Recensione Dust: An Elysian Tail

In questo primo anno di PlayStation 4 la console Sony si è arricchita di numerosi indie, ben maggiori rispetto alle esclusive vere e proprie, la maggiorparte dei quali sono stati dati agli abbonati del PlayStation Plus mensilmente.
Tra i titoli di Ottobre, spunta Dust: An Elysian Tail, gioco completamente sviluppato da Dean Dodrill e uscito nel 2012 su Xbox 360 e PC, un’avventura dalle tinte cupe, nonostante i colori vivaci.

Versione testata: PS4

Polvere alla Polvere
Dust, il protagonista del titolo, si risveglia al limitare della foresta, senza un ricordo ne alcun indizio di chi fosse. Incontrerà subito Ahrah, una spada magica in grado di controllare le tempeste, e Fidget, guardiana dell’arma, che diventerà la compagna di viaggio del nostro eroe e sua inseparabile amica.

regalare soddisfazioni per tutta la durata del gioco
Mentre vagherà nelle lande di Falana, Dust scoprirà man mano la verità: chi era prima della perdita di memoria? Chi è il generale Gaius e perchè vi è una guerra in corso? Perchè Falana sta lentamente deperendo?
Durante le sei ore necessarie per completare la storia (se non si completano le sottomissioni e i collezionabili) Dust: An Elysian Tail è capace di stupire con qualche colpo di scena e regalare soddisfazioni durante tutto il corso del gioco, con una difficoltà ben calibrata fino alla battaglia finale, dove ( a Livello Difficile) metterà alla prova anche i giocatori più esperti.
Niente di insormontabile, grazie anche alla componente da gioco di ruolo presente nel titolo di Dodrill, che permetterà di aumentare il livello di Dust e di potenziarlo man mano che proseguiamo nell’avventura.

 

Di spade, proiettili e combo
Come capita sempre più spesso, sia nel panorama indie che nei titoli più grossi, anche Dust è un mix di generi: abbiamo già parlato della crescità del personaggio tramite esperienza, che verrà guadagnata uccidendo i nemici, completando le sottomissioni e concatenando colpi su colpi fino a raggiungere numeri a quattro cifre.

Dean Dodrill è riuscito a mischiare i generi alla perfezione
Ad ogni aumento di livello, il giocatore potrà scegliere quale dei quattro parametri aumentare (Vita, Attacco, Difesa o Fidget, ovvero le mosse speciali) parametri che potranno essere ulteriormente migliorati grazie agli accessori trovati nelle lande di Falana, comprati dai negozianti o forgiati dal fabbro.
Le combo possono essere effettuate tramite la pressione di quadrato (attacco normale), triangolo (attacco Tempesta) e cerchio (Fidget, che potrà contare su tre tipi diversi di proiettili proseguendo nel gioco), utilizzando l’attacco speciale della compagna di dust, seguito immediatamente da una Tempesta, l’eroe scatenerà un potente e devastante colpo elementale, che andrà a colpire tutti i nemici presenti sullo schermo ed ad aumentare notevolmente il contatore: come nella maggiorparte degli action subire un danno interromperà la combo e farà perdere al giocatore eventuali punti esperienza.

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A chiudere le meccaniche di Gameplay di Dust: An Elysian Tail troviamo le fasi Metroidvania/ Platform: sparsi per tutto il gioco ci sono migliaia di tesori (chiavi, forzieri e gabbie contenenti alcune guest star) che non potranno essere raggiunti subito. Molto spesso dovrete prima ottenere il giusto potenziamento di Dust per poi tornare in un secondo momento a recuperare il malloppo.
Dean Dodrill è riuscito a mischiare i generi alla perfezione, soprattutto se si tiene conto del fatto che abbia creato tutto il titolo da solo, regalando al giocatore una dimostrazione concreta di quanto può fare bene del sano impegno con un budget seppur limitato.

La vuoi una mano? No Faccio da solo
Dean Dodrill ha curato qualsiasi aspetto del gioco, dalla programmazione dei livelli al design dei personaggi, dalle animazioni di dust a quelle dei nemici, passando anche per gli effetti atmosferici.
Questi ultimi sono l’unica grande pecca del gioco, nella zona montana ad esempio, verrete accecati dalla quantità di neve che riempirà lo schermo, rendendo veramente faticoso per gli occhi completare l’area.
L’intero Dust sembra un monumento a quanto sappia programmare bene Dodrill, riempiendo a volte lo schermo di fin troppi elementi contemporaneamente.
Sorvolando su questo piccolo difetto Dust: An Elysian Tail dimostra con insistenza che non serve un team numeroso per creare un buon gioco.
La colonna sonora è invece affidata a HyperDuck SoundWorks, con brani armonici ben diversificati che accompagneranno il giocatore nel suo viaggio tra le terre di Falana.
Il doppiaggio inglese non è fatto da professionisti, ed in certe occasioni pecca di qualità rovinando alcuni dei momenti più drammatici della trama: fortunatamente tutto il titolo è tradotto a schermo in italiano, risultando usufruibile a tutti i giocatori.

Verdetto
8.5 / 10
No ma metticela un po' di neve
Commento
Dust: An elysian Tail è un titolo da recuperare, sia che siate amanti dei Metroidvania, sia anche solo per vedere l'immenso lavoro fatto da Dean Dodrill. Il titolo non è perfetto ma gode di tante piccole qualità che sono sempre più rare, sia nel panorama indie che in quello blasonato. Speriamo Dodrill torni presto a deliziarci con un nuovo lavoro.
Pro e Contro
Gameplay solido
Trama non scontata

x Qualche effetto atmosferico di troppo
x Doppiaggio altalenante

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