Recensione Dota 2

Inizialmente soltanto una mappa custom di Warcraft 3, l’originale DotA (Defence of the Ancients) è successivamente diventato una realtà come gioco a sè stante. Nel 2009 IceFrog, lo sviluppatore della mappa custom, è stato assunto da Valve, che l’anno successivo è riuscita a rilasciare la beta di Dota 2. Dopo ben 3 anni di fase di testing, il gioco è uscito in via definitiva diventando un fenomeno di massa, come il suo acerrimo rivale League of Legends. Cosa ha reso e cosa rende Dota 2 così brillante?

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Iniziamo con le basi: il titolo in questione è un MOBA. Chi non sa cosa sia, probabilmente ha vissuto in una caverna in cima ad un monte per gli ultimi anni. Scherzi a parte, un MOBA (Multiplayer Online Battle Arena) è un gioco a squadre 5vs5, dove più giocatori si scontrano in una mappa chiusa con l’obbiettivo di distruggere il quartier generale

accessibile per l’utente come contenuti
(chiamato Antico, nel caso di Dota) della squadra avversaria. Il giocatore può controllare un solo Eroe e con il passare dei minuti aquisisce oro ed esperienza, con i quali comprare oggetti per potenziarsi ed acquisire abilità per decimare i nemici. Nulla di complesso, in apparenza. Invece, Dota 2 è quanto di più articolato un MOBA possa offrire attualmente, grazie a meccaniche molto profonde come il pulling, lo stacking o il denying. Di questo, però, parleremo più avanti. Nonostante sia complesso a livello di gameplay, è di fatto molto più accessibile per l’utente come contenuti. Dota 2 è un vero free-to-play. I 108 eroi sono disponibili fin da subito, pronti per essere utilizzati. Gli unici soldi che sborserete saranno per la personalizzazione estetica dei personaggi, cosa che non modifica in alcun modo il gameplay.

 

What doesn’t kill us, makes us stronger

Una volta avviato il client di Dota 2, ci aspetta un tutorial lungo una mezz’oretta. Tuttavia esso non spiega in modo efficente cosa ci aspetta una volta in partita, bensì ci fa compiere azioni fine a sè stesse che rischiano di confondere un nuovo giocatore. Al problema si ovvia in modo facile, grazie alla possibilità di allenarsi con i Bot e quindi cominciare a capire come funziona un match. Finito il tutorial? Bene, ora potete inziare le vostre partite multiplayer.

Salire di punteggio è un viaggio estenunante e molto lungo, talvolta impossibile
Esistono due tipi di ricerca: possiamo giocare in partite normali oppure in partite classificate. Queste ultime si sbloccano al livello 13 (dopo circa un centinaio di ore) e, una volta fatte 10 partite di calibrazione, consentono al nostro account di avere un punteggio. Tale valore rappresenta, o meglio dovrebbe rappresentare, la nostra “bravura” nel gioco. Il rank dell’account di solito è a 4 cifre e per ogni partita classificata vinta si ottengono 25 punti, che invece vi verranno sottratti se perderete. Salire di punteggio è un viaggio estenunante e molto lungo, talvolta impossibile, essendo il sistema quantomeno rivedibile. Non solo si hanno abusi di ogni tipo per salire di rank velocemente da parte dei giocatori, ma il gioco tende ad ancorarci non troppo lontano dal nostro punteggio attuale. Non fraintendeteci, un giocatore più bravo del normale riesce comunque a salire di rank nel lungo periodo. Molto lungo. Scopriamo cos’altro offre il menù principale: è possibile visitare la libreria, che contiene tutte le informazioni riguardo gli eroi e gli oggetti, ed altresì possiamo sbirciare nel negozio del client, che consente di comprare set degli eroi, annunciatori, corrieri e molti altri oggetti per personalizzare la propria esperienza. Abbiamo la possibilità di guardare i tornei più importanti, sia in modo gratuito sia dietro acquisto di un biglietto, così come creare le nostre build personali di oggetti e abilità per gli eroi oppure anche formare un nostro team. Insomma, il menù è ben orchestrato e difficilmente vi perderete nei suoi meandri.

 

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It’s show time!

Okay, arriva la parte succosa. La scelta della modalità di gioco è molto importante: passiamo da un semplice All Pick, che ci consente di scegliere qualsiasi eroe senza problemi di sorta, al più intricato Captain’s Mode. Quest’ultima è la modalità usata nei tornei e una volta deciso il Capitano del team, egli è responsabile dei pick e dei ban degli eroi per la nostra squadra. Le modalità disponibili non finiscono qui, ma sono talmente tante e variegate che avremmo bisogno di un intero paragrafo dedicato. Una volta che tutti e 10 i giocatori si sono connessi alla partita, possiamo scegliere il nostro eroe (supponiamo di essere in All Pick, la modalità più giocata).

