Recensione Dengeki Bunko: Fighting Climax

Arriva in Europa a quasi un anno dalla release originale giapponese, Dengeki Bunko: Fighting Climax, picchiaduro crossover che celebra i 20 anni della casa editrice Dengeki Bunko.
Disponibile su PlayStation 3 e PS Vita (da noi nel solo formato digitale), rispettivamente al prezzo di €39.99 e €29.99, è un titolo che unisce il mondo delle light novel del publisher giapponese a quello dei beat’em up ad incontri.
Ecco a voi la recensione di Dengeki Bunko: Fighting Climax.

Versione testata: PlayStation 3

Viaggio nel mondo dei sogni
la storia è un semplice collante fra i vari combattimenti
Quando si pensa a picchiaduro su licenza viene subito da pensare a titoli più famosi o commerciali come le serie Capcom “VS” in collaborazione con Marvel o i titoli legati alle licenze degli anime più gettonati come Saint Seiya (giusto per citarne uno fresco d’uscita). Esiste però un sottobosco videoludico più di nicchia, dove il fanservice, quello strettamente vincolato alla soddisfazione del fan più incallito verso il suo feticcio preferito (sia questo un manga o una serie di videogiochi) viene ricompensato con l’uscita di prodotti studiati ad hoc per la sua gioia.

 

È questo il caso di Dengeki Bunko: Fighting Climax, fighting game nato e pensato per celebrare la famosa casa editrice che da oltre 20 anni sforna le più famose e apprezzate (almeno in Giappone) light novel degli ultimi tempi e che, con questo titolo, ripropone in salsa “lottereccia” alcuni dei protagonisti più amati delle proprie serie.

Va da sé, che essendo un prodotto così mirato verso una certa fascia d’utenza, Dengeki Bunko Fighting Climax è un titolo che difficilmente attirerà qualcuno che non conosce tutti, o almeno buona parte dei personaggi e le storie che gli hanno dato vita. Questo elemento, che farà parte dell’essenza di Dengeki Bunko: Fighting Climax, influenzerà quindi la percezione del gioco e l’approccio allo stesso, specialmente verso la modalità principale che anima questo picchiaduro.

Lo story mode mette in scena, una volta selezionato il personaggio, una serie di eventi che vi vedrà protagonisti di un’azione di salvataggio, per riportare la pace in un “fantomatico” mondo dei sogni, messo in pericolo da una non ben specificata entità malvagia. Quando spesso si dice che la trama è un semplice pretesto per dar via alle “mazzate”, beh in questo caso è più vero che mai. In Dengeki Bunko: Fighting Climax la storia è un semplice collante, nemmeno troppo entusiasmante, fra i vari combattimenti che si susseguiranno l’un l’altro senza ben capire lo scopo della nostra missione, se non quello di sgominare il cattivo. Cattivo che, ironia della sorte non ci troveremo mai ad affrontare, ma che sconfiggeremo semplicemente portando a termine la nostra missione.

Più gratificante, sempre per il fan, l’altra opzione dedicata al giocatore solitario (Dream Duel), che propone una nuova serie di battaglie a seconda del protagonista scelto e affrontabili nell’ordine preferito. Qua non avremo una storia da seguire, ma vivremo alcuni siparietti fra i vari lottatori. L’anima fanservice da il meglio di sé, tirando fuori (sempre che i più riescano a coglierle) citazioni varie legate alle serie o ai personaggi stessi.

