Recensione Eastside Hockey Manager

I manageriali sportivi sono titoli che da sempre attraggono gli appassionati delle varie discipline che si possono vedere in televisione. Dopo aver analizzato il maggior esponente del genere qualche settimana fa, siamo tornati a parlare di un’altra simulazione manageriale, stavolta dedicata a uno degli sport che fanno impazzire gli americani (e non solo): l’Hockey. Dopo ore passate a gestire una franchigia NHL nel nuovo titolo di Sport Interactive, siamo pronti a parlarvi di Eastside Hockey Manager (da ora EHM) nella nostra recensione.

 

 

Pattinando verso le gloria
L’Hockey è uno degli sport più di nicchia nel nostro continente (ma che spopola negli Stati Uniti dove c’è la lega più importante del mondo, l’NHL, che possiamo vedere anche noi in Italia tramite Sky) e di certo un manageriale su di esso è un grande, per non dire grandissimo, rischio visto che c’è la possibilità che possa essere troppo complicato per chi questo sport non riesce a digerirlo, ma fortunatamente non è questo il caso. Una volta avviata l’unica modalità presente ci ritroveremo a scegliere la franchigia da gestire (con la possibilità di effettuare una partita con più squadre al proprio possesso come nei vari Football Manager) tra varie inventate visto che per mantenere il progetto low-budget è stato deciso di non acquistare i diritti per utilizzare i nomi reali, ma gli sviluppatori hanno pensato anche a questo: dopo il grande successo delle mod e dei database nel suo predecessore, Sport Interactive ha deciso di rendere compatibile EHM con esse in maniera da poter portare le proprie leghe personalizzate anche nel nuovo capitolo senza dover rifare tutto da capo. Caricata la propria partita ci saranno dei comodi tutorial che mostreranno ai giocatori neofiti il funzionamento del gioco mentre i più esperti, coloro che hanno giocato il precedente titolo o anche Football Manager, potranno rinfrescarsi le idee e iniziare subito a gestire la propria squadra. Sport Interactive ha, inoltre, riprodotto fedelmente tutto ciò che circonda i campionati di Hockey partendo dai Training Camp a inizio stagione, dove alcuni free-agent entreranno nella nostra squadra e cercheranno di guadagnarsi un posto nel roster mentre i nostri assistenti ci informeranno del loro andamento e consiglieranno quali uomini tenere e quali eliminare dal team.

Rispetto alla sua controparte calcistica EHM risulta molto più spartano sia nel box delle notizie che nei vari sottomenù, anche se non è stata intaccata la semplicità nel poter navigare nei vari menù rendendolo un difetto solamente per chi è abituato alle schermate sfarzose e piene d’informazioni del titolo uscito lo scorso Novembre.

 

 

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Ritorno al passato
Per quanto riguarda la gestione tattica EHM non si discosta molto da Football Manager; oltre a decidere la nostra formazione iniziale sarà possibile scegliere le varie linee di riserva, quelle durante i powerplay (situazioni nelle quali in campo una squadra avrà un numero inferiore di giocatori rispetto all’avversario) sia a favore che contro con la possibilità di cambiarle durante il match. Oltre alla lineup sarà possibile modificare il comportamento in campo del gruppo (tattiche, cosa farsene del puck una volta in possesso e come sfruttare i vari momenti in inferiorità o superiorità numerica) e dei giocatori presi singolarmente in maniera da evidenziare le qualità degli stessi. Per quanto riguarda le partite ci aspettavamo una visuale 3D simile a quella disponibile in Football Manager ma Sport Interactive ha voluto optare per un classico 2D con la rappresentazione dei giocatori tramite pallini dall’alto con la possibilità di zoomare per vedere meglio i movimenti degli stessi. Durante il match sarà possibile visualizzare una serie di statistiche come classifiche, voti dei giocatori, quintetto degli avversari e inoltre potremo cambiare tattica e giocatori nel caso non rispecchino le nostre aspettative.

Nell’eventualità volessimo cambiare parte del nostro roster potremo affidarci al sistema di trasferimento dove proporre i nostri giocatori, le nostre draft pick (nel caso giocassimo in NHL), soldi oppure i diritti su giovani prospetti alle altre squadre per poterci aggiudicare matricole interessanti o veterani, tenendo anche conto del cap economico in vigore nella lega da noi scelta. Mentre l’IA durante le varie trade era stata ampliamente criticata nello scorso capitolo, in EHM Sport Interactive ha deciso di migliorarla e rendere più difficile l’acquisizione dei giocatori migliori, e grazie all’aiuto dei membri del vostro staff sarà possibile sapere cosa ne pensa la franchigia “avversaria” dello scambio che proponete. Durante il Draft invece l’entourage darà suggerimenti preziosi sui prospetti da prendere, sarà inoltre possibile consultare alcuni report e i suggerimenti dei vostri collaboratori per poter attuare al meglio la propria scelta.

Sport Interactive ha inoltre inserito un sistema che determina la crescita di particolari caratteristiche in base ai compiti. Ad esempio se un uomo è dedicato in un ruolo difensivo tenderà ad avere alte caratteristiche di aggressività o in attributi di combattimento ed essere quindi meno preciso in altri campi, oppure giocatori più tecnici saranno soggetti ad avere meno caratteristiche fisiche e quindi subiranno di più la fisicità degli avversari: quando si creerà la propria squadra si dovrà tenere conto anche delle varie diversità in base ai ruoli per creare un team vincente e ben equilibrato.

 

 

La lingua madre
EHM tecnicamente è una versione “light” di Football Manager 2016 e quindi è possibile giocarci anche sui PC meno performanti e cambiare la risoluzione in maniera da visualizzarlo anche in modalità finestra, anche se c’è da lavorare molto nelle impostazioni per sistemare il tutto una volta avviato la prima volta. Da segnalare che non abbiamo avuto particolari problemi con il gioco durante le nostre prove tranne quando passavamo a una finestra secondaria (magari una pagina internet) per un lungo periodo di tempo mentre un plauso va fatto per i ridottissimi i tempi di caricamento e salvataggio, anche scegliendo il database più grande possibile e con generazione casuale dei giocatori.
Punto negativo invece per Eastside Hockey Manager la sola presenza della lingua inglese che lo rende fruibile solamente al pubblico che mastica tale lingua essendo, come è lecito aspettarsi,  pieno di termini tecnici difficili per chi non ha la minima infarinatura.

Verdetto
8 / 10
Rissa Manager 2015
Commento
Eastside Hockey Manager è uno di quei giochi che ogni appassionato di hockey deve avere grazie a una grande profondità dovuta all'esperienza di Sport Interactive nel genere. Sicuramente nei prossimi anni, se dovesse continuare il brand, ci aspettiamo grandi miglioramenti sopratutto nella visualizzazione della partita passando finalmente al 3D (anche se grezzo come quello di Football Manager) e alla traduzione in altre lingue tra cui l'italiano. Ottimamente gestiste la parte “burocratica”, che riesce a fondere due mercati diversi come quello europeo e quello americano, e quella tattica.
Pro e Contro
Tattica e Mercato gestiti perfettamente
Sistema di attributi che diversifica i giocatori
Adatto a chi si avvicina per la prima volta all'Hockey

x Manca la lingua Italiana
x Problemi con le impostazioni grafiche

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