Recensione Disney Infinity 3.0 – Inside Out Play Set

Fin dalla prima apparizione sugli scaffali, ogni versione di Disney Infinity è stata accompagnata da Play Set aggiuntivi, che andavano ad aumentare le avventure di specifiche statuine e ad allungare ulteriormente la longevità del titolo di Avalanche Software. La versione 2.0 seguendo le orme del predecessore, porto i piccoli giocatori nella Manhattan di Spider-Man e sul pianeta Knowhere, in compagnia dei Guardiani della Galassia. Anche Disney Infinity 3.0 non è da meno, e lo scorso 27 Agosto, in contemporanea con lo Starter Pack contenente il set di Star Wars “Il Crepuscolo della Repubblica”, è arrivato sugli scaffali anche il Play Set dedicato al prossimo film Pixar in uscita nelle sale il prossimo 16 Settembre, Inside Out. All’interno del Play Set, venduto ad un prezzo consigliato di 34,99 €, troviamo il mondo di gioco e le statuine di Gioia e Rabbia, mentre le altre tre emozioni (Tristezza, Paura e Disgusto) sono vendute separatamente a 14,99 € l’una.

Per il bene di Riley
Per chiunque abbia vissuto disperso tra i monti fino ad oggi e non sappia di cosa parli Inside Out, è necessario introdurre almeno a grandi linee la trama del film, siccome il Play Set è ambientato dopo le vicende li narrate. La storia di Inside Out si svolge all’interno della mente di Riley, una ragazzina di 11 anni trasferitasi in una nuova città insieme ai propri familiari. Le cinque emozioni protagoniste hanno ognuna il proprio ruolo nella vita della ragazza, tutte tranne Tristezza, che si sente un po’ fuori luogo. Con l’aiuto di Gioia, si avventurerà in un viaggio che le porterà nei meandri della mente di Riley, scoprendo il proprio destino in quello che è sicuramente tra i migliori film d’animazione dell’anno. Il Play Set di Disney Infinity 3.0 è ambientato qualche tempo dopo gli eventi del film, Riley sta guardando un documentario su dei gattini quando si addormenta e fa cadere il telecomando, cambiando su un canale che trasmette un film Horror qualche istante prima di cedere al sonno. Quando la ragazza si addormenta, le emozioni entrano nel panico, perchè i mostri della palude potrebbero causare incubi alla loro padroncina. Gioia decide di prendere in mano la situazione e parte insieme a Rabbia, Disgusto, Paura e Tristezza alla ricerca della fonte che sta generando i terribili mostriciattoli.

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A differenza degli altri Play Set usciti nei tre anni passati, Inside Out non presenta una modalità open world composta da trama principale e sottoquest, ma propone una serie di ventinove livelli platform sia in 2D a scorrimento laterale sia in 3D. Grazie alla collaborazione con Sumo Digital (Little Big Planet 3), la nuova natura del Play Set funziona e convince nel raccontare il viaggio delle cinque emozioni attraverso le diverse ambientazioni del gioco. Tra pizze giganti, note musicali e blocchi a tempo l’emozione scelta dal giocatore (a seconda della miniatura posseduta) dovrà arrivare a fine livello raccogliendo le pagine del diario della mente, scoppiando tutti palloncini, e nel minor tempo possibile.L’intero set si attesta su una difficoltà ben calibrata, con come picco la presenza delle Lampadin-idee, ultimo collezionabile e vincolato ad una regola fondamentale, una volta raccolta bisognerà arrivare alla fine del livello senza morire. Al termine di ogni zona, la performance del giocatore verrà valutata in base ai criteri appena nominati, e si riceverà fino ad un massimo di tre stelle. Completare tutti i livelli con ogni stella aumenterà la rigiocabilità del Play Set, la cui durata iniziale si attesta attorno alle 6 ore (come da tradizione).

