Recensione Avoid: Sensory Overload

Tablet e smartphone hanno ormai invaso la nostra quotidianità. È davvero difficile oggigiorno trovare una qualche persona che non abbia almeno uno di questi due dispositivi. Dispositivi che, grazie a videogiochi semplici e veloci, pensati prevalentemente per un pubblico di videogiocatori occasionali, i cosiddetti “casual gamers”, si stanno pesantemente imponendo anche nel settore dell’industria videoludica. Sempre più sviluppatori, dai piccoli ai grossi studi di sviluppo, si stanno interessando massivamente a questo mondo capace di garantire buoni guadagni, al fronte di una spesa davvero irrisoria rispetto a quella da affrontare quando si parla di videogiochi per home console. Ovviamente, come per tutte le cose, ci sono pro e contro. Uno dei molteplici contro di questo ambiente è che gran buona parte dei titoli che vengono proposti su queste piattaforme ludiche e non solo, sono troppo spesso delle brutte copie di famosi titoli del passato, o peggio, sono proprio giochi poveri ed insignificanti. Uno dei lati positivi che possiamo invece riscontrare, risiede nel fatto che molti sviluppatori indipendenti con buone idee, grazie appunto ad ambienti di programmazione come iOS ed Android, ma anche grazie a piattaforme digitali come Steam, GoG, Humble Bundle, Desura, GamersGate ed altre, hanno potuto dar vita ai loro progetti senza rischiare il fallimento subito dopo aver aperto un loro personale studio. Tra questi  figurano sicuramente gli italici (più precisamente anconetani) 48h Studio, che stanno cercando di conquistare il mondo grazie alla loro creazione chiamata Avoid: Sensory Overload.

Entrate nel tunnel!

Non preoccupatevi, in Avoid non troveremo nessun tunnel della droga o dell’alcol, ma solo tunnel pericolosi per i nostri nervi. Questo progetto è entrato nei nostri radar sin dalla passata edizione 2013 della Game’s Week: un’astronave da pilotare, ostacoli da evitare, colori fluorescenti e musica elettronica, che sia realizzata in maniera più complessa, vedi WipeOut, o magari in modo più semplice in stile Go Scurry. Avrete già capito che cos’ è Avoid: Sensory Overload, un runner arcade futuristico dai richiami retrò, dove lo scopo primario sarà quello del record. A bordo di un’astronave, dovremo superare tutti gli ostacoli sparsi sul nostro cammino che si svolgerà in modo rettilineo all’interno di un tunnel. Percorso dove potremo solo scegliere di andare a destra o sinistra in quanto non sarà possibile frenare e l’accelerazione sarà automatica. Man mano che si avanzerà nel tracciato, poi, la velocità aumenterà fino a raggiungere l’apice dell’adrenalina in modalità estremo. Dovremo quindi evitare buche, missili, cubi, sfere, raggi laser, passare con giusto tempismo in stretti corridoi e su piattaforme mobili , il tutto zigzagando a destra e sinistra come forsennati. Per fare ciò avremo a disposizione anche dei power up raccoglibili durante il nostro avanzare, quasi indispensabili nei livelli di difficoltà difficile ed estremo, dove questi saranno posizionati in maniera “bastarda”. Assolutamente di primaria importanza per riuscire a realizzare un buono score, sarà invece riuscire a raccogliere i moltiplicatori di punteggio sparsi qua e la per i vari percorsi, ed anche questi non saranno sempre semplici da ottenere. Il track design non brilla per geniali trovate, ma nonostante ciò riesce ad essere ben funzionale al livello di sfida, che in modalità difficile vi farà sudare non poco, mentre ad estremo richiederà spasmodici riflessi ed un ampio vocabolario di parolacce! Sarà proprio in queste due modalità che il vero spirito adrenalinico di Avoid verrà allo scoperto. Se le modalità facile e normale risulteranno essere un poco piatte, a difficile ed estremo, oltre al notevole aumento di velocità, troveremo finalmente un buon track design capace di farci esultare dopo aver superato un pezzo particolarmente difficile. Fortunatamente, la nostra astronave risulta anch’essa molto scattante negli spostamenti grazie alla buona sensibilità con cui il touch screen è stato calibrato. Insomma, Avoid: Sensory Overloaded non porta con se nulla di nuovo e siamo dinanzi all’ennesimo titolo trial & error, con evidenti richiami a titoli arcade degli anni ottanta, capace di intrattenere ogni tipo di utente con partite mordi e fuggi. Purtroppo questo gioco porta con se tutti i pregi ed i difetti del genere e se non siete dei maniaci del punteggio, potreste ritrovarvi presto vittime di una fatale noia.