Gli eroi si distinguono per ruolo:

Avete scelto saggiamente? Bene, perchè probabilmente avrete sbagliato eroe, essendo la vostra prima partita. Nulla da temere, ci siamo passati tutti. La curva di difficoltà di Dota 2 è incredibilmente ripida. Ci vogliono mesi per riuscire a comprenderne tutti i meccanismi ed un sacco di ore per ottenere un buon decision making. Lo spawn avverrà nella vostra base e, comprati gli oggetti di partenza, potrete decidere se andare in Top Lane, Mid Lane, Bottom Lane oppure in Jungle a seconda del personaggio da voi scelto. Al minuto 0:00 spawnaranno le Creep, di fatto il vostro esercito, e da lì in poi parte il vostro cammino. Le partite di solito hanno una durata che passa dai 40 ai 50 minuti, quindi prima di giocare siate sicuri di poter portare fino in fondo un match. Prima abbiamo menzionato lo stacking, il pulling e il denying. I meccanismi che rendono Dota 2 più profondo rispetto alla concorrenza sono proprio i tre citati sopra. Senza andare nello specifico, lo stacking è il procedimento per cui riusciamo a raddoppiare l’esperienza e l’oro che riceviamo dalla Giungla. Il pulling è un meccanismo che consente di far indietreggiare la vostra Lane, consentendo al Carry di farmare, che significa ricevere oro ed esperienza, in santa pace. Il Denying, invece, è essenzialmente legato al farm. Per guadagnare oro bisogna infliggere il colpo finale alle Creep, ed allo stesso modo funziona il Denying. Semplicemente si colpisce a morte le proprie armate, negando di fatto soldi ed esperienza ai giocatori nemici. Muoviamoci verso la fine di una normale partita.Se avrete un buon vantaggio e avete già distrutto le 3 torri presenti in quella Lane, potete distruggere le Baracche dei vostri nemici. Cosa sono e a cosa serve ridurle in brandelli? Esse non sono altro che il punto di respawn delle Creep. Distruggere le Baracche dell’avversario permetterà alla vostra squadra di avere le Megacreep (i soldati del nemico continueranno comunque a spawnare). Queste ultime, come potete ben capire, sono molto più forti delle armate normali e semplicemente finiranno per distruggere la base nemica poco alla volta. La community è molto importante in Dota 2 ed è per questo che a fine match (ma anche durante, in realtà) potete effettuare un report o un commend, sia dei nemici che degli alleati. Il report consiste nel segnalare a Valve un comportamento scorretto, mentre il commend è un premio che date ad un giocatore che si è comportato particolarmente bene in qualsiasi campo. Avete vinto il match? Bravi! Una volta portata a casa una partita riceverete dei punti esperienza per il vostro account (al livello 13 potete cominciare le partite classificate, ricordate?) con i quali fare level up.

 

Anche l’occhio (di Skadi) vuole la sua parte

Dal punto di vista puramente visivo, Dota 2 è un gran bel vedere. L’immagine è nitida e pulita, grazie ad uno stile di grande impatto. Le impostazioni video sono molte ed il gioco è ampiamente personalizzabile grazie al motore Source. Con un piccolo stratagemma è possibile utilizzare anche il Source 2, attualmente in fase di testing. Ciò riduce drasticamente il tempo dei caricamenti di gioco, oltre ad eliminare i piccoli bug che ogni tanto affliggono l’esperienza.

il gioco è ampiamente personalizzabile grazie al motore Source

Il sonoro è un tocco di classe: oltre ad essere personalizzabili tramite il Negozio, i suoni che sentirete cominceranno a far parte della vostra vita. Vi capiterà spesso di ricordare le catchphrase di un eroe oppure il segnale dell’inizio della partita, così come i suoni della battaglia con Roshan, la Creep più forte del gioco. Tutto è studiato in modo che il giocatore non si possa staccare dal PC e , credeteci, il risultato è stato più che ottenuto. Mentre la community è in attesa del rilascio della patch 6.82, che dovrebbe portare innumerevoli cambiamenti al gameplay, Valve sta per lanciare dei nuovi contenuti per il gioco: in questo preciso momento si sta aspettando l’uscita di un set Arcana, oggetti rari e costosi che modificano anche le animazioni dell’eroe, per l’eroe Phantom Assassin. Non solo questo, ma è stato annunciato anche un nuovo modello fisico per l’eroe Faceless Void. Il gioco è in costante cambiamento ormai da anni e Valve segue ciò che la community vuole. Il segreto è solo questo.

Verdetto
9 / 10
Welcome to Dota, you suck.
Commento
Dota 2 rappresenta quanto di meglio possa offrire il genere dei MOBA. Così su due piedi, ve lo consigliamo caldamente per il suo gameplay che rasenta la perfezione, il suo essere squisitamente pro utente e la sua curva di difficoltà. Ripida, ma strutturata in modo intelligente. Se avete un sacco di tempo libero, buttatevi a capofitto su questa perla. Ne uscirete mesi dopo completamente cambiati, magari con la barba lunghissima e con le mosche che vi ronzano intorno. Good luck, have fun.
Pro e Contro
Un vero free-to-play
Gameplay tattico e molto skill based
Aggiornato in maniera costante
Probabilmente il MOBA definitivo
Tecnicamente più che buono

x La vostra vita sociale verrà drasticamente ridotta
x Il sistema di rank risulta deficitario
x Nessun nuovo eroe rispetto all'originale DotA
x Tutto fuorchè noob-friendly

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