Recensione Conception II:Children of the Seven Stars

In Giappone, negli anni d’oro di PSP, uscirono numerosi simulatori d’appuntamento e Giochi Di Ruolo, giochi che non sono mai sbarcati in occidente, se non tramite via importazione o con download illegale.
Tra questi titoli figurava Conception, date-sim misto a GDR creato da Spike, forti del successo di Danganronpa e del suo successore, il titolo non lasciò mai il suolo nipponico, vuoi per l’avvento di PSVita, vuoi per il tipo di pubblico a cui sono dedicati i simulatori di appuntamento.
Negli anni successivi, Spike divenne Spike-Chunsoft e, oltre a proporre le rimasterizzazioni di Danganronpa per la nuova portatile Sony, annunciò un sequel per Conception.
Conception II: Children of the Seven Stars (da ora solo ConceptionII) si pone come capitolo a se stante rispetto al predecessore, nuovi protagonisti e nuova storia, doppia piattaforma (il titolo arriva infatti sia su PSVita che su 3DS) ma soprattutto sbarca in occidente grazie ad Atlus, in versione retail in America, e purtroppo solo via Digital Download in Europa.

Versione Testata: PSVita

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Nel mondo di Aterra sono comparsi otto Dusk Circles, che ciclicamente rilasciano delle spore contenenti dei mostri orribili. Per contrastare l’invasione, le maggiori cariche politiche della terra hanno fondato Fort City, capitale della resistenza e Sede dell’Accademia dei Discepoli.
Contemporaneamente ai Dusk Circles, sono comparsi infatti anche gli Emblemi dei Prescelti: ogni ragazzo o ragazza tra i 16 e i 18 anni potrebbe essere un futuro discepolo, ed è tenuto a trasferirsi all’Accademia in caso il marchio appaia sul dorso della mano destra.
Durante l’Esame che sancisce se il discepolo ha abbastanza Etere ( o forza spirituale) per diventare uno studente d’Elite e combattere i mostri fuoriusciti dai Dusk Circles, il protagonista di Conception II scopre di essere il God’s Gift (G.G.), l’enorme quantità di Etere in suo possesso gli permette non solo di affrontare i mostri, ma di entrare addirittura nei Labirinti per sigillarli per sempre.
God’s Gift non sarà da solo nella sua battaglia, ad affiancarlo ci saranno ben sette ragazze di Classe S, e i misteriosi Star Children, bambini guerrieri nati dal ClassMating, processo d’unione dell’Etere di G.G. Con il Ventre della Matrioska delle giovani donne, e che trarranno il proprio potere dal legame tra i protagonisti.
Mentre combatteranno per salvare l’umanità e sigillare gli otto Dusk Circle, i ragazzi continueranno a vivere la loro vita da studenti e rafforzeranno i propri rapporti per dar vita a Star Children sempre più potenti.
A differenza di Danganronpa (per prendere come metro di paragone uno dei titoli più famosi di Spike Chunsoft) la trama di Conception II fila lineare e senza grossi colpi di scena: ricca di fanservice e momenti romantici, riesce a far impersonare il giocatore in God’s Gift, soprattutto nelle fasi da Simulatore d’Appuntamento.
I personaggi principali sono caratterizzati fino al midollo, le protagoniste con cui andremo ad interagire sono una diversa dall’altra e, riescono a conquistare il giocatore grazie al carattere, alle espressioni ed al modo di fare.
Purtroppo la stessa cura non è stata riservata ai personaggi di contorno, che non eccellono in nulla e saranno facilmente dimenticabili.
La longevità del titolo oscilla tra le 40e le 60 ore per la trama principale, più un’altra quindicina per i labirinti secondari ed il finale segreto, una buona media sia per un GDR che per un Date-Sim.

Una patata al giorno…

Dato lo scarso numero di Simulatori di Appuntamenti approdati nel nostro continente, con Conception II molti giocatori si troveranno per la prima volta di fronte al genere.
Per ottenere Star Children migliori, God’s Gift dovrà migliorare la relazione con le future mamme, uscendoci insieme, assecondando i loro capricci e riempiendole di regali: ogni ragazza ha il suo carattere, i propri gusti ed un particolare modo di porsi all’eroe.
Ogni volta che completerete un Dungeon, verrà liberata una fetta delle emozioni di ognuna delle protagoniste, che dovrete riempire con le azioni succitate seguendo le trame mondane del titolo di Spike Chunsoft; quando il nuovo settore sarà pieno, recandovi alla chiesa di Fort City per compiere il rituale di ClassMating, assisterete ad una scena che indicherà a che livello è il rapporto fisico e spirituale con l’eroina.
Il gioco ricorda spesso che, sebbene possiate legare al massimo con tutte e sette (ad un certo punto si sbloccherà anche il Trimating, che vi permette di usare due ragazze per concepire lo Star Children) entro la fine del titolo ne potrete scegliere solo una come vostra compagna per il Festival di Concezione.
Nelle fasi da Date-Sim si trovano anche le uniche interazioni con il touch-screen di PSVita, quando il rapporto ocn le eroine sarà ad un livello alto queste potrebbero chiedere a God’s Gift di toccarle in un punto preciso (e sì, per i più maliziosi sono incluse le zone erogene).
Purtroppo quando si finiranno gli eventi a disposizione per un determinato capitolo, bisognerà per forza superare un Dungeon principale per avere accesso ad altre, oppure si rischia di rivedere eventi passati.
Inoltre nel caso di domande a risposta multipla da parte dell’Eroina, cambiando la frase di G.G. non abbiamo riscontrato grosse differenze negli eventi successivi, rendendo la scelta ininfluente alla trama (in sostanza le uniche davvero di peso sono quelle in cui sceglierete con quale eroina vivere l’evento).

