Recensione Criminal Girls 2: Party Favors

Nippon-Ichi Software è senza dubbio una delle software house nipponiche più prolifiche degli ultimi anni. Ultimamente però la casa che ha dato i natali a Disgaea ha messo da parte i progetti più importanti per dedicarsi a alcuni titoli di minor richiamo ma che sono riusciti a generare l’interesse dei giocatori. Uno di questi è Criminal Girls, che dopo il primo capitolo, Criminal Girls: Invite Only, torna sulle PS Vita nostrane con il seguito: Criminal Girls: Party Favor. 

Verso la via della redenzione

Criminal Girls 2 ha inizio con il protagonista che si sveglierà in una sorta di purgatorio, senza ricordo di chi sia. Qui una voce gli dirà che lui è l’Istruttore scelto per redimere alcune giovani ragazze, finite anche loro sul luogo in quanto colpevoli di crimini minori e quindi non destinate obbligatoriamente ad andare all’Inferno. Le cose però si complicano quando invece delle sei ragazze previste, ce ne saranno 7, di cui una si dice che sia un Convict, anime dei dannati tramutate in mostri. Questa presenza nascosta fa si che il gruppo venga spedito direttamente all’Inferno e da qui partirà il gioco vero e proprio, con il compito del giocatore che sarà quello di ritornare in purgatorio e far redimere le ragazze, in modo che queste possano essere riportate nel mondo reale e recuperare i ricordi del protagonista.

Nonostante possa sembrare banale in apparenza, la trama del gioco si rivela piuttosto interessante, soprattutto grazie alle 7 ragazze e le loro storie personali, ovvero il loro passato e i crimini commessi per finire in purgatorio. Durante la storia si vedrà maturare ognuna di esse, svelando retroscena di grande impatto.

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Piccole sadiche crescono

Per quello che riguarda il gameplay, Criminal Girls 2 è un RPG di stampo classico, dove il giocatore controllerà un party di 4 personaggi. In battaglia potremo dare degli ordini alle ragazze, e in base alle abilità che appaiono nel menù attaccheranno di conseguenza. Non manca la possibilità di usare oggetti ed esiste un opzione in grado motivare il gruppo chiamata Coach, che dura un paio di turni e comporta un piccolo innalzamento o abbassamento delle statistiche a seconda dell’opzione scelta. I combattimenti si limitano solo a questo, stancando piuttosto in fretta per la loro semplicità e monotonia. A peggiorare le cose ci si mette il livello di difficoltà calibrato malissimo, con i normali nemici che muoiono anche al primo turno e i boss che possono mettere K.O il party con un paio di attacchi e tutto questo indipendentemente dalla difficoltà scelta

Per ottenere nuove abilità bisognerà spendere i CM ottenuti in battaglia, che serviranno per il Motivation System (Punishment nella versione giapponese). Questo sistema propone una serie di semplici minigiochi dove il giocatore dovrà usare il touchscreen di PS Vita per soddisfare le condizioni richieste da ciascun minigioco. Nonostante il titolo sia stato censurato per quello che riguarda alcuni termini e artwork,  questo non rovina minimamente la natura dei minigame, che restano a forti tinte erotiche e con un pizzico di sadismo. Completando i minigiochi avremo diritto a scegliere una fra due abilità basate su due parametri di base, S ed M. Ciascuna delle 7 ragazze è più affine ad uno dei parametri, per cui è ragionevole scegliere un’evoluzione costante delle abilità in base al suo corso naturale.

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Sviluppo criminale

Tecnicamente ci si trova di fronte ad una produzione con un budget piuttosto limitato, segno evidente di questo è come gli sviluppatori si siano concentrati di più sui minigiochi a sfondo erotico, che non solo sfruttano il touchpad, ma utilizzano la tecnologia live 2D, che permette di animare gli artwork. Anche a livello sonoro non ci siamo, con una colonna sonora scialba e poco ispirata. Buona invece la presenza di audio originale giapponese e la traduzione, che nonostante il cambiamento di alcuni termini dovuti alla lieve censura, resta fedele ai testi originali e permettono di capire gli eventi. Peccato solo che sia esclusivamente in lingua inglese.

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Verdetto
6 / 10
Sadomaso portatile
Commento
Una realizzazione tecnica scialba e un gameplay troppo semplice e monotono coadiuvato da un livello di difficoltà assolutamente casuale e altalenante sono alcuni dei più grandi difetti del gioco, che si salva dalla mediocrità solo grazie ad una trama ben scritta e dei personaggi interessanti. Con Criminal Girls 2, Nippon-Ichi Software ha svolto il suo compito nello sviluppare un sequel per tutti quelli che hanno apprezzato il primo capitolo ma nulla di più, ragion per cui il titolo è consigliato solo ai fan.
Pro e Contro
Trama e personaggi interessanti
Buona longevità
Minigiochi a sfondo erotico divertenti

x Gameplay banale e ripetitivo
x Comparto tecnico povero
x Difficoltà mal bilanciata
x Backtracking eccessivo

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