 

Picchia te che picchio io pt. 1
Il pregio di Dengeki Bunko: Fighting Climax è quello di proporsi come un titolo aperto a tutti
Il pregio di Dengeki Bunko: Fighting Climax è quello di proporsi come un titolo aperto a tutti, dal giocatore che sceglie il gioco semplicemente attirato dai personaggi delle light novel, all’appassionato di picchiaduro che non se ne lascia sfuggire nemmeno uno. Una versatilità così sfacciata però si riflette in un gameplay abbastanza semplicistico e di facile apprendimento, per tutti, senza però precludersi qualche sfumatura tecnica per farsi apprezzare anche dai giocatori più esigenti. Questo anche grazie al pedigree degli sviluppatori Ecole Software e French Bread (autori di Under Night In-Birth e Melty Blood), che già avvezzi con altre serie su licenza, sono riusciti ad imbastire un sistema di gioco veloce, facile da padroneggiare e abbastanza divertente da giocare.

 

 

Il cast di Dengeki Bunko: Fighting Climax prevede la partecipazione di 14 personaggi selezionabili e ben 23 di supporto, (un numero non così impressionante se confrontato con altri rivali) direttamente da serie apprezzate come Accel World, Sword Art Online, Black Bullet e Durarara!!. Non mancano nemmeno due guest star d’eccezione come Arkira di Virtua Fighter e la prosperosa Selveria di Valkirya Chronicles accompagnati da i rispettivi assist e sbloccabili nella modalità single player.
Picchia te che picchio io pt. 2
Dengeki Bunko: Fighting Climax soffre di scarsa differenzazione dei lottatori
Il combat system si basa sull’uso di 3 tasti dedicati all’attacco (debole, medio e forte). Il quarto della pulsantiera, è assegnato al secondo personaggio schierabile in campo come assist, che se chiamato piomberà in campo scagliando la propria forza contro il lottatore nemico. I move set si sviluppano sulle classiche combinazioni fra croce direzionale e tasti per realizzare le combo più semplici o avvalendosi gli ormai abusati  “qcf/qcb” (quarto di cerchio avanti/indietro) che serviranno ad esempio ad attivare le Special, o le Climax Arts tramite “hcf/hcb” (mezzo cerchio avanti/indietro) sfruttando un’appostita barra, la Climax Gauge.

 

Le possibilità durante la lotta poi si espandono in base alle varie combo utilizzate, piazzando quando opportuno versioni potenziate delle Special, denominate EX Special o guadagnare un vantaggio tattico sul nemico con la Reflection Guard che permetterà di neutralizzare l’attacco avversario allontanandolo da noi permettendoci di iniziare la controffensiva. A nostra disposizione avremo anche le Trump Cards, una sorta di potenziatore delle abilità del lottatore divise in due gruppi distinti e identificate per il colore d’appartenenza: le TC rosse aumenteranno il potere d’attacco, mentre le icone blu indicheranno un aumento delle abilità, e varieranno a seconda di chi staremo utilizzando. Strettamente connesso a questo abbiamo anche il valore delle Potential, abilità innate ed uniche che si attiveranno durante il match al verificarsi di alcune condizioni.

 

Ad esempio Asuna di Sword Art Online vedrà aumentare temporaneamente il suo potere d’attacco se chiamato in campo il suo support per 4 volte, o ancora Shizuo di Durarara!! potrà incrementare la propria difesa se incasserà più di 20 colpi dall’avversario.

Tutto il sistema di combattimento viene condiviso con l’intero roster, quindi passare da un personaggio all’altro non causerà grandi problemi di adattamento. Ed è forse questo uno degli aspetti meno convincenti di Dengeki Bunko: Fighting Climax, ovvero la scarsa differenzazione dei lottatori, rendendo solo pochi di loro veramente diversificati nello stile di lotta e solamente per la portata dei loro attacchi.

 

Cosa si fa qua per ammazzare il tempo?
decisamente sopra la media e pressoché privo di latenza l’online
Per i meno avvezzi è presente anche un sistema facilitato assistito, che permette tramite la pressione del tasto relativo all’attacco debole, di imbastire combo automatiche. Se da un lato questo aiuta chi non mastica il genere e vuole godersi il gioco senza troppi problemi, dall’altro si rivela un mezzo riuscito solamente a metà che non è in grado di tener testa ai giocatori mediamente “skillati” e che hanno padronanza del titolo, andando tutto a vantaggio loro, specialmente negli scontri online.