Electro design

Le sfide principali che troveremo in Avoid: Sensory Overload saranno tre: Electronic, Laserdance e Synthrock, tutte e tre affrontabili in modalità livelli, dove dovremo riuscire ad arrivare alla fine di ben trentadue sfide differenti suddivise in gruppi da otto per ogni livello di difficoltà (facile, normale, difficile ed estremo) e nella modalità infinito, dove verremo messi di fronte a percorsi generati casualmente ad ogni run, nei quali dovremo sopravvivere il più a lungo possibile. Veniamo ora alle caratteristiche migliori di questo racing arcade dal concept molto semplice: grafica e sonoro. Lo stile grafico di Avoid è davvero minimale e ciò che troveremo nei vari percorsi saranno solo forme geometriche quali cubi, parallelepipedi, prismi e sfere. Nonostante ciò, Avoid risulta essere visivamente d’impatto grazie a colori sgargianti e psichedelici. Tinte che realmente riusciranno a catturarci per poi proiettarci in un trip sensoriale di sicuro effetto. Inoltre l’ambiente dove ci muoveremo sarà un tunnel che per fattezze ed effetti ricorderà equalizzatori grafici, fasci di luce da discoteca anni ottanta e tunnel spaziali. L’effetto che ne risulta è davvero convincente ed immersivo. Ad una grafica del genere non si poteva non abbinare della musica elettronica. I brani principali che compongono la colonna sonora del titolo sono dodici e pur essendo tutti ben realizzati, con richiami alle sonorità degli anni ottanta e novanta, tecnicamente hanno alti e bassi e forse alcuni, soprattutto quelli udibili nella categoria Synthrock, risultano sottotono rispetto al veloce ritmo di gioco. Infine il prezzo. 89 centesimi sono davvero pochi, ma la sorpresa la si avrà poi, quando una volta avviato il gioco, scopriremo che per tale cifra potremo prendere parte solo ed esclusivamente ai livelli di sfida della modalità Electronic. Per avere il titolo nella versione completa, dovremo sborsare la stessa cifra sia per la modalità Laserdance che per la modalità Synthrock al fronte di una spesa totale quindi di 2,67 euro.

Verdetto
7.5 / 10
Per la gioia degli arcadisti
Commento
Avoid: Sensory Overload a conti fatti è un titolo divertente, che riesce sicuramente ad intrattenere il videogiocatore con partite mordi e fuggi, ma che purtroppo non riesce a brillare ne per gameplay ne per sonoro, in un mare che inizia ad essere davvero sovraffollato e pieno di cloni. Il sovraccarico sensoriale quindi viene solo sfiorato grazie ad un'estetica a dir poco "sparaflesciante" che richiama lo stile dei videogiochi arcade della metà degli anni ottanta, ma lo fa in modo decisamente più colorato, coinvolgente e futuristico. Appassionati o no del genere, troveremo una difficoltà ben calibrata ed adatta a tutte le tipologie di utenza reperibili nel mercato del mobile gaming grazie ai vari livelli di difficoltà e che quindi permetteranno sia al videogiocatore casuale che a quello più esperto, di divertirsi. Il mio consiglio, soprattutto se siete amanti dei videogiochi arcade di vecchia data o di runner arcade è quello di provarlo. Se invece siete dei retromaniaci, forse troverete più coinvolgente un certo Zaxxon, anno 1982.
Pro e Contro
Grafica minimale ma allo stesso tempo impattante
Ottimo livello di sfida

x Al gameplay manca un po' di pepe
x Colonna sonora con alti e bassi

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