Una cosa è certa: in questi ultimi anni il mercato degli indie si è rapidamente evoluto e diffuso a macchia d’olio. Questi titoli indipendenti, infatti, non li troviamo più solamente su PC, ma sono riusciti a raggiungere tutte le console disponibili e a conquistarsi una grande fetta di pubblico. Il motivo? La capacità di portare una ventata di innovazione nel mondo videoludico, sempre più saturo di giochi tutti uguali, mescolando gameplay innovativi con elementi narrativi fortemente incentrati sull’emotività. Doki-Doki Universe, titolo sviluppato da HumaNature Studios e disponibile per PS3, PS4 e PSVita, cerca di evidenziare maggiormente il fattore emotivo proponendosi come un gioco capace di analizzare e tratteggiare la nostra personalità. Sarà riuscito nella sua impresa?
VERSIONE TESTATA: PS4
La trama di Doki-Doki Universe non è particolarmente complessa e ha come obiettivo quello di gettare il giocatore all’interno di un mondo bizzarro e sconosciuto alla scoperta di sé stessi. Andremo, infatti, ad interpretare QT3, un robot che, a causa di un malfunzionamento, viene abbandonato su un asteroide dalla sua famiglia umana. Solamente l’arrivo di un extraterrestre dall’aria buffa ci permetterà di andarcene dalla nostra piccola prigione e di poter esplorare i pianeti e le zone confinanti per scoprire cosa realmente significa essere umani e poter così comprendere gli atteggiamenti delle “persone” attorno a noi. L’atmosfera che si respira giocando a Doki-Doki Universe è quella di trovarsi davanti a qualcosa di totalmente nuovo, mescolando alcuni elementi di “Wall-E” (celebre pellicola della Pixar) con alcune caratteristiche di altri giochi quali Scribblenauts. Ma non lasciatevi ingannare, in quanto il risultato è qualcosa di unico.
Le meccaniche di gioco di Doki-Doki Universe sono tanto semplici, quanto uniche. Il nostro scopo sarà raccogliere punti “umanità”, in modo da accrescere la nostra comprensione delle altre forme di vita e, soprattutto, di noi stessi. Per fare ciò dovremo andare di pianeta in pianeta per incontrare le più assurde forme di vita e, una volta seguite, avvicinate e dopo averci parlato, dovremo fare il possibile per comprenderle e renderle felici, accedendo ad un nostro inventario e facendo interagire tali personaggi con ciò di cui, secondo noi, potrebbero avere bisogno. Ovviamente le cose non andranno sempre per il verso giusto e, alcune volte, ci troveremo ad essere odiati da questi personaggi, perdendo quindi la possibilità di farceli amici. Al di là di questa “modalità” di gioco, l’unica altra attività presente all’interno del titolo degli HumaNature Studios è quella di recarsi presso alcuni asteroidi per risolvere dei quiz apparentemente senza senso e demenziali, ma che permetteranno al gioco (e a noi stessi) di comprendere maggiormente il nostro carattere. Questo tipo di “missioni” possono dirsi decisamente riuscite in quanto, pur senza imporsi come reale “tester della personalità”, il gioco riuscirà il più delle volte a stupirci con risultati corretti e con scarso margine di errore.
Lo stile grafico di Doki-Doki Universe è molto semplice, ma sicuramente funzionale a ciò che vuole trasmettere. Il character design dei personaggi riuscirà, proprio grazie a questa sua semplicità, ad entrarvi sin da subito nel cuore e, anche grazie a musiche leggere ed ipnotiche, difficilmente vi dimenticherete del tempo passato assieme a QT3. Unica pecca, a livello visivo, sta nel fatto che i pianeti saranno percorribili orizzontalmente per una distanza troppo breve, dopo la quale si ripeterà tutto dall’inizio come se fossimo riusciti, in pochi minuti, a fare il giro del pianeta. Questa “pecca” da al gioco un’impostazione quasi “portatile”, rendendo il titolo molto comodo da giocare quando si ha a disposizione poco tempo e/o quando si è in giro (questo, ovviamente, se si ha a disposizione una PSVita).
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