, sia dal veterano del franchise che dal novellino del dungeon crawling, grazie non solo al selettore di difficoltà, ma sopratutto all’introduzione di una modalità storia, che afficancandosi alla tipica modalità standard, introduce per la prima volta nella serie una modalità dove i membri del party sono dei personaggi fissi con cui è possibile interagire ad un livello più profondo rispetto ai precedenti capitoli, dove solitamente i membri del party erano poco più che dei pupazzetti utili solo per le loro abilità. Decisamente una scelta consigliata a chi in un gdr non si accontenta solo di avanzare nei piani verso nemici sempre più forti, ma che sente la necessità di una base narrativa.

Vivere la storia

Nella modalità storia prenderemo subito il controllo del protagonista, un Highlander (guerriero con lancia) che è stato mandato dal suo maestro verso Etria, una città del lontano oriente che ha richiesto il supporto della sua gente nell’esplorazione del misterioso labirinto di Yggdrasil, situato lì vicino, dal quale recentemente si stanno scatenando violenti terremoti che rischiano di devastarla.
Durante l’esplorazione delle rovine di Gladsheim, che si sospettano in qualche modo collegate a questi eventi, l’Highlander si imbatte per caso in una capsula criogenica con all’interno una giovane ragazza ma, proprio mentre sta analizzando il marchingegno, la struttura inizia a tremare come se ci fosse un terremoto.
Sfortunatamente per il protagonista, a provocare quegli scossoni non è un terremoto, ma bensì un mostro presente nelle rovine che inseguendo un’altro gruppo di esploratori è riuscito a distruggere un’intera porzione del muro della stanza provocando persino un cedimento del soffitto. E’ proprio questo evento che attiva il sistema di sicurezza della capsula, che risveglia la ragazza presente all’interno, che senza battere ciglio estrae una pistola rivelando così la sua natura da Gunner (pistolera), preparandosi a combattere il mostro con il protagonista e gli altri 3 avventurieri che stavano scappando da esso.
I tre esploratori, Simon, Raquna e Arthur, si presentano come tre ricercatori inviati dalla biblioteca di Midgard per studiare proprio queste rovine, mentre la ragazza ibernata di nome Frederica ci rivela di aver perso la memoria, ma tuttavia dimostra la capacità di leggere con estrema semplicità un’antica scrittura e l’abilità di attivare dei strani macchinari con il semplice tocco della mano. Dopo una serie di dialoghi, i 5 presenti decidono di unirsi in una gilda con l’obiettivo comune non solo di scoprire le cause dei terremoti, da dove provengono, ma anche l’identità di Frederica e l’origine delle sue capacità, che ben presto si riveleranno più collegate di quanto non si possa immaginare.
Questa è la trama iniziale di Etrian Odyssey Untold, da questo punto in poi, fondata la nostra gilda, si può iniziare ad organizzare il party così come avviene nella modalità classica, con la sola eccezione che essendo fissi i membri del gruppo, non è possibile cambiarne le classi iniziali, tuttavia potremmo contare sulle due inedite classi dell’ Highlander e del Gunner, che una volta finita la modalità storia verranno sbloccate anche nella modalità classica.

Le meccaniche anti-noia

Se pensate che l’introduzione di un paio di classi non sia abbastanza per rigiocare questo titolo su 3DS, vi conviene ricredervi, poichè la maggior parte delle mappe è stata completamente ricostruita come a voler sfruttare la conoscenza accumulata da Atlus nel corso dei precedenti giochi, in modo da offrirci dungeon più complessi e delle meccaniche FOE (Field-On Enemy, sostanzialmente dei mini-boss visibili sulla mappa) più variegate. Altra meccanica che verge sull’evitare il fattore noia è il “salto rapido”, che permette di trasportasi alle scale di un piano che si è esplorato a sufficenza.
Anche per quanto riguarda le abilità abbiamo dei grossi rinnovamenti, con degli alberi di abilità più adatti a chi non conosce il gioco e la possibilità di equipaggiare dei grimori in grado di fornirci poteri che una determinata classe non potrebbe possedere, e senza neanche dover “bi-classare” in quella specifica classe. Direi quindi che ci viene presentata una varietà di gioco sufficiente a giustificare l’acquisto di questo titolo anche se in possesso della sua versione originale per DS.

Verdetto
9 / 10
Il migliore più accessibile Etrian Odyssey di sempre
Commento
Tutte le migliorie introdotte in questo capitolo lo rendono senza dubbio il miglior Etrian Odyssey per un neofita non solo della serie, ma proprio di questa tipologia di gioco, il dungeon crawler, di cui il brand è un degno e valido rappresentante. Un acquisto quindi certamente consigliato a chiunque grazie sopratutto al selettore di difficoltà ed alla doppia modalità di gioco, che riuscirà ad appassionarvi nei suoi variegati scontri sopratutto grazie alla rinnovata veste grafica, comprensiva di un ottimo effetto 3D, ed ai suoi coinvolgenti effetti sonori. Giocando questo titolo il tempo passerà veloce nel tentativo di ottimizzare la vostra squadra al meglio tra abilità, equipaggiamenti ed i nuovi grimori; affrontando scontri sempre più impegnativi ma altrettanto appaganti. Ed allora buona fortuna avventurieri, il futuro di Etria è nelle vostre mani !
Pro e Contro
Modalità Storia ottima e ben integrata
Dungeon Crawler d'Eccellenza
Ottimo esempio di Remake
Mantiene un'alta curva di apprendimento...

x ...nonostante punti all'utenza casual
x Strati dei dungeon poco variegati

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