Recensione Among The Sleep

Avere due anni può essere più impegnativo di quel che si pensa. Certo, la mamma, il papà o chi per loro sono sempre lì ad assicurarsi che non manchi nulla, e che la vita del bambino appena nato sia felice il più possibile; non tutto, però, va sempre come previsto.

 

Perché la mente di un bambino è fragile, sensibile alla minima influenza esterna e al minimo turbamento, e non ci vuole molto perché un piccolo evento si trasformi in un trauma, o perché la più insignificante esperienza lasci un segno indelebile nella sua mente. Senza troppe premesse narrative, Among The Sleep di Krillbite Studio (nato su Kickstarter e ora disponibile su PCPlayStation 4) mette il giocatore nei panni di una bambina di due anni con una mamma fortemente protettiva e una fervida immaginazione; attraverso gli occhi della bambina, al giocatore sarà richiesto di superare tutte le maggiori paure della piccola infante, in un ambiente horror-onirico in continuo mutamento e con la sola protezione di un orsetto di peluche parlante (molto banalmente: “Teddy”).

La piccola bambina senza nome si ritroverà dunque ad attraversare un terrificante incubo alla ricerca dei ricordi della madre, necessari per sopravvivere in quell’ambiente ostile. Essi permetteranno di scavare nella mente della bambina stessa, alla ricerca della salvezza e della forza per sfuggire alle terribili creature dei suoi sogni.

Among The Sleep è ora disponibile su Steam per €19,99 e sul PlayStation Store per €14,99.

 

Versione testata: PlayStation 4

 

Among The Sleep

 

Luce, grazie!
 

Among The Sleep si comporta esattamente come promesso
 Among The Sleep si apre con un semplice momento familiare di vita quotidiana, in occasione del secondo compleanno della bimba controllata dal giocatore. Guardando l’intera scena in prima persona dagli occhi della piccola, il giocatore farà la conoscenza della madre e del suo smisurato affetto, ma anche (marginalmente) di uno sconosciuto apparentemente legato alla famiglia che si è presentato con un regalo per la bambina.

Titoli di testa, e ci si ritrova nel box della bambina, curiosi di sapere cosa ci sia dentro quella misteriosa scatola colorata. Dopo qualche secondo speso a orientarsi e a scalare cassetti aperti, la scatola rivela finalmente il suo contenuto: un orsacchiotto magico in grado di parlare, che promette ben presto di proteggere la bambina da qualunque ostilità semplicemente con un abbraccio. Inizia così Among The Sleep, in una stanza piena di giocattoli e libri per bambini, tenendo in braccio un orsacchiotto ed esplorando l’oscurità di un armadio poco prima che la mamma arrivi per mettere la figlia a letto.

Nonostante qualche piccola imperfezione (principalmente nei volti umani), il motore grafico rinnovato di Among The Sleep si comporta bene esattamente come promesso, su PlayStation 4: i 60fps (annunciati dagli sviluppatori diversi mesi fa) cedono praticamente in pochissime occasioni, e i modelli poligonali di “Unity” ben si accordano con i toni oscuri e cupi dell’intera atmosfera. La sola idea di proporre un’intera esperienza di gioco dagli occhi di una bambina di due anni (attraverso i quali tutto sembra molto più grande e vasto di quello che è in realtà) è già degna di nota di per sé, ma gli incubi di Among The Sleep riescono comunque a stupire con un level design ben riuscito, grazie a stacchi non troppo decisi tra un’ambientazione e l’altra e alla stravaganza tipica di un ambiente onirico.

 

Among The Sleep Closet

 

Non ti voltare, non ti voltare!
 

Superato l’inizio, Among The Sleep libera alcune delle sue creature più terribili
La maggior parte del breve Among The Sleep si gioca su un terreno onirico che corrisponde agli incubi più terribili della bambina protagonista, nella cui oscurità è possibile farsi strada soltanto abbracciando Teddy per illuminare le zone buie circostanti. Per quanto fondi una buona porzione delle sue ore di gioco su un semplice senso di tensione e opprimente angoscia, tuttavia, il titolo di Krillbite Studio tarda a decollare, con un inizio lento che gioca principalmente sull’aspetto tetro delle ambientazioni e su pochissimi punti forti del gameplay.

