Recensione Arms

Dopo le certezze di Zelda e Mario Kart, tocca ad Arms inaugurare la strada delle nuove IP di Nintendo Switch. Con un pugno ben assestato sul muso del giocatore.

Duro il compito di Arms, che dovrà seriamente inaugurare la strada delle nuove proprietà intellettuali di Nintendo Switch, dopo i primi mesi che hanno visto trionfare due dei brand più famosi della casa di Kyoto. Annunciato subito dopo 1,2 Switch durante la presentazione della console ibrida, venne subito additato come l’erede del pugilato di Wii Sports per la sua natura motion, definizione mai si rivelò più sbagliata e che nei mesi successivi  iniziò a crollare sotto i costanti video d’aggiornamento e lo speciale Direct che andava ad approfondire tutte le meccaniche del nuovo picchiaduro di Nintendo. E ormai ci siamo, dopo aver permesso agli utenti di testare molte delle modalità presenti nel gioco completo durante gli ultimi due week-end grazie al Global Test Punch, Arms arriverà nei negozi il prossimo 16 Giugno (prezzo consigliato 59,99 €).  Ingresso nel ring riuscito? Abbiamo passato una ventina d’ore tra tornei, salti, prese e armi fuori di testa e siamo pronti a dirvi la nostra.


Per approfondire:
Arms
Ti metto al tappeto
Personaggi ben caratterizzati e convincenti fin da subito
Nel mondo di Arms alcune persone hanno ricevuto in dote il potere di allungare parti del proprio corpo, e radunando decine di migliaia di tifosi ad ogni occasione, si impegnano in sfide all’ultimo pugno per decretare ogni volta il vincitore del Gran Torneo Arms. Questo è l’incipit della modalità Arcade della nuova ip Nintendo, che da subito presenta dieci personaggi profondamente diversi l’uno dall’altro, e caratterizzati in maniera tale da essere facilmente riconoscibili. Proprio il roster è il primo dei punti forti di Arms: ogni lottatore ha un’abilità secondaria  in grado di rovesciare le sorti dell’incontro una volta  padroneggiata al meglio. Se Spring Man è in grado di potenziarsi una volta raggiunto un determinato livello di punti vita, l’aggraziata Ribbon Girl è in grado di effettuare un doppio salto per sfuggire ad eventuali colpi, Min Min può rispedire il pugno al mittente, Byte il poliziotto robotico può contare sull’aiuto del suo fedele cane Barq come terzo pugno e così via. Un lavoro di personalizzazione ed equilibrio che viene a galla dopo le prime ore di gioco (e soprattutto affrontando il Gran Torneo a livelli di difficoltà più alti) e che per una nuova serie è sicuramente un’ottimo inizio. Senza contare che per l’appunto, il roster apparentemente ristretto offre l’effetto novità che non si potrebbe avere su serie già in corso e ben più famose.

La modalità Gran Torneo è alla stregua di qualsiasi normalissimo arcade di genere, dieci incontri disponibili a sette diverse difficoltà, in cui affronterete la CPU (da soli o con un amico) che verranno alternati a sfide nelle modalità secondarie come Basket, Pallavolo e Tiro al bersaglio. Questi tre sport aggiuntivi possono essere giocati anche al di fuori del Gran Torneo nel menù Versus, nelle modalità apposite in cui potrete decidere non solo il numero di giocatori ma anche tempistiche e round. Pallavolo e Tiro al Bersaglio offrono anche opzioni 2 contro 2, mentre Basket  si limita a match individuali, basandosi completamente sulla presa dell’avversario e il tiro automatico a canestro. Come chi ha già potuto provare il  gioco durante il Global Test Punch può immaginare, le tre modalità sono disponibili anche in Amichevole (online e locale) nelle stesse esatte condizioni e spezzano il ritmo tra un match e l’altro. Versus  permette ovviamente anche di affrontare CPU e Amici in scontri liberi e/o a squadre, e di affrontare la Prova dei Cento, una sorta di modalità orda in cui dovrete per l’appunto sconfiggere cento avversari di seguito e in Prova Armi, in cui tutte le modalità appena elencate (esclusa La sfida dei Cento) si uniscono in maniera casuale e il giocatore avrà a disposizione per ogni match tre tipi di armi diverse. Un’offerta di modalità in locale forse non ancora troppo ricca, ma che è destinata ad ampliarsi in futuro con l’arrivo dei contenuti aggiuntivi gratuiti già confermati da Nintendo.

