Ep 19: Il doppiaggio videoludico
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In questa puntata di Gameromancer:


Che podcast videoludicamente scorretto sarebbe, se Gameromancer non saltasse almeno un episodio ogni tre? La vita si mette di mezzo, Luca Mazzocco ci tira pacchi incredibili, e a volte ci capita anche che qualche ospite ci dia picche – non siamo perfetti, e non abbiamo mai preteso di esserlo. Però, quando torniamo in pista, ci torniamo col botto. Letteralmente, perché i disturbi tecnici di questa puntata sono inenarrabili, per sventura del regista.

Al solito, la scaletta partorita in pre-puntata è servita a poco e a un ca nulla, probabilmente perché scritta dall’inutile Antonino Lupo. Ma, ovviamente, nel momento in cui si devia dal seminato, Gameromancer diventa un podcast della madonna, e non ha paura di vantarsene: perché l’ospite di questo mese, Marco Benedetti, è nient’altro che un doppiatore professionista con anni di esperienza nel doppiaggio videoludico, e passa buona parte dei cinquanta minuti di puntata a dispensare perle di saggezza, aneddoti su King’s Field IV e su doppiaggi discutibili, e qualche interessante retroscena da dietro-le-quinte che fa sempre piacere conoscere da un insider.

Perché il doppiaggio e il sonoro, nel videogioco, sono una componente importante importante tanto quanto grafica e gameplay, in quanto parte a pieno titolo del comparto artistico. Ad assistere il buon Marco nei suoi racconti da insider, abbiamo il solito Pietro “AirPods” Iacullo – che, come suggerisce il nickname, ha avuto la brillante idea di provare le sue nuovissime AirPods durante la registrazione della puntata; Guido “Due-Parole” Avitabile, che per questa puntata ha preferito contribuire con pochi (ma incredibilmente significativi) interventi; Filippo “Veschipedia” Veschi, come sempre una fonte di sapere indispensabile (fuori dalla fascia protetta).

A grande richiesta, torna anche il buon Stefano Calzati, bauscia milanese con una passione per la musica e la bella vita; ma la sorpresa di questo mese è indubbiamente il ritorno dell’amato Luca Mazzocco, membro storico del team di Gameromancer che rientra portando con sé un ospite eccezionale. Speriamo non ci dia pacco per altri sei mesi, però.

Insieme, i nostri eroi esploreranno i meandri più remoti del doppiaggio videoludico, i retroscena più interessanti, le curiosità più succose, e le imprese più dimenticabili, ricordandosi diligentemente di insultare il regista ogni tanto. Regista che, per l’occasione, ha preferito “non lasciare alcuna tracchia” del suo passaggio per buona parte dell’episodio, lasciando che scorresse da solo come una conversazione tra appassionati. E come un podcast normale dovrebbe essere, per inciso.

Ma noi siamo Gameromancer, e la normalità non è mai stata il nostro forte. Speriamo di tornare in carreggiata il mese prossimo, però, con un episodio un minimo più puntuale.

Ne vuoi ancora? Nessun problema...