Anteprima Nero

Nel corso del recente Lucca Comics & Games abbiamo avuto modo di provare Nero, titolo dello sviluppatore indie italiano Storm in a Teacup che grazie al programma ID@Xbox di Microsoft arriverà su Xbox One entro Marzo 2015. Nonostante la fiera e l’enorme confusione che comporta non siano certo la situazione migliore per provare un titolo riflessivo ed introspettivo come Nero, siamo pronti per condividere con voi le nostre impressioni.

NERO is about love
Sviluppato dal team romano Storm in a Teacup, Nero si propone come una sorta di “visual novel di nuova generazione“, non tanto per eventuali similitudini nel gameplay con il genere giapponese delle visual novel, quanto per l’ambizione di raccontare una storia, una “novel”, attraverso lo schermo, integrando le numerosissime linee di testo nel mondo di gioco. Da un punto di vista strutturale ci troviamo di fronte ad un’avventura in prima persona che combina elementi di esplorazione con quelli puzzle-solving: non a caso tra i titoli di riferimento dello sviluppatore vengono citati giochi come Myst e Dear Esther. Il mondo di Nero è un mondo misterioso, avvolto nell’oscurità, ma popolato da una flora ed una fauna (meduse volanti, bruchi, alberi, funghi giganti) in grado di far strada al giocatore grazie alla loro bioluminescenza. In Nero esploreremo caverne, case abbandonate, misteriose strutture, foreste, radure… il tutto risolvendo puzzle ambientali e facendoci strada nella trama del gioco, sia in maniera esplicita, tramite i continui messaggi disseminati nel mondo di gioco, che implicita, tramite più criptici indizi. Sulla trama del gioco aleggia ancora il mistero per precisa volontà dello sviluppatore, in modo da evitare la diffusione di spoiler che sarebbero disastrosi per un titolo così fortemente improntato sulla narrazione, mentre possiamo parlare più in dettaglio del gameplay.

 

NERO is about faith
La principale meccanica in Nero è la risoluzioni di enigmi, spesso collegati a giganteschi ed oscuri macchinari. Molti di questi enigmi sono controllati da dei piccoli obelischi che emettono luce: quelli arancioni saranno quelli ancora da attivare, mentre quelli con luce blu saranno quelli già attivati. Potremo interagire con questi “interruttori” sia direttamente, nel caso siano a portata di mano, sia lanciando delle sfere di luce dalla distanza (di gran lunga la situazione più comune). Purtroppo proprio in questa meccanica risiede un problema che si è evidenziato in maniera spiccata durante la nostra prova: le sfere di luce da noi lanciate non procedono in linea retta, ma seguono una parabola, come se si trattasse di un proiettile. Un dettaglio che sembra da poco, ma che in realtà rende molto difficoltosa l’attivazione di interruttori dalla distanza, costringendo il giocatore a numerosi tentativi per prendere la mira ed indovinare la “correzione” necessaria per centrare l’obbiettivo. Un vero peccato, perché questa frustrazione pressoché continua distrae il giocatore dalla risoluzione vera e propria dell’enigma, ed in parte incrina l’atmosfera del gioco. Al di là di questo problema, i pochi enigmi che abbiamo affrontato si sono dimostrati interessanti: piuttosto intuitivi ma mai banali, sicuramente adeguati per le prime fasi di gioco. Nella componente esplorativa evidenziamo un altro piccolo problema a cui speriamo che il team di sviluppo metterà mano: l’eccessiva lentezza dei movimenti del personaggio. Certamente un certo grado di lentezza nell’esplorazione può favorire la costruzione dell’atmosfera, come insegna Dear Esther, ma in Nero ci troviamo di fronte ad un eccesso. Non è del tutto chiaro se sia una precisa scelta degli sviluppatori o se sia coinvolto anche qualche tentennamento del motore grafico, ma in ogni caso velocizzare leggermente gli spostamenti del giocatore renderebbe l’esplorazione meno tediosa, senza compromettere l’atmosfera.

NERO is about feelings
Dal punto di vista grafico Nero appare senza dubbio grezzo, ma anche molto promettente. Il titolo è stato realizzato utilizzando l’onnipresente motore grafico Unity, e fa sfoggio di un’ampia gamma di effetti grafici per caratterizzare i vari elementi luminosi, che contrastando con l’oscurità della notte favoriscono a creare il look unico di Nero. Dal punto di vista artistico ci troviamo di fronte ad un lavoro eccellente, pregno di personalità, atmosfera, carisma. Sotto il profilo tecnico notiamo invece qualche incertezza nella performance, soprattutto nelle stanze più grandi ed elaborate, alcuni effetti grafici da rivedere (come quello della sfera di luce) ed in generale texture ed Image Quality ancora bisognose di qualche ritocco. Ad ogni modo, di tempo per sistemare le piccole magagne di Nero ce n’è, visto che Storm in a Teacup pianifica di lanciare il gioco entro Marzo 2015 e siamo assolutamente fiduciosi che per allora tutti i i piccoli problemi di Nero saranno un ricordo lontano. L’uscita è prevista per il momento solo su Xbox One, ma il team di sviluppo ha fatto sapere che in futuro il titolo potrebbe arrivare anche su altre piattaforme.

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Commento
L'impressione che abbiamo avuto dalla nostra prova su strada è che Nero sia un prodotto dalle enormi potenzialità, ancora acerbo. Il team di sviluppo cita vere e proprie miliari dello storytelling "alternativo" videoludico: Dear Esther, Journey, Myst, e da quello che abbiamo potuto vedere lo fa a buon ragione. Nero ha tutte le carte in tavola per andare ad inserirsi di peso in questo filone e reclamarne un pezzetto tutto italiano: l'atmosfera e lo stile artistico sono vincenti, così come gli elementi puzzle e la tipologia di narrazione. Gli unici punti dubbi restano quelli relativi alle magagne grafiche e di gioco evidenziate in anteprima. Non si tratta di problematiche tali da pregiudicare la riuscita di un videogioco, ma se lasciate così come sono impedirebbero ad un lavoro buono di trasformarsi in qualcosa di più. In ogni caso siamo fiduciosi nello sviluppatore Storm in a Teacup e nel tempo che rimane prima dell'uscita del titolo.
Pro e Contro
Approccio narrativo interessante
Ottima l'atmosfera e lo stile artistico
Grandi ambizioni, ma ha le idee giuste

x Da rivedere la traiettoria della "sfera di luce"
x Esplorazione forse eccessivamente lenta
x C'è spazio per migliorie grafiche

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