Una volta superato l’inizio non troppo coinvolgente, però, Among The Sleep libererà un paio delle sue creature più terribili per cercare di portare un po’ di tensione al giocatore, anche con una certa efficacia: una misteriosa signora spettinata e un gigantesco cappotto nero (vero incubo per una bambina di due anni) perseguiteranno la piccola in giro per almeno due dei quattro livelli di gioco principali, cercando di impedirle di raggiungere uno dei salvifici ricordi della madre.

 

Among The Sleep Forest

 

Nonostante una leggera (ma passabile) imprecisione dei controlli, dunque, Among The Sleep si rivela un titolo in grado di garantire qualche attimo di tensione piuttosto consistente, specie quando si sta cercando di raggiungere una finestra chiusa mentre un gigantesco mostro oscuro insegue la piccola protagonista. L’unico limite, semmai, risiederebbe nel considerarlo un titolo horror “convenzionale”, alla stregua di altri titoli del genere; perché Among The Sleep è questo, sì, ma anche molto altro.

 

“Non sempre le cose sono quello che sembrano”
 

Among The Sleep ha senso solo se giocato dall’inizio alla fine
Nulla, in Among The Sleep, è fatto esclusivamente a caso. Se si prendesse l’esperienza di gioco in sé senza considerare tutto il contorno, il titolo dei Krillbite Studio potrebbe persino risultare banale o noioso dopo qualche minuto di gioco; tuttavia, è nel finale e nella sua potenza narrativa che l’esperienza proposta dagli sviluppatori inizia ad avere un senso ben preciso, arrivando a svelare tutte le angosce della bambina o, perché no, anche il misterioso potere di Teddy. Da quell’istante, infatti, tutti gli elementi più importanti riscontrati nel corso dell’avventura inizieranno a quadrare in un dipinto angoscioso e disturbante, che si potrà riscontrare anche nei semplici “prop” (lett. “oggetti di scena”) sparsi in giro per le ambientazioni o in alcuni dei livelli affrontati dalla bambina. E, per quanto possa correre il rischio di risultare prevedibile per più di un giocatore, Among The Sleep ha senso soltanto se giocato dall’inizio alla fine, concedendosi un rapido ma inquietante viaggio all’interno della mente di una bimba.

 

Among The Sleep Game Over

 

In sostanza, se qualcuno può aver pensato che la vita di una bambina di due anni potesse essere tutta rose e fiori, forse Among The Sleep potrebbe fargli cambiare idea. Nel complesso, il titolo di Krillbite Studio resta infatti perfettamente godibile, arrogandosi la presunzione (ben meritata) di far riflettere il giocatore tramite un forte impatto narrativo, con l’esposizione di un orrore che va ben oltre il semplice attimo di tensione in-game.

 

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Verdetto
8.5 / 10
Salvami, mamma! ... Ah, no...
Commento
Among The Sleep è un horror in prima persona certamente ben sviluppato, che pecca tuttavia di un inizio troppo lento e di una longevità molto, molto breve. Level design e stabilità del motore grafico sono due grandi punti a favore della piccola perla di Krillbite Studio, che cerca di proporre il tema dei traumi infantili dagli innocenti e indifesi occhi di una bambina persa in uno dei suoi peggiori incubi. In altre parole, in parte anche per il suo stesso concept, Among The Sleep è un titolo in grado di garantire qualche ora di angosciante svago, ma anche un importante spunto di riflessione sull'infanzia dei bambini stessi. Abbracciate il vostro Teddy e preparatevi a correre, dunque: c'è una bambina che ha bisogno di ritrovare la sua mamma.
Pro e Contro
Punto di vista della bambina ben riuscito
Level design studiato ed efficace
Colonna sonora convincente
Colpo di scena finale

x Motore grafico un po' imperfetto
x Inizio molto lento
x Troppo breve

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