Recensione Aurora Nights

Se siete alla ricerca di un gioco dove il vostro obiettivo sarà trovare tesori nascosti in giro per il mondo, uno sparatutto in prima persona con un biglietto di sola andata verso l’inferno o, ancora, un’avventura grafica che vi riempirà il cuore di mille emozioni, allora Aurora Nights non fa per voi. Ha un altro scopo.

Il gioco è stato ideato da Vladimir Maslov, sviluppatore di titoli quali Pythagoria (un rompicapo “educativo” costituito da diversi puzzle) e Brazed (un gioco di strategia in cui il giocatore dovrà esplorare un pianeta sconosciuto). Maslov non si allontana troppo dal suo stile neanche con Aurora Nights, anch’esso un indie educativo, dove lo scopo del giocatore sarà identificare tutte le 35 costellazioni presenti nell’emisfero Boreale e rappresentate nello Star Field“.

Aurora Nights è disponibile su Steam per €0,99, ma i più “curiosi” potranno acquistarlo in un pacchetto da €2,68 insieme al già citato Pythagoria.

 

La bellezza dell’apprendimento
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Aurora Nights è un’introduzione al mondo dell’astronomia
Aurora Nights trasporta il giocatore all’interno di un cielo stellato che non aspetta altro che essere scoperto, in cui sarà richiesto all’utente di collegare ciascuna stella all’altra per formare il disegno che comporrà la costellazione. La musica di sottofondo coinvolge chi gioca in maniera perfetta: dai toni rilassanti e placidi, permette di concentrarsi sull’esperienza e sulle note stesse dedicando comunque al gioco la giusta attenzione, rivelandosi una cornice ideale per questo tipo di indie.

Il gioco non vuole far provare emozioni eclatanti al giocatore se non una, la voglia di imparare e di scoprire qualcosa di nuovo da poter usare oggettivamente nella vita reale. Aurora Nights è un’introduzione all’astronomia per tutti i piccoli appassionati che non hanno mai avuto la voglia di scoprire il mondo sopra di noi in modo più scientifico.

 

Un filo di connessione tra scienza e mitologia
Ogni volta che una costellazione sarà completata potremmo trovarla nell’enciclopedia del menù principale, dove verranno narrate le sue origini e la sua storia, per fornire ulteriori informazioni all’utente che desidera approfondire anche le proprie nozioni personali riguardo la mitologia e la storia antica.

Verremmo a conoscenza di storie più note come il sacrificio di Andromeda al mostro marino, scongiurato da Perseo che tramutò l’essere in pietra grazie alla testa di Medusa, e a miti meno conosciuti come una delle storie dietro la costellazione del Cigno, che rappresenta la trasformazione di Zeus nel suddetto animale per sedurre Leda, la regina di Sparta, di cui si era invaghito.

 

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Esperienza di gioco un po’ buia
Un po’ carente sul lato gameplay
Il lato gameplay, purtroppo, non rende giustizia e non regge il confronto con il resto dell’esperienza. Bisognerà creare le costellazioni tre volte per completare tutti gli obiettivi, e ciò permetterà al giocatore di ricordare le costellazioni in modo da poterle ricreare nel cielo; il problema è, però, la totale assenza di difficoltà. Sarà quasi impossibile sbagliare, perché il gioco, dopo aver individuato la prima stella, ci guiderà con delle linee nel trovare le altre per completare così in pochi secondi la costellazione, senza dar modo all’utente di ragionare su quello che si trova davanti e privandolo di qualunque tipo di sfida.

Dopo aver completato per la prima volta il nostro cielo personale, sarà quasi noioso dover ripetere tutto di nuovo solo per completare l’obiettivo delle tre stelle, rendendo il gameplay monotono e ripetitivo. Ciò, di fatto, non darà modo all’utente di poter esprimere le conoscenze che poco prima aveva acquisito.

Come già accennato, Aurora Nights permette di individuare le sole costellazioni presenti nell’Emisfero Boreale. Un’aggiunta interessante che potrebbe essere fatta in futuro è, appunto, l’inserimento dell’Emisfero Australe: la conoscenza della volta celeste è nulla, se l’apprendimento avviene solo a metà.

 

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Mezzi essenziali per grandi conoscenze
Grafica semplice e candida
La grafica presente nel gioco è semplice ed essenziale, ed è proprio per la sua semplicità che riesce a colpire il giocatore fin dall’inizio.

Lo schermo iniziale che si presenta all’utente può cambiare; si va da un’aurora boreale a un cielo stellato, passando per uno spettacolare paesaggio cosmico; il tutto sempre con una grafica volta a stupire il giocatore nella maniera più candida possibile. Durante le fasi di gameplay, invece, le immagini su schermo rimarranno sostanzialmente uguali, presentando sempre lo stesso paesaggio per ogni singola costellazione.

Nonostante possa sembrare ripetitivo, il tutto dà all’utente la parvenza di trovarsi veramente sotto un cielo stellato. Con una tale semplicità del motore grafico, in ogni caso, i requisiti di sistema non potevano che essere altamente tolleranti:

Requisiti di sistema minimi

 

Sistema Operativo: Windows XP/Vista/7/8/10

Processore: 1.4+ GHz

Memoria:  512 MB di RAM

Scheda Video:  Intel GMA 500/NVIDIA GeForce 6200 o equivalente

Memoria: 100 MB di spazio disponibile

Verdetto
6.5 / 10
Aurora Nights toglie al giocatore il disturbo di alzare gli occhi al cielo
Commento
Aurora Nights è un gioco coinvolgente nel suo genere, ed è stato sicuramente interessante scoprire di più riguardo i differenti miti dietro le costellazioni appena scoperte, imparandone la storia. Sfortunatamente, il gameplay risulta troppo ripetitivo e senza nessun tipo di sfida, e non invoglia affatto l'utente a sperimentare le proprie conoscenze. Tutto ciò che bisogna fare è ripetere le stesse costellazioni per tre volte di fila con lo stesso tipo di aiuto, ma ciò non dà al giocatore nessun modo di esprimersi o di mettersi alla prova sul campo. E, con un comparto tecnico così genuino e con un'idea così candida, non c'è dubbio che sia non vero peccato.
Pro e Contro
Fondamentalmente insolito
Musiche coinvolgenti
Un modo diverso di approcciarsi all'astronomia

x Gameplay noioso e ripetitivo
x Assenza del fattore sfida
x Troppo veloce da completare

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