Imagilandia a testa in giù
Il Play Set di Inside Out offre diverse dinamiche in cui mettere alla prova i cinque protagonisti, come già accennato, i livelli si dividono principalmente in due categorie: quelli a scorrimento laterale a due dimensioni, e quelli leggermente più esplorativi con inquadratura a tre dimensioni (stile Super Mario 3D World per intenderci) ma racchiudono (oltre ai collezionabili) molte idee carine e riuscite per far appassionare anche i più piccoli al genere platform. Tra livelli musicali in cui le emozioni dovranno accendere e spegnere determinati interruttori per posizionare blocchi mobili colorati con la giusta tempistica e arrivare sani e salvi al termine della 12009588_10207712507798460_8537566466079655692_nzona e pipistrelli gonfiati da usare come sfere su cui correre e scivolare in enormi piste da skate-board; e ancora nuvole che spariscono al contatto, broccoli zombie che corrono impazziti, trappole elettriche a tempo, trampolini e enormi laghi di lava, la meccanica su cui vogliamo concentrarci avvolge tutta la seconda metà del Player Set: dei portali che ribaltano l’inquadratura di gioco, portando le emozioni a correre a testa in giù verso il loro traguardo. Il cambio gravitazionale riesce a mettere alla prova anche i giocatori più grandi, soprattutto una volta ottenuta la Lampadin-idea del livello, obbligandoli a calibrare ogni mossa nel modo più preciso possibile. Ad aumentare il pepe dei livelli a doppia gravità, degli enigmi ambientali che oltre agli interruttori già citati sfrutteranno il posizionamento dei lavoratori dell’immaginazione. Le cinque emozioni per sbloccare determinati passaggi per proseguire nei livelli, dovranno infatti recuperare dei ricordi smarriti di Riley: niente di trascendentale e troppo nascosto, ma elementi chiave alla risoluzione degli enigmi ambientali che si troveranno ad affrontare nel corso della loro traversata nelle pazze lande di Imagilandia, i lavoratori di qui sopra, andranno portati nelle postazioni richieste in modo tale da attivare trasportatori o generatori di nuvole.

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L’emozione che ti rappresenta
È dunque giunto il momento di parlare dei cinque protagonisti, ognuno dotato di una particolare abilità una volta posizionato sul portale di Disney Infinity. Gioia può planare dopo un doppio salto, tenendo premuto X, raggiungendo così piattaforme più lontane; Rabbia è l’unico personaggio che non morirà instantaneamente toccando la lava, onnipresente nei livelli di gioco, ma è anche il personaggio più “pesante” e causerà un dissolvimento delle nuvole quasi immediato; al contrario Tristezza è l’unico personaggio in grado di rimanere sui cumulonembi senza farle sparire, in modo da rendere una passeggiata i livelli dedicati allle cotonose masse bianche; Disgusto salterà più in alto ogni volta che toccherà una nuvola, arrivando ad altezze irraggiungibili dagli altri; infine Paura è il più veloce del gruppo, ed è l’ideale per completare i livelli nel minor tempo possibile. In ognuno dei ventinove livellu esiste almeno una sezione che risulta più facile con una determinata emozione, ma a differenza di quanto visto in Skylanders, in cui certe sezioni restano precluse a meno di avere la giusta miniatura, nel Play Set di Inside Out è stata inserita una costumista, che donerà per breve tempo l’aspetto e le abilità degli altri personaggi al vostro eroe. Ovviamente avere a disposizione tutte e cinque le statuine rende il tutto molto più semplice e permette a due giocatori di collaborare per arrivare più velocemente e con più palloncini al traguardo.

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Il meglio del nostro meglio
Come per lo Starter Pack, anche il Play Set di Inside Out offre un doppiaggio di alta qualità, con le voci italiane del film e soprattutto con le favolose musiche di Michael Giacchino. Anche il Character Design di Disney Infinity si sposa alla perfezione con l’ultimo film Pixar, regalando modelli poligonali ben definiti sia su schermo che nelle controparti fisiche. L’unico problema riscontrabile sul piano tecnico si presenta durante il minigioco della Matrice della Memoria (un bejeweled interno che sbloccherà i livelli a insiemi di tre) con saltuari cali di frame ogni volta che azionerete una catena di sfere. Nulla di trascendentale e che non incide minimamente sull’esperienza platform del Play Set.

Verdetto
Si
Dove mai sarà? Imagilandia? La discarica dei ricordi? Detroit?
Commento
Con Inside Out, Avalanche Software e Sumo Digital riescono a rinnovare l'idea dei Play Set cementata nelle meccaniche Open World delle scorse due edizioni. Con i suoi ventinove livelli ricchi di meccaniche interessanti, siamo sicuri che chi lo acquisterà non ne rimarrà deluso, soprattutto se ha apprezzato il film Pixar. Speriamo che anche i futuri Play Set basati sui film Disney si rivelino riusciti come questo.
Pro e Contro
Doppiaggio di alto livello
Meccaniche interessanti e ben implementate
Design dei livelli riuscito

x Saltuari cali di frame

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