Anteprima Durango

Più si va avanti più è difficile ignorare il mercato mobile, e quest’anno ne è stata la prova. Con l’uscita di Clash Royale, Pokémon GO e Super Mario Run il bacino di utenza è cresciuto esponenzialmente, portando molte persone a doversi attrezzare al meglio per poter giocare e avere almeno un’autonomia di 10 minuti sul cellulare. Il 2016 verrà considerato un vero e proprio trampolino di lancio per il mobile, e le vendite degli smartphone potrebbero darsi battaglia a colpi di esclusive sui sistemi operativi da qui in futuro. Come visto alcune aziende hanno iniziato a puntare gli occhi su questo mercato, mentre altre come Square Enix lo fanno già da tempo, portando come cavalli di battaglia i vecchi Final Fantasy, nuove IP e spin off vari. Tra le compagnie che passano un po’ in sordina abbiamo Nexon, casa di sviluppo di giochi come Combat Arms, Vindictus e Atlantica Online, che si è lanciata nella pubblicazione di diversi titoli per smartphone. Oggi in particolare vedremo in anteprima Durango, il nuovo MMORPG con ambientazione preistorica di prossima uscita su Android e iOS, ora in closed beta.

Un concept che non muore mai
Nexon è sicuramente esperta e lascia da parte i noiosi tutorial iniziali, che potrebbero innervosire l’utente medio, e ci propone un prologo molto movimentato. A partire dalla scelta del personaggio vediamo una preponderante attenzione al dettaglio, proponendoci i vari avventurieri seduti ai loro posti in un vagone di un treno. In questo modo il gioco parte in quarta dandoci la possibilità di prendere i comandi del passeggero che più ci aggrada e di visitare velocemente i vagoni. Siamo introdotti in modo rapido all’interfaccia di gioco e in pochi minuti veniamo attaccati da un enorme dinosauro e sbalzati in un portale che ci teletrasporta su un’isola preistorica.

 

Da qui in poi veniamo accompagnati passo a passo nelle meccaniche di crafting e nell’esplorazione della mappa da NPC che si palesano attraverso una ricetrasmittente. Dimenticatevi quindi la classica routine degli MMORPG che prevede l’accettazione e la consegna delle missioni tramite NPC presenti in hub centrali, qui saranno sempre nella nostra tasca e ci terranno il fiato sul collo come non mai nelle prime ore di gioco.

Qualcosa di già visto
Durango vanta diversi aspetti interessanti inspirati fortemente da altri titoli simili, primo tra tutti ARK: l’ambientazione è la più lampante, la crescita del personaggio che guadagna punti abilità da poter spendere per ampliare la lista di oggetti da costruire, la possibilità di addomesticare i dinosauri e cavalcarli, e molti altri piccoli dettagli che strizzano l’occhio alla sua controparte PC e console, e questo non può che essere positivo perché Durango mantiene comunque una sua identità. L’aspetto grafico, lo stile di combattimento, l’impronta da MMORPG, e persino la piattaforma su cui il gioco è rilasciato, rendono il feeling unico e difficilmente accomunabile ad altri titoli.

 

le relazioni con gli altri giocatori sono frequenti e proficue: con loro potremmo scambiare oggetti, comprarne all’asta, creare una tribù e aiutarci reciprocamente nei combattimenti, rianimando l’utente che muore nello scontro.

 

Alcuni aspetti negativi però impediscono a Durango di eccellere nel suo genere e portano il titolo nel mare di mediocrità che è il parco giochi mobile. Il combattimento in tempo reale ma con cooldown sulle abilità e sugli attacchi è ben congegnato e aggira perfettamente le limitazioni dovute alla piattaforma, ma risulta impraticabile a causa dei forti lag che si subiscono quando si ingaggia uno scontro con un dinosauro.

La presenza “virtuale” degli NPC rende il giocatore del tutto spaesato e privo di punti di riferimento in una mappa che si estende per svariati chilometri e numerose isole che peccano di contenuto interessante. Inoltre dopo qualche ora di gioco le missioni vengono a mancare e si è costretti a vagare senza meta passando da isola a isola nella speranza che qualche NPC si faccia vivo con del lavoro per noi attraverso la ricetrasmittente.

 

 

Il fatto che Durango sia ancora in closed beta ci lascia comunque speranzosi nel lavoro di Nexon che sarà sicuramente capace di aggiustare i piccoli problemi in favore di un’esperienza di gioco molto più godibile.

[nggallery id=”3348″]

 
Commento
Durango è un gioco che può divertire e impegnare molti giocatori amanti del genere, i punti a sfavore sono pochi e poco rilevanti se si guarda il titolo dalla giusta prospettiva. La sfida più difficile per Nexon sarà però quella di conquistare i giocatori di Android e iOS che rischiano di stufarsi velocemente della ripetitività delle azioni e degli scenari proposti, abbandonando il gioco ancor prima di vedere tutto ciò che questo ha da offrire. La scelta della piattaforma è quanto meno azzardata per un titolo di queste dimensioni ed è consigliabile giocare seduti comodamente sul divano con un tablet dallo schermo grande e con il caricabatterie a portata di mano, piuttosto che in giro su un telefono di fascia medio-bassa rimpiangendo il fatto di aver lasciato il powerbank a casa.
Pro e Contro
Grafica intuitiva e realistica
Crafting molto ampio
Ambientazione sempre gradita
Ottime corrispondenze con gli altri giocatori

x Combattimento poco fluido
x Rischia di annoiare velocemente
x L'utente è lasciato a sé stesso dopo le prime missioni

#LiveTheRebellion