Recensione 7th Dragon III Code: VFD

Da quando Sega ha acquisito Atlus, le cose per la casa nipponica sembrano essere cambiate profondamente. Un tempo sperare di vedere un titolo tipicamente giapponese della storica software house oltreoceano era spesso vano, ma negli ultimi anni, complice l’aiuto della casa di Shin Megami Tensei, qualche gioco ha iniziato a varcare i confini. L’anno scorso, un po’ a sorpresa, Sega ha annunciato 7th Dragon III Code: VFD, terzo ed ultimo capitolo della serie creata dalla ormai defunta Imagepooch. Ancora più a sorpresa arriva la sua localizzazione nel 2016 che segna anche il debutto della serie in occidente. Noi di I Love Videogames abbiamo provato il gioco per 3DS e questa è la nostra recensione.

Umanità contro Draghi, ultimo atto

Prima di parlarvi della trama bisogna fare una premessa: come detto, il gioco è il terzo capitolo della serie ma è anche l’unico ad essere arrivato oltreoceano. Nonostante il titolo faccia riferimento agli avvenimenti passati, questi vengono solo accennati, cosa che di conseguenza non permette una comprensione completa della trama. Detto questo, 7th Dragon III Code: VFD è ambientato nel 2100, circa 80 anni dopo gli avvenimenti dei primi due capitoli. L’umanità si ritrova ancora una volta a combattere la minaccia dei draghi e del virus da loro portato, il Dragonsbane, che sta decimando la popolazione mondiale. Per mettere fine a questa guerra, Nodens, conosciuta come semplice software house, tramite un geniale scienziato che si fa chiamare Julietta sviluppa una macchina del tempo. L’obiettivo è quello di viaggiare attraverso varie epoche passate e future e raccogliere il gene dei sei True Dragon, con lo scopo di completare il Dragon Chronicles e sconfiggere il drago più potente di tutti: il Settimo True Dragon chiamato VFD. Per fare ciò la compagnia sviluppa 7th Encount, un gioco per realtà virtuale il cui vero scopo è quello di trovare delle persone adatte a dare la caccia ai draghi. Qui avremo modo di creare il nostro personaggio principale che farà anche da protagonista scegliendo una delle classi iniziali a disposizione fra Samurai, Agent, God Hand e Duelist. Una volta completato il gioco vr, che fa anche da prologo degli eventi, entreremo a far parte della Unit 13 e insieme alla bella Mio Nagumo e il misterioso Nagamimi, un strano essere dalle fattezze di un pupazzo a forma di coniglio,  ci ritroveremo a viaggiare nel tempo in modo da fermare il temuto VFD.

La trama del gioco risulta coinvolgente fin dalle battute iniziali. Nonostante i membri della Unit 13 vengano creati dal giocatore e quindi manchino di una personalità marcata, il resto del cast che gli gira intorno risulta essere ben caratterizzato a alquanto vario. Il fatto di viaggiare nel tempo inoltre ci permetterà di incontrare culture e razze diverse andando a creare un universo dalle tante sfaccettature. A contribuire alla riuscita della storia ci si mettono anche la costante sensazione di pericolo causata dai Draghi e la minaccia della morte incombente causata dal Dragonsbane, proponendo così una trama dai toni alquanto maturi. Il grosso neo però sta nel fatto che il gioco è profondamente collegato a 7th Dragon 2020 e 7th Dragon 2020 II, i due capitoli precedenti, e questo rende difficile comprendere gli eventi che hanno portato alla situazione attuale. Questo però non significa che il gioco non possa essere goduto appieno, ma la presenza di una sezione che spiegava gli eventi passati sarebbe stata certamente gradita.