I pugni nelle mani
Joy con alla mano il Motion control  è preciso
Abbiamo parlato del cast di Arms, mettendo da parte per qualche istante gli altri veri protagonisti della nuova IP Nintendo: i pugni. Ogni personaggio parte con tre guantoni specifici di peso diverso (leggero, medio, pesante) e dotati ognuno di una caratteristica elementale speciale una volta caricati. Su ogni braccio (o arto) del personaggio si può equipaggiare un pugno diverso, così da utilizzare strategie come lo stun, l’elettrificazione, o il danno per bruciatura. Una volta in campo sta al giocatore attuare la propria strategia, che sia basata solo sulle prese (ci torneremo tra poco), sulle schivate o un giusto connubio tra queste e l’abilità del proprio personaggio, è difficile far comprendere tramite un testo scritto quanto il gameplay di Arms si sposi bene con l’obiettivo del team di sviluppo. Joy Con alla mano Arms risulta accurato e divertente, sebbene  ‘hd rumble perda un po’ d’importanza per la veemenza degli scontri, tutta la sezione motion control rileva con precisione i semplici movimenti da compiere per mandare a segno le nostre mosse. E se non vi dovessero piacere i Joy Con? Nessuna paura, Arms permette  l’utilizzo non solo dei nuovi controller in orizzontale, ma anche via grip, del Pro Controller e della modalità portatile di Nintendo Switch. In questi casi però, nonostante  i pugni sui due  grilletti siano ottimi, ci teniamo a sottolineare una discreta scomodità nel salto e nella schivata, assegnati a X e Y invece che ai dorsali. Questione d’abitudine? 

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Una delle critiche più comuni lette durante e dopo il Global Test Punch, oltre ai problemi di connessione (su cui torneremo in seguito) è sicuramente l’utilizzo eccessivo delle prese. In Arms utilizzare una presa per lanciare lontano l’avversario è pratica comune, ed è il modo migliore per difendersi o per cavarsi d’impiccio in situazioni ostiche. Ora il problema non è principalmente l’utilizzo costante di prese ( sta al giocatore imparare a schivarle o meno) quanto la relativa hitbox di efficacia. Ci è capitato più volte di non riuscire ad afferrare un avversario che invece ci raggiungeva senza problemi (anche utilizzando lo stesso personaggio) lasciandoci spiazzati: questo problema diventa grave soprattutto nelle partite di Basket, dove la presa è la manovra fondamentale per portarsi a casa la vittoria. Non ci sarà da stupirsi se una futura patch “nerferà” prese o aggiusterà il “tiro” rendendo il tutto ben più equilibrato.

Ogni personaggio può ampliare il proprio arsenale di armi grazie al Palio delle Armi, arena con bersagli in cui potrete spendere i soldi accumulati in tutte le altre modalità, per vere e proprie gare contro il tempo che vi frutteranno nuovi guantoni. Qui sorge un altro dei problemi di Arms: la lentezza dello stesso Palio delle Armi. Per accedervi infatti serviranno minimo 30 monete (cifra ottenibile in meno di un’oretta di amichevoli o in una sessione di Gran Torneo) ma non basterà trovare una sola volta i pugni per sbloccarli ad ogni combattente, bisognerà invece ripetere ilprocesso più volte allungando di gran lunga il tempo per perfezionare un’arsenale. Inoltre è possibile trovare anche armi già ottenute, anche se in questo caso verranno utilizzate per potenziare quelle base, che causeranno più danni del normale. Questa scelta sarebbe stata comprensibile se le armi fossero state diverse tra lottatore e lottatore, ma siccome sono le abilità del personaggio a fare la differenza e non il tipo d’arma è abbastanza crescente la sensazione che il tutto sia stato fatto per prendere tempo. Inoltre al momento è ancora presto per  valutare un corretto bilanciamento fra le varie tipologie di colpi, perchè dato che ogni personaggio ha potenzialmente la capacità di usarli tutti non vorremo che la scelta dei giocatori si limiti sempre agli stessi.

