Alcune voci diffuse sul web nelle ultime ore espongono alla luce un nuovo programma di GameStop, che sembrerebbe “istigare” la compravendita di usato anche spingendo gli impiegati a “mentire” ai propri clienti. Stando al rumor analizzato nelle scorse ore da Kotaku, è probabile che, cercando una copia nuova di un particolare gioco in negozio, vi siate sentiti rispondere recentemente che il titolo da voi richiesto era assente in magazzino; è possibile, tuttavia, che gli impiegati vi abbiano semplicemente mentito.

 

Il nuovo programma di GameStop porterebbe il nome di Cerchio della Vita (“Circle Of Life“), e conferisce agli impiegati un punteggio percentuale basato su quattro punti distinti: pre-ordini portati a termine, rinnovo o rilascio delle card GameStop+, vendita dell’usatorestituzione dei giochi in negozio per nuovi acquisti. Ciascuna di queste quote sarebbe basata sulle transazioni totali del negozio di riferimento: i pre-order e il rilascio delle card si basano sul numero delle transazioni, mentre la vendita di giochi usati e la restituzione in negozio si concentrano sul valore monetario delle varie transazioni.

 

Se un cliente entra in negozio e acquista un nuovo gioco senza effettuare nessuna delle azioni appena citate, dunque, il punteggio dell’impiegato di riferimento scende per tutti e quattro i criteri di valutazione della percentuale. Di conseguenza: più giochi nuovi vengono venduti da un impiegato, più giochi usati dovranno vendere per compensare. Apparentemente, sembrerebbe che GameStop stia spingendo i propri impiegati a scoraggiare l’acquisto di nuovi titoli e nuovo hardware; questo perché gli impiegati incapaci di raggiungere una determinata quota assegnata al negozio sarebbero stati minacciati di licenziamento. Ergo, l’utilizzo di “approcci” atti ad aumentare il punteggio percentuale, spostando l’attenzione dell’utente sugli altri quattro tipi di transazione.

 

La voce è stata diffusa da un impiegato di GameStop, che ha inviato un’email a Kotaku per denunciare questo presunto modo di agire dell’azienda nei confronti dei propri dipendenti.

Diciamo alle persone di non avere nuovi sistemi in magazzino per non dover subire un calo di $300 o $400 sugli acquisti dell’usato. È un programma diffuso in tutta la compagnia, ed è una pratica comune nelle discussioni con i miei colleghi. Solitamente diciamo anche ai clienti che non abbiamo copie di giochi nuovi in magazzino quando sono in offerta (per esempio, Watch Dogs 2 è al momento fissato a $29,99 nuovo e $54,99 usato). Diciamo loro semplicemente che non abbiamo la versione nuova in magazzino, spedendoli indirettamente fuori dal negozio.

 

Il programma Circle Of Life, iniziato alla fine dell’anno scorso e decollato già all’inizio del 2017, affibbia uno specifico punteggio “COL” (acronimo, appunto, per Circle Of Life) ad ogni impiegato e ad ogni punto vendita. Ciascuna delle quattro categorie appena citate rappresenta il 25% del punteggio complessivo; se un punto vendita non riesce a far fronte all’usato e alla rivendita dei giochi ma gestisce tranquillamente tutto il resto