Alla scoperta della Unit 13

7th Dragon III è il classico RPG a turni. Il giocatore è chiamato a formare un team di tre personaggi fra le otto classi totali disponibili: Samurai, Agent, God Hand e Duelist, che sono quelle iniziali e successivamente Fortuner, Rune Knight, Mage e Banisher. Ciascuna classe ha le sue abilità e i suoi punti di forza e sarà fondamentale cercare di formare un gruppo adatto a qualsiasi situazione. Avanzando con la trama però non solo accederemo a nuove classi, ma avremo la possibilità di creare altri due team che potremo utilizzare in qualsiasi momento. I due team nelle retrovie possono essere utilizzati grazie alle abilità di supporto, disponibili non appena la barra sotto ogni personaggio raggiungerà almeno i 2/3. Qui avremo la possibilità di scegliere se usare un singolo personaggio, che andrà ad attaccare il nemico insieme ad un membro del team principale o selezionare tutta una fila composta da un gruppo scorrendo lo stilo del 3DS, attivando così  una serie di abilità di supporto difensive. Quando invece tutti e due i team secondari avranno la barra a 2/3, sempre tramite lo stilo del 3DS potremo selezionarli tutti per dare vita ad una serie di attacchi portati da tutti e nove i personaggi a nostra disposizione. Per quello che riguarda il combattimento vero e proprio, ogni personaggio può portare attacchi normali, usare le skill in dotazione alla sua classe, difendersi e utilizzare oggetti e utilizzare il comando Exhaust, una speciale modalità che non solo permette di attaccare per primo ignorando le priorità dei turni, ma potenzia di molto le statistiche di chi la utilizza. Per attivare la modalità bisognerà riempire l’apposita barra attaccando i nemici, ma questa durerà soltanto un turno, l’Exhaust inoltre permette di utilizzare le abilità finali di ogni classe: le EX Skill, mosse devastanti che ci porteranno ad una vittoria praticamente assicurata nella maggior parte dei casi.

Ammazzare draghi fra una quest e l’altra

Il gioco non si limita a farci andare avanti con la storia in quanto avremo a disposizione tantissime quest secondarie da intraprendere. Aiutare chi è in difficoltà, cercare determinati oggetti ma non solo, alcune di queste missioni infatti offrono vere e proprie sotto-trame tutte da scoprire. A questo va aggiunta la possibilità di dare la caccia a ben 256 draghi diversi sparsi fra le varie epoche, cosa che risulta di vitale importanza in quanto questi nemici rilasciano i DZ, una moneta speciale che ci permette di sviluppare e ampliare il quartier generale del Nodens con nuove strutture. L’importanza delle strutture sta nel fatto che queste sono fondamentali per l’avanzare nel gioco, come quella dedicata allo sviluppo di nuovi armamenti e oggetti a quelle per accogliere i rifugiati delle varie epoche, questo perché nel corso del gioco troveremo delle persone da soccorrere che potranno essere accolte solo se avrete edificato un rifugio in precedenza. Un’altra struttura interessante è lo Skylounge, un bar-ristorante dov’è possibile passare del tempo sia con i membri dei nostri team che del resto del cast. Qui possiamo vedere il livello di affetto di ciascun personaggio, ma anche assistere ad interessanti eventi secondari, anche intimi nel caso di personaggi di sesso opposto. Il gioco offre molto in termini di contenuti e questo contribuisce alla sua longevità, che può andare dalle 30 ore circa alle 35-40 se si decide di affrontare il pericoloso dungeon ex presente a trama completata.

Draghi datati

Una delle poche note negative del gioco è la sua veste grafica, ma solo perché praticamente si tratta della stessa vista nei capitoli usciti su PSP e chequindi su 3DS risulta essere particolarmente vecchia, per quanto lo stile leggermente “deformed” dei personaggi aiuti a far passare la questione in secondo piano. Gli ambienti invece son ben realizzati, in particolare le città di Atlantica ed Eden che risultano essere di notevole impatto visivo. Una menzione speciale va assolutamente fatta per il doppiaggio, con oltre 40 nomi fra i più importanti del panorama giapponese a prestare la voce alle classi e personaggi che potremo creare. Per quello che riguarda la colonna sonora questa non è delle migliori, ma ci sono alcuni brani in particolare decisamente meritevoli. Insomma, 7th Dragon III è un buon prodotto a livello tecnico, anche se forse troppo legato al passato.

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Verdetto
8.5 / 10
Come salvare il mondo, sterminando un drago alla volta
Commento
Una degna conclusione per la serie, che purtroppo arriva in occidente solo con l'ultimo capitolo rendendo difficile la comprensione di tutti gli eventi. Questo però non toglie nulla all'esperienza offerta dal titolo, grazie ad un gameplay più profondo e strategico si quanto di possa pensare, le tante quest secondarie da intraprendere e la possibilità di creare e scegliere le classi che più si adattano al proprio stile di gioco, il tutto condito da una buona longevità. A conti fatti, per i contenuti che offre, 7th Dragon III Code: VFD è uno dei migliori JRPG per Nintendo 3DS rilasciati sul mercato portatile.
Pro e Contro
Gameplay profondo e divertente
Trama coinvolgente
Tantissime attività secondarie da svolgere

x Non adatto ai meno esperti
x Per comprendere appieno gli eventi bisogna aver giocato ai due prequel
x Graficamente datato

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