Recensione Dystoria

Ultima ora: giovane ragazzo scomparso mentre giocava ad un cabinato. È ancora colpa dei videogiochi?

 

Dystoria è un titolo indie sviluppato da Tri-Coastal Games che ci riporterà nei magici anni ’80 attraverso uno shooter esplorativo molto interessante. Il titolo è uscito il 21 Febbraio 2017 ed è attualmente disponibile solo su Steam al prezzo di 14,99 €.

Incontri ravvicinati del terzo tipo
L’incipit del titolo è molto semplice: un ragazzo viene rapito dalla civiltà degli Omniam. Questi alieni inizieranno a studiare il comportamento del giovane ponendolo a bordo di una navicella spaziale all’interno di labirintici schemi posti in quattro differenti distretti (Kryoccian, Zuruli, Solterria ed Embrys). Il mondo di gioco è privo di gravità e sfrutta sei assi direzionali per garantire un’esplorazione totalmente in tre dimensioni dello schema di gioco. I livelli proposti risultano sempre più impegnativi man mano che si prosegue e propongono sfide adeguate al contesto narrativo. La necessità degli Omniam di testare le capacità del protagonista di districarsi tra i vari distretti è giustamente controbilanciato dalla presenza sempre maggiore di nemici sullo schermo che cercheranno di distruggere il nostro veicolo.

 

 

Per poter superare le missioni e proseguire nella storia sarà necessario raccogliere tre sfere dislocate all’interno della mappa e raggiungere il punto di uscita prima che i nemici ci facciano esplodere. Sbloccare nuove armi e veicoli risulta fondamentale per completare il titolo e per questo bisognerà cercare di eliminare più nemici possibili durante ogni esperimento e prendere tutti i nucleoni. I pezzi rilasciati dalle creature avversarie a seguito della loro uccisione sono spendibili per poter comprare navicelle sempre più potenti mentre i nucleoni rappresentano la moneta da utilizzare per comprare nuove armi da equipaggiare sul proprio veicolo. Nonostante le possibilità di modificare il proprio veicolo siano molto limitate, gli equipaggiamenti sono di vario genere e porteranno il giocatore a combinarli in maniera differente a seconda del proprio stile di gioco.

 

Tron Approved
La vera arma vincente di questo titolo è il comparto grafico. La scelta degli sviluppatori è stata quella di caratterizzare il proprio gioco con uno stile che prendesse chiaro spunto dal mondo di Tron. La griglia su cui la nostra navicella sfreccia è molto simile a quella vista nel film cult del 1982 e che abbiamo potuto recentemente rivisitare anche in Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue. Tri-Coastal Games ha omaggiato gli anni ’80 non solo proponendo questo parallelismo con la pellicola disneyana, ma anche attraverso una colonna sonora basata sulla musica elettronica che rievoca quegli anni (simile a quanto sentito anche nella serie tv Stranger Things).


Gli elementi grafici e sonori sono così coerenti che sembra di essere alle prese con un Asteroids rivisitato in chiave moderna.
Il gioco è impegnativo e preparatevi a sentire la frase “Sector Failed” parecchie volte. Il continuo ruotare in lungo e in largo per la griglia vi porterà ad alternare momenti di frustrazione (causati dal non riuscire a trovare il modo di raggiungere le sfere) ad attimi di grande soddisfazione (quando avrete completato il livello). La parte narrativa viene rappresentata attraverso comunicazioni testuali con gli Omniam, ma non è coinvolgente e nemmeno interessante. Il vero motivo che spinge il giocatore a continuare è la sfida con sé stesso. La volontà di dimostrare di poter raggiungere il miglior risultato possibile era l’anima dei videogiochi arcade che Dystoria vuole emulare. Le nostre performance saranno valutate sulla base di tre criteri: il numero di nucleoni raccolti, la quantità di nemici eliminati e il tempo con il quale abbiamo completato il livello. Questi parametri aumentano la longevità del gioco portando l’utente a riprovare più volte lo stesso livello per poter ottenere il massimo punteggio in tutti e tre i valori.

Verdetto
8 / 10
We make Arcade great again!
Commento
Dystoria è stata una piacevole sorpresa. La grafica trasuda anni '80 da ogni pixel e il sonoro si sposa perfettamente con quanto visto a schermo. Il livello di sfida è ottimo e il poter migliorare i propri risultati riaffrontando i livelli già completati aiuta notevolmente la rigiocabilità e la longevità del titolo. L'unica nota dolente che si può trovare è la narrazione che risulta troppo prevedibile e poco coinvolgente. Un titolo che sarebbe stato perfetto in sala giochi, ma che si difende ottimamente anche sui nostri PC.
Pro e Contro
Grafica e sonoro perfetti.
Livello di sfida adeguato.
Ottima longevità e rigiocabilità.

x Storia poco interessante.

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