Pietro Iacullo

Speciale Guida agli acquisti: aprile 2017

Dopo la pausa causa pesce d’aprile, la nostra tradizionale Guida agli acquisti torna in tempo per includere nei consigli per spendere male lo stipendio di marzo un paio di titoli di cui sentiremo parlare ancora nel corso dell’anno, con buona pace del portafoglio (e dei giocatori, che devono ancora smaltire il marzo più affollato di sempre). Cosa ci aspetta ad aprile?

Persona 5
Si è fatto attendere, ma sembra che ne sia valsa davvero la pena: Persona 5 sbarca finalmente in occidente, e lo fa sull’onda di un entusiasmo da parte della critica che difficilmente trova dei precedenti nella storia recente del jRPG. Ne abbiamo già parlato diffusamente all’uscita della versione giapponese del titolo, in un’antreprima ad-hoc che (in attesa della nostra recensione, su cui stiamo lavorando da qualche giorno) vi riproponiamo come approfondimento qui di seguito. Personaggi magistrali, narrazione cruda e tematiche decisamente più adulte (quasi si trattasse di un capitolo di Shin Megami Tensei, la serie principale da cui deriva Persona) ed un gameplay fortemente rinnovato e carico di carattere si traducono nella testa dei giocatori in tante, tantissime aspettative, che sembrano essere riuscite a concretizzarsi quasi in toto. L’uscita è fissata per il 4 aprile, mentre per la nostra recensione… Dobbiamo prima riuscire a staccare chi se ne sta occupando dal pad e costringerlo a scrivere.


Per approfondire:
Persona 5
Drawn to Death
Confermato qualche tempo fa come il primo titolo ufficialmente parte della Instant Game Collection di PlayStation Plus per aprile, il 4 aprile sarà anche il turno di David Jaffe (che forse ricorderete per aver ideato God of War, tra le altre cose) ed il suo Drawn to Death, sparatutto in terza persona che grazie al suo peculiare stile visivo, completamente fatto di scarabocchi su carta, sicuramente riesce a lasciare una certa curiosità dalla prima impressione. Ma pad alla mano? Bisognerà capire se è tutta apparenza come volevano i detrattori del titolo all’annuncio oppure se c’è anche della sostanza. Non mancheremo di dirvi la nostra, perché per quanto il titolo possa essere scaricato gratuitamente dagli abbonati il medium videoludico pesa anche (se non soprattutto) sull’orologio, e noi prendiamo molto sul serio il tempo che perdiamo davanti alla TV a giocare.

Yo-Kai Watch 2: Spiritossi/Polpanime
A circa un anno di distanza dal primo capitolo, Yo-kai Watch e Level-5 tornano su Nintendo 3DS cercando di bissare, se non di superare, il successo dell’episodio precedente ed inaugurare un altro filone di successi parallelo alla serie Inazuma Eleven. E i presupposti ci sono tutti, dato che in Giappone la serie sta andando davvero forte (il secondo capitolo ha già sfondato il muro delle 6 milioni di copie vendute) e anche in Nord America, grazie alla serie d’animazione al merchandising correlato, la risposta dal punto di vista dell’immagine è stata importante. La cosa che ci interessa più direttamente però è se Yo-kai Watch 2 è un titolo da aggiungere alla propria libreria 3DS o meno. L’uscita è fissata per il 7 aprile, e siamo attualmente al lavoro sulla nostra recensione.

Yooka-Laylee
Se n’è parlato tanto, a seguito di una campagna Kickstarter capace di macinare interesse (e liquidi) attorno a quello che si è subito presentato come l’erede spirituale di Banjo Kazooie. E molto probabilmente se ne continuerà a parlare almeno fino all’uscita, fissata per l’11 aprile (anche in questo caso stiamo lavorando alla recensione. Tutto per voi eh, non perché ci piace perdere tempo sui videogiochi), per stabilire se nel 2017 c’è ancora spazio per un certo tipo di platform e più in generale un certo stile di fare videogiochi.

Full Throttle Remastered
E parlando del vecchio che ritorna, non si può non citare un’altra piccola perla che dopo più di vent’anni torna ad affacciarsi sul mercato. Full Throttle, costato all’epoca alla fu Lucas-Art la bellezza di un milione e mezzo di dollari (a causa del coinvolgimento di attori di prim’ordine a prestare le loro corde vocali, come Mark “Skywalker” Hamill ed una vera e propria band hard rock a curarne la colonna sonora), era un prodotto abbastanza diverso dalle altre avventure parte del portfolio della casa. Più semplice nelle meccaniche (e, a ben vedere, anche più “ludico”, vista la presenza di spezzoni di giocato spiccatamente arcade), ma allo stesso tempo più “spinto” nel raccontare la sua storia, calata in un contesto crudo e verosimile che ha molto poco in comune con le avventure scanzonate (e a tratti surreali) di quel temibile pirata meglio noto come Guybrush Threepwood. Insomma, il 18 aprile Double Fine rimetterà a nuovo anche Ben Throttle, e la speranza è che il risultato finale sia all’altezza di quanto fatto con Grim Fandango e Day of the Tentacle.

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