Redazione ILVG

Speciale Fast & Furious 8 – Potere ai Pelati

Nell’immaginario collettivo Fast & Furious è sempre stato un tripudio di auto ed esplosioni, ma sempre col faccione sorridente di Paul Walker. Questo primo capitolo dopo la sua dipartita saprà dare nuova spinta alla serie senza perdersi in stucchevoli piagnistei?

Anno di grazia 2001, per molti l’anno dell’attentato alle torri gemelle, ma per alcuni l’anno in cui nelle sale cinematografiche di tutto il mondo esce quello che sarebbe diventato il primo capito di una saga che negli Stati Uniti potrebbe già guidare un auto: Fast & Furious. Il 14 aprile di quest’anno è uscito l’ottavo capitolo della serie che, dopo la tragica perdita di Paul Walker, cerca di rialzarsi puntando tutto su un trio di pelati terribili che da soli avrebbero potuto affondare l’intera flotta romana a Siracusa grazie alla loro lucentezza: Vin Diesel, Jason Statham e Dwayne Johnson.

F. Gary Gray sarà riuscito a farci dimenticare Paul Walker?
Ma andiamo con ordine, dopo qualche capitolo sicuramente sottotono che ha portato la serie al più classico dei film d’azione, perdendo così di vista il centro di tutta la saga: Le auto. Con questo nuovo film Universal Picture cerca di invertire la rotta affidando la regia a F. Gary Gray, conosciuto principalmente per The Italian Job, Il Risolutore e Be Cool provando a mixare auto esotiche con la tecnologia e le esplosioni. Basterà questo per rilanciare il Franchise e mantenere alto l’interesse per i due futuri capitoli già annunciati?

Noi siamo una Famiglia
Devo essere sincero, quando sono iniziati a circolare su YouTube i primi video con le auto utilizzate sul set ho iniziato a maturare un certo interesse nei confronti della pellicola con un tarlo che si faceva sempre più insistente nella mia testa: “forse siamo finalmente di fronte ad un ritorno alle origini”, si perchè non giriamoci attorno… Fast & Furious lo si guarda per l’incredibile opulenza di auto modificate dalle velocità smodate, e anche per le belle ragazze, non di certo per la profondità della trama. Ma con l’uscita del primo trailer questo tarlo è sparito lasciando la consapevolezza che in realtà nulla sarebbe cambiato anzi, gli stilemi degli ultimi capitoli sarebbero stati portati all’eccesso nel nome di quel termine che è il filo conduttore di tutta la serie: “La Famiglia”.

Anche nel Budget si può trovare quest’eccesso infatti, con 250 milioni di dollari, è il film più costoso dell’intera saga e, nonostante un incasso di oltre 1 miliardo e 200 milioni, non è il capitolo col maggior incasso, primato questo che detiene Fast & Furious 7 (forse per lo slancio emotivo che racchiudeva il film, con quel senso di mai più, che si trova per tutta la pellicola).

Dopo anni finalmente vediamo Dom e Letty sposati
Il film inizia subito nel migliore dei modi, Un sorridente Dom con la sua amata e ormai moglie Letty camminano per le strade de L’Avana parlando di auto finchè non parte la prima corsa clandestina, quando il nostro amabile Toretto di quartiere, per difendere suo cugino sfida l’auto più veloce di tutta Cuba. È superfluo dire che sarà Dom a vincere la gara e a guadagnarsi il rispetto (altro termine fondamentale della saga) del suo sfidante. Stacco… il nostro eroe passeggia solitario per le strade della città finche non si imbatte in Charlize Theron, per l’occasione con un’acconciatura rasta, bisognosa d’aiuto, ma in realtà l’incontro non è casuale ma architettato dalla nostra cara atomica bionda che si rivelerà essere il più temibile degli Hacker: Cipher, talmente potente da far paura ad Anonymous.

Una Charlize Theron assoluta protagonista della scena

In un turbinio di azione e furti, viene a ricomporsi l’intera squadra (Toretto a parte, visto il suo tradimento che porterà all’ingresso di un Jason Statham in forma smagliante) sotto l’ala protrettrice di un signor nessuno, ma dall’attore ben conosciuto. Quel Kurt Russell in giacca e cravatta che fece la sua prima apparizione nel settimo capitolo della saga e perfetto agente segreto dal nome misterioso affiancato dal figlio di Clint Eastwood che tanto ha fatto parlare di se per essere stato il protagonista di quell’emule dello stesso Fast & Furious: Overdrive (ma questa è un’altra storia).

finalmente possiamo vedere un’auto sfidare un sottomarino
La squadra riunita  dovrà sfidare Cipher con al suo fianco un Toretto che non può scapparle, visto il suo segreto: un figlio che non può e non deve abbandonare nelle grinfie dello spietato Hacker. In un crescendo di auto “Zombie” che invadono la grande mela e aerei invisibili a qualsiasi radar arriviamo allo scontro finale sulle distese ghiacciate nella sperduta Russia con una scena d’azione che nemmeno il miglior Michael Bay avrebbe potuto immaginare, con auto che sfidano addirittura un sottomarino nucleare, avendo la meglio per concludere la storia nel miglior e vissero felici e contenti in un terrazzo di New York.

Provaci ancora Vin
Il rischio è che rimanga la pesante presenza di Brian
Vin Diesel ha già annunciato il prolungamento del Franchise per altri due capitoli, ma il rischio è che come per questo Fast & Furious 8 rimanga pesante la presenza di Paul Walker col suo Brian, con continue citazioni e quel senso di paura nel distacco come capita quando viene a mancare un nostro caro. Tutto questo fa si che il film viva senza la spensieratezza che dovrebbe naturalmente avere e che ogni situazione venga ad esser ancora più pesante con quel: “cosa farebbe Brian?” che a volte ritorna nelle parole dei nostri protagonisti. Un problema, questo, che porta tutti noi a domandarci se effettivamente fosse necessiario prolungare ulteriormente questa storia, ma siamo abituati a Vin Diesel e al suo non demordere mai, che ha portato al terzo capitolo di XXX. Al momento gli incassi hanno dato ragione alla produzione, ma è indubbio che già da Fast & Furious 9 qualcosa dovrà cambiare anche se, per certi aspetti, possiamo dire che sono già sulla buona strada.

Bisogna dare fiducia ai pelati?
La risposta è si, la caratterizzazione di quelli che possiamo considerare a tutti gli effetti i protagonisti, i sopracitati tre pelati, aiuta tantissimo nel progredire della trama, il protagonista che diventa cattivo, il cattivo che diventa buono e The Rock che fa semplicemente se stesso. Quindi il consiglio per tutti è quello di dare una possibilità a questa pellicola, se non l’avete ancora vista, per rimanere divertiti dalle battute di The Rock (oltre che impressionati dai suoi pugni), dalla scena di combattimento di Statham (una su tutte quella all’interno dell’aereo) e dalla giuda di Vin Diesel (il salto sopra al sottomarino è una scena per palati fini). Il titolo originale The Fate of The Furious ci aveva fatto ben sperare che il “fato” della serie sarebbe potuto cambiare rispetto ai capitoli precedenti tornando a parlare di corse clandestine e auto modificate, sfortunatamente non è stato così. Non ci resta che incrociare le dita per il nuovo episodio sperando che possa ritornare veramente alle origini sprigionando cavalli sulle strade di tutto il mondo mantenendo questo trio che può far solo bene all’intero franchise, cambiando quel fato che al momento risulta ancora nefasto.

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