Recensione Armikrog

Sempre più spesso, quando parliamo di panorama indipendente ci ritroviamo in mano prodotti provenienti da campagne Kickstarter più o meno riuscite con lo scopo di riportare in auge generi o serie del passato. Se in certi casi il prodotto finale è di molto al di sotto alle aspettative, mentre in altri è un ritorno in grande stile ai tempi passati, Armikrog  si posiziona esattamente nel mezzo. Pencil Studios Inc. riuscì a racimolare quasi un milione di dollari, per portare in vita il sequel spirituale di Neverhood, a quasi vent’anni di distanza da quell’avventura grafica ideata dal papà di Earthworth Jim: Doug TenNapel. A poco più di nove mesi dall’uscita PC, Armikrog esordisce oggi (23 Agosto) anche su console (PlayStation 4, Xbox One e giovedì su Wii U) ad un prezzo di partenza di 9,99 €. Sarà riuscito il titolo di TenNapel a darci le stesse emozioni delle avventure grafiche dei primi anni ’90?

Versione Testata: PlayStation 4
La fortezza della solitudine
Non vedendo tornare i suoi due fratelli dal viaggio alla ricerca di una fonte d’energia per il proprio pianeta, Tommynaut si imbarca insieme al fido cane cieco Beak Beak e precipita  su uno strano pianeta ostile. I due, fuggendo da una bestia affamata, si chiudono loro malgrado all’interno di una fortezza e, cercando una via d’uscita dalle numerose stanze criptiche, trovano un neonato abbandonato. Questo è solo l’incipit della nuova avventura narrata da TenNapel, che scorrerà via piacevole in circa quattro-sei ore (a seconda di come affronterete gli enigmi ma ci arriveremo a tempo debito) e che ovviamente nasconde più di un mistero legato non solo alla fortezza ma allo stesso neonato sopravvissuto. Purtroppo i momenti finali del titolo  in claymotion risultano davvero affrettati andando a chiudere  la’avventura di Tommy rapidamente un po’ come accaduto l’anno scorso in Broken Age (che ne condivide il genere e la natura di progetto Kickstarter).

Tommy e Beak Beak sono apprezzabili nella loro semplicità, Pencil Studios non va a fondo sul passato di nessuno dei due  ma tramite battute sparse tra un’enigma e l’altro approfondisce il rapporto d’amicizia, dandogli un giusto spazio nelle vicende del titolo. Purtroppo per più della metà del gioco dovrete intuire  la storia della fortezza solamente da delle immagini, perchè i video scoperti dai due esploratori avranno un audio alieno.Solo verso la fine, quando si attiverà un determinato interruttore, potrete tornare indietro e iniziare a collegare ogni  pezzo di racconto per risolvere l’enigma finale.

Tra enigmi e funivie
punta e clicca senza mouse ancora una volta scomodo
Armikrog è un’avventura grafica punta e clicca vecchio stile sulle orme di Monkey Island o Grim Fandango, il giocatore è tenuto a prestare attenzione a qualsiasi elemento dell’ambiente che potrebbe tornare utile per gli enigmi successivi grazie a iscrizioni sui muri, biglietti o alla “vista” speciale  di Beak Beak in grado di rivelare preziosi indizi per i numerosi puzzle ambientali. Il giocatore potrà impersonare sia Tommy che Beak Beak, cambiando tra i due con triangolo, mentre ad X sarà affidata qualsiasi altra interazione con l’ambiente. Bisognerà far collaborare i due personaggi  e risolvere  i numerosi enigmi per poter arrivare al finale della storia. L’intero gameplay di Armikrog si basa su ricerca di strumenti (specialmente leve) e risoluzione di enigmi (uno per ogni stanza più importante). Spesso vi ritroverete a vagare per la fortezza alla ricerca di un singolo particolare per poter proseguire, di una leva che vi è sfuggita o semplicemente di un modo per andare avanti. Purtroppo Tommy si muoverà fin troppo lentamente, rendendo le sezioni di backtracking veramente estenuanti. Ad ulterior riprova, il gameplay di Armikrog è evidentemente  studiato per il mouse, e con un controller non si ha la stessa immediatezza nel cliccare il punto giusto (non solo per i movimenti ma per gli stessi puzzle). L’altra nota dolente, che purtroppo accompagna il finale affrettato della produzione, è la poca ispirazione per certi enigmi, veramente snervanti o fin troppo simili ad alcuni già affrontati nel corso della storia: ad esempio ognuna delle quattro zone principali di Armikrog mette il giocatore di fronte ad un puzzle a ruota, dove bisognerà trascinare la giusta effige e solamente l’ultimo dei quattro varierà leggermente sul tema. Stesso discorso per il tempo passato sulle funivie che collegano le quattro zone, e per trovare le leve che le attiveranno, ripetendo ogni volta la stessa procedura.

 

 

Plastilina mozzafiato
Dove Armikrog da il meglio di se è sicuramente il comparto artistico, il titolo di Pencil Studios sfrutta come già detto il claymotion, uno stop motion con tutti gli elementi fatti di plastilina, le braccia le espressioni, i mostri e gli ambienti, tutti modellati a mano per la gioia del giocatore che affronterà la missione di Tommy. Non solo visivamente, ma anche per il doppiaggio che conta su attori come Jon Heder (Napoleon Dynamite), Rob Paulsen (Mignolo e Prof) e Michael J. Nelson (Mystery Science Theater 3000).Chiude il cerchio un’ottima colonna sonora, con una tema cantato in apertura da Terry Scott Taylor che racconta tutte le vicende come una sorta di sigla: Armikrog sembra quasi un corto animato in stop motion, più che un gioco vero e proprio.

Verdetto
7 / 10
L'argilla nel cervello
Commento
Armikrog poteva essere un ottimo corto in stop-motion anche con il finale troppo affrettato ma comunque coerente col racconto. Nonostante l'ottimo lavoro tecnico infatti, e il ritorno all'avventura grafica punta e clicca senza aiuti evidenti, Armikrog non convince del tutto, vuoi per la breve durata, vuoi per degli enigmi spesso ripetitivi e nelle fasi finali meno brillanti rispetto ai primi. Per il prezzo a cui viene venduto su console però (9,99 € contro i 19 ,99 a cui era stato lanciato su Steam) Armikrog resta un buon titolo per passare un pomeriggio spensierato, soprattutto se avete giocato gli altri titoli di Doug TenNapel.
Pro e Contro
Comparto visivo e tecnico mozzafiato
Colonna sonora in tema
Un' avventura grafica vecchio stile
Alcuni enigmi veramente riusciti...

x ...altri un po' meno
x Decisamente corto
x Finale affrettato

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