È possibile compiere il Classmating anche con personaggi Maschi, in questo caso si chiamerà ClassManting. Questo rituale particolare è il multiplayer online di Conception II, dove il vostro G.G. potrà “unirsi” con quello di altri giocatori sfruttando la connessione locale. Purtroppo non siamo riusciti a provare il ClassManting quindi non vi sappiamo dare ulteriori informazioni sugli Star Children prodotti tramite co-op.

Peccato tutto petto!

Dal Classmating con le Eroine nasceranno gli Star Children, nove dei quali andranno a comporre il party nei dungeon, al fianco di G.G. e della ragazza scelta per l’esplorazione.
Conception II possiede le meccaniche base di ogni GDR che si rispetti, livelli per l’esperienza (con un level cap diverso per ogni bimbo, mentre posto al 99 per i protagonisti), trenta classi diverse che potranno essere scelte al momento del concepimento (sempre se soddisferete la rag… i requisiti) ed equipaggiamento acquistabile nei negozi o ottenibile da mostri e forzieri.
Una volta composti i tre trii che vi accompagneranno nel labirinto, potrete finalmente muovere G.G. Attraverso le stanze generate casualmente, decidere se affrontare o meno i mostri sul vostro cammino e passare da un piano all’altro tramite i comodi portali.
Via via che proseguirete nella trama, i dungeon diventeranno sempre più lunghi e popolati: fortunatamente ogni volta che giungerete ad un nuovo piano potrete tornare a Fort City per ricaricare completamente gli HP e gli MP; alla fine di ogni labirinto troverete ad aspettarvi il classico Boss di fine mondo, rappresentante uno dei sette peccati capitali e pronto a massacrare G.G. e la sua squadra.
Il gameplay da GDR a turni permette al giocatore di muovere le quattro squadre di personaggi ( G.G. Ed Eroina, e i tre trii di Star Children) attorno agli avversari, posizionandosi in fette di cerchio simili ad un grosso orologio: ogni mostro ha uno o più punti deboli da sfruttare muovendo i protagonisti nel settore giusto.
Sono numerose le statistiche di cui tenere conto: oltre gli elementi dei personaggi, le classi, e la quantità di punti magia residui, quando avrete a disposizione abbastanza punti legame (ottenibili nelle fasi di Date Simulator o tramite strumento) potrete fondere i tre Star Children in un Mecha (MecUnite) garantendo un forte potere bellico/difensivo, e salvando più volte il deretano agli altri personaggi.
Le fasi nei dungeon sono gli unici momenti in cui potrete muovere God’s Gift: in tutto il resto del gioco, sarà lo stesso titolo a portarvi nei luoghi imposti dal proseguire della trama o degli eventi delle Eroine.

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Una volta che gli Star Children avranno raggiunto il livello massimo, potrete deciderli se tenerli in squadra o garantirgli l’Indipendenza, ottenendo oggetti rari e al contempo aumentando il livello di Fort City.
La gestione di Fort City è appunto affidata agli Star Children liberati: migliorando la città verranno aperti nuovi luoghi, che aiuteranno G.G. nella sua lotta contro i Dusk Circle.
Si va dai classici negozi, ad un laboratorio dove si potranno riaffrontare i dungeon completati ad una difficoltà maggiore, passando per le miniere, dove gli Star Children Indipendenti possono partire per cercare tesori, e per un campo d’addestramento dove gli Star children che non prenderanno parte alla missione potranno ricevere parte dell’Esperienza ottenuta dal Team principale.
Il tutto migliorerà con il salire del livello di Fort City, garantendo bonus sempre migliori.

Lei suona il piano e lui la tromba

Dal punto di vista grafico Conception II offre sprite per ogni personaggio, (come già visto anche in Danganronpa) con qualche screen e video animati per le situazioni più importanti a fine della trama, alternati a modelli poligonali 3D per le fasi d’appuntamento con le eroine e per i combattimenti nei Dungeon.
Si nota più cura nella definizione dei modelli delle protagoniste, rispetto ai mostri o agli Star Children, ma fortunatamente non si presta molta attenzione ai modelli poligonali durante le fasi d’attacco nei labirinti.
Le musiche sono affidate a Masato Kouda e cantate da MARiE, già sentita nella serie Persona, e danno a Conception II un’atmosfera da Anime Giapponese che sicuramente convincerà gli amanti del genere.
Purtroppo è invece assente il doppiaggio originale giapponese, sostituito con quello inglese che per alcune protagoniste è veramente inadatto ed inascoltabile (Feene e Torri), una mancanza inspiegabile, dato che in tutti gli altri titoli Atlus è presente l’opzione per usufruire delle voci originali.

Verdetto
8 / 10
Hey, ci stai fiki fiki con me? Facciamo fiki fiki insieme, dai dai
Commento
In Conception II: Children of the Seven Stars, Spike Chunsoft mischia diversi gameplay, com'è solito fare ultimamente da sempre più sviluppatori in sempre più titoli, non è dunque classificabile come semplice GDR o semplice Date-Simulator, bensì come un buon mix dei due generi. Conception II conquista gli appassionati dell'animazione giapponese soprattutto grazie alle sette protagoniste, caratterizzate fino al midollo e pronte ad ammaliare i giocatori. Purtroppo non è esente da difetti quali la mancanza del Doppiaggio originale, o le scelte quasi del tutto ininfluenti sul corso degli eventi ma, grazie alle interessanti meccaniche delle fasi GDR è un titolo a cui dare almeno una possibilità.
Pro e Contro
Eroine ben caratterizzate
Meccaniche GDR interessanti
Colonna sonora ottima

x Assenza del doppiaggio originale
x Scelte nei Date-Sim non particolarmente influenti alla trama
x Esplorazione limitata ai dungeon
x Multiplayer solo locale

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