Guido Avitabile

Speciale Forge of Empires: Intervista a Armin Busen

In occasione del quinto anniversario di Forge of Empires, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare  Armin Busen, CPO di Innogames, parlando del passato, presente e futuro del browser game.

 

 


Forge of Empires (FoE) festeggia il suo quinto anniversario. Innanzitutto congratulazioni per questo traguardo e grazie per averci concesso quest’intervista. Puoi darci un anteprima di quanto succederà in FoE durante il 2017? 

Grazie! Forge of Empires è un vero successo e vorrei ringraziare l’intera squadra di sviluppo per il loro straordinario lavoro. Quando abbiamo rilasciato Forge of Empires nel 2012, sapevamo che il gioco aveva un grosso potenziale ma non immaginavamo sarebbe diventato un successo globale. Questo successo è stato possibile solo grazie all’alta qualità del titolo e ad un modello di business solido. Durante il 2016 abbiamo rilasciato svariati contenuti settimanali e i giocatori ne erano molto contenti. Nel futuro continueremo a lavorare sodo sul gioco e aggiungeremo nuove feature per dare ai nostri giocatori la migliore esperienza possibile. Per il 2017, rilasceremo le due parti mancanti di Oceanic Future, nuove quest storiche e un sacco di sorprese fantastiche!

 

 

Quale è stato l’evento, o la questline, che vi siete divertiti di più a creare in questi cinque anni? 

Forge of Empires è un gioco pieno di contenuti e feature fantastiche. Se dovessi scegliere una questline specifica sceglierei quelle Storiche. Mi piace un sacco la combinazione tra portare a termine la missione e  imparare di più su figure come Martin Luther King e Albert Einstein.

C’è qualche episodio accaduto negli scorsi cinque anni che vuoi condividere con noi e i nostri lettori?

Gli ultimi cinque anni sono stati davvero entusiasmanti per InnoGames e l’intero team di FoE. Quando abbiamo rilasciato il gioco sapevamo che aveva un’enorme potenziale. Dopo solo otto settimane avevamo un milione di giocatori, fantastico da vedere e un grande successo per tutti noi. Quindi fin da subito FoE ha avuto successo e così è rimasto fino ad ora. Un episodio che ricordo molto bene è stato il passaggio da browser a multipiattaforma. Fin da subito decidemmo di non lanciare una versione separata per il mercato mobile, ma di portare la versione browser, così che i nostri giocatori mantenessero i propri progressi. Questa fu una grande sfida per il nostro team ma alla fine ce la facemmo e portammo una versione in alta qualità su iOS e Android. Nel 2014, quando lanciammo l’app per iOS, fu uno dei cinque titoli di strategia migliori per iOS. Un anno dopo, Google premiò la versione Android come “Best of Games 2015” in Germania, Francia e UK.

Come è nata l’idea di FoE? Avete preso ispirazione da altri giochi di questo genere?

Dopo il lancio di Tribal Wars nel 2003, The West nel 2008 e Grepolis nel 2009, avevamo bisogno di lavorare a qualcosa di diverso, un city builder che avrebbe permesso ai giocatori di divertirsi per mesi e anche anni. Il nostro obiettivo era spingerci al limite di un browser game per comparto grafico e giocabilità. Se lo confrontiamo con Tribal Wars e Grepolis, volevamo focalizzarci sull’aspetto di costruzione. Avevamo visto che molti giocatori preferivano quell’aspetto. Il cuore delle meccaniche di questi giochi è proprio quello, e se alcuni giocatori adoravano il brivido della competizione di Tribal Wars e Grepolis, volevamo provare qualcosa di diverso con FoE. Prima ancora, decidemmo che il saccheggio sarebbe stato possibile in FoE ma non obbligatorio, e non si poteva più perdere l’intera città dopo un attacco. In più ci piaceva molto l’idea di viaggiare tra le epoche come in Civilizations o Age of Empires. Abbiamo quindi mischiato tutte queste meccaniche insieme e il risultato è stato Forge of Empires.

Quale è il tuo rapporto con la Storia? C’è un periodo particolare con cui ami lavorare?

Amo la Storia e tutti i suoi aspetti ma non so dire quale periodo mi piaccia di più. Amo che FoE ti (ci) permetta di viaggiare in diverse epoche. In questo modo puoi sperimantere ogni era con i propri aspetti, sfide e tecnologie.

Perchè avete scelto di creare un Browser Game invece che un titolo PC?

Il nostro primo gioco Tribal Wars nacque come hobby dei nostri tre fondatori Eike, Michael, e Hendrik. Nessuno di loro era uno sviluppatore professionista e l’intero progetto era spinto dall’idea di creare un gioco con cui divertirsi con i propri amici. Dopo l’enorme successo di Tribal Wars, hanno continuato a sviluppare browser game perché la piattaforma offriva un pubblico più vasto ad un costo meno elevato. 14 anni dopo il lancio di Tribal Wars, InnoGames ha radunato un sacco di esperti sviluppatori, e quella è una certezza quando si parla di browser games. Questa è una delle ragioni per cui Tribal Wars o Grepolis sono ancora sul mercato e hanno ancora successo. Tuttavia, crediamo che il futuro sia nel mobile, col mercato in crescita che fornisce più possibilità. Per questo, più avanti ci concentreremo su giochi solo per mobile.

Se potessi cambiare qualsiasi cosa dei cinque anni appena trascorsi su FoE, lo faresti? E in quel caso, cosa cambieresti?

Forge of Empires è uno dei giochi di strategia di maggior successo del mondo. Detto questo, abbiamo fatto un sacco di grandi cose.

Ma ovviamente, c’è sempre margine di miglioramento. Guardando indietro e vedendo l’enorme successo della versione mobile, le avremmo probabilmente sviluppate prima. Il passaggio da browser a cross platform è stata una grande sfida e potremmo avere sottovalutato il tempo e la mole di lavoro dell’intero processo. Però tutta quella fatica ci ha dato esperienza in programmazione di giochi per mobile che sicuramente metteremo in atto nei prossimi progetti.

Se un nuovo giocatore  iniziasse  la sua avventura su FoE ora, sarebbe avvantaggiato rispetto ad uno che ci gioca da anni?

La cosa migliore di FoE è che puoi scegliere quanto tempo dedicargli. Se vuoi goderti le varie ere, costruendo città e combattendo di tanto in tanto puoi farlo. Allo stesso modo se vuoi metterti in pari con le questline puoi unirti ad una gilda, e iniziare a saccheggiare gli altri villaggi, in modo da accelerare l’esperienza. FoE si adatta al tempo che potete dedicargli, e ad ogni tipo di giocatore.

Tre aggettivi per descrivere i primi cinque anni di FoE?

Di successo, fantastico, divertente.

E allo stesso modo, tre aggettivi per descrivere il futuro del gioco?

Competitivo, interessante, sorprendente.

 

Forge of Empires è disponibile per PC, iOS e Android.
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