Tutto molto bello ma Online?
Arms permette  il multiplayer  locale fino a due persone su ogni Nintendo Switch, ed è anche possibile creare una stanza per otto giocatori, ognuno con una console, e prendere parte a incontri per un massimo di quattro giocatori, come nelle Amichevoli. Amichevoli che sono praticamente le stesse  già viste durante il Global Testpunch, lobby sempre attive che premieranno i giocatori con monete di gioco e garantiranno bonus e malus a seconda di quante partite si saranno vinte o perse. In amichevoli sono presenti non solo gli scontri 1vs1, 2vs2, 1vs1vs1 e 1vs1vs1vs1vs1, ma anche basket (1vs1), pallavolo e tiro al bersaglio (da soli o a squadre), inoltre è presente anche una modalità cooperativa contro un personaggio gestito della CPU. L’impianto online ci è parso stabile, siamo riuscendo a giocare ad ogni ora del giorno anche con avversari stranieri salvo disconnessioni altrui, e probabilmente, se non avete avuto problemi durante la prova gratuita degli scorsi due Week End difficilmente il gioco completo vi darà rogne.


Nel corso di questa settimana sul ring, abbiamo sbloccato gli Incontri  Ufficiali Classificati, ma non siamo riusciti a testarli perchè non trovavamo altri giocatori nonostante ci connettessimo a diversi orari del giorno. Torneremo ad aggiornare la recensione una volta che Arms sarà disponibile nei negozi.
Dopo aver sbloccato gli Incontri Ufficiali Classificati sarà possibile attivare la ricerca di un avversario dal menù principale, e nel mentre cimentarsi in Gran Torneo o nelle modalità Versus. Una scelta comoda che permette di non perdere tempo e di continuare ad accumulare monete ed esperienza sul ring nonostante l’assenza di un avversario.
L’online di Arms è probabilmente la parte migliore dell’offerta, le partite rapide e divertenti potrebbero garantire un’estate ricca di pugni e prese, tra una gara a  Mario Kart 8 Deluxe e un’inchiostrata su Splatoon 2.
 
Sul ring con stile
E infine  è giusto spendere due parole anche sul comparto tecnico e visivo di Arms: abbiamo già elogiato i personaggi, tutti ben differenziati tra loro e capaci di ammaliare ad un primo sguardo. E non stiamo parlando solamente delle movenze di Spring Man, che ricordano quelle dell’altro pugile Nintendo, o delle sinuose forme di Twintelle che hanno causato febbri ormonali su tutta la rete, dietro ogni lottatore  c’è una cura e attenzione nei movimenti e nel dettaglio, cura maniacale  a cui la casa di Kyoto ci ha da sempre abituato. Lo stesso si può dire delle arene, con grande ispirazione per quella a tema discoteca e per la pista da skate, decisamente le due più riuscite. Il titolo propone testi completamente in italiano (con un solo errore di traduzioni nelle lobby amichevoli) mentre i personaggi parlano il loro idioma (Min Min in cinese, Twintelle in francese, Helix farfuglia), ma l’aspetto sonoro che colpisce (ancora una volta) è sicuramente la colonna sonora, capace di conquistare fin dal menù principale e di regalare  diverse varianti a seconda del personaggio che andrete ad affrontare.

 

Verdetto
8.5 / 10
Il figlio illegittimo di Little Mac e Mike Tyson
Commento
Se dovessi dirvi che nutrivo qualche dubbio su Arms prima di mettere effettivamente le mani sulla versione completa, probabilmente non mi crederete. E fareste bene, perchè Arms mi aveva convinto dal primo trailer, mi aveva dato lo stesso effetto di Splatoon: una voglia da parte di Nintendo di portare il proprio tocco in un altro genere, senza lasciare fuori quei giocatori che di solito non ne vanno matti. Ora, con circa una ventina d'ore sul groppone posso confermare quasi tutte le buone sensazioni che negli ultimi quattro mesi questa nuova IP ha saputo darmi, tra cui spicca un online divertente (anche se già pieno di spammoni e ancora senza vita negli incontri ufficiali) un cast piccolo ma eccezionale e soprattutto un gameplay all'apparenza semplice ma più core di quanto possiate immaginare. Arms non è ancora perfetto, e necessita di aggiornamenti costanti per mantenere equilibrati pugni e prese, nonostante questo, l'esperimento è riuscito e speriamo vivamente possa attrarre numerosi nuovi lottatori dal prossimo 16 Giugno.
Pro e Contro
Personaggi carismatici e ben differenziati
Sistema delle lobby pubbliche convincente
Gameplay più core di quello che sembra

x Hitbox delle prese da rivedere
x Ottenere i nuovi pugni può risultare noioso
x Qualche modalità sottotono

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