 

Una volta messo da parte il single player, che servirà comunque per sbloccare tutta una serie di extra ed accumulare crediti per acquistare nuovi set di colori per i personaggi o elementi per personalizzare la gamertag nell’online, troviamo alcune modalità classiche per affinare le nostre doti di lotta e passare il tempo. Oltre all’immancabile Training, indispensabile per perfezionare il nostro stile, abbiamo il Time Attack, lo Score Attack e Survival (i cui nomi parlano da soli) raccolti nella macro area Challenge: nella prime due dovremo superare un numero preciso di incontri cercando ci completare la sfida nel minor tempo possibile o piazzando il punteggio migliore nella classifica dei record, mente nell’ultima dovremo sopravvivere il più possibile alla serie di nemici proposti fino all’esaurimento della barra d’energia.

 

A proposito dell’online c’è da dire che ci siamo trovati piacevolmente sorpresi della qualità del netcode, decisamente sopra la media e pressoché privo di latenza, se non in rari casi e con giocatori d’oltreoceano. Le opzioni offerte dalla modalità multigiocatore sono decisamente risicate e troviamo solamente due scelte: le partite del giocatore, il match normale amichevole o le classificate, dove i risultati della battaglia influenzeranno il proprio grado nelle classifiche.

 

Anime interattivo
Il gioco prevede anche una collaborazione con Sega con personaggi e stage dedicati
Dengeki Bunko: Fighting Climax convince abbastanza anche tecnicamente. Siamo di fronte ad un buon “anime fighters” che con il suo stile convincerà sopratutto gli amanti dei picchiaduro 2D classici. Apprezzabile la qualità delle animazioci così come il dettaglio dei disegni dei personaggi che rispecchiano alla perfezione i modelli originali a cui sono ispirati. Il gioco prevede anche una stretta collaborazione con Sega (che tra le altre si occupa anche della distribuzione) che ritroviamo abbastanza presente all’interno di Dengeki Bunko: Fighting Climax come negli stage 3D dove si svolgeranno i combattimenti e ispirati ai classici della grande “S” come Sonic the Hedgehog, NiGHTS e Shinobi. I livelli saranno facilmente riconoscibili e ben dettagliati nella loro semplicità, sebbene non tutti risultino particolarmente appetibili dal semplice lato visivo. In generale però il risultato è piacevole e svolge egregiamente il suo lavoro.

 

Per quanto riguarda il sonoro, abbiamo la presenza dei doppiatori originali dei personaggi che hanno prestato la propria voce nelle rispettive serie animate, un plus per tutti i fan, mentre per le musiche ritroviamo alcuni dei brani tratti dai titoli Sega già presenti come stage.

Verdetto
7 / 10
Den-ge-che?
Commento
Come avrete capito leggendo la recensione Dengeki Bunko: Fighting Climax è un buon picchiaduro, che senza troppe pretese si lascia giocare, grazie al gameplay immediato e alla velocità dell'azione di gioco. Questa sua facilità d'apprendimento lo fa peccare sulla varietà dei (pochi) personaggi presenti, sia utilizzabili che come support. Resta poi il grande scoglio da superare, quello del fanservice. Come già scritto, ma ci teniamo a sottolinearlo, Dengeki Bunko: Fighting Climax è un titolo pensato prevalentemente per i fan dell'etichetta giapponese e gli amanti dei suoi personaggi. La mancanza di questo presupposto significa ritrovarsi in mano con un beat'em up divertente ma nulla di più.
Pro e Contro
Gameplay aperto a tutti
Modalità online solida
Se siete otaku sfegatati è il titolo che fa per voi

x Il fanservice è un ostacolo non da poco
x Personaggi ridotti e poca differenzazione
x Modalità storia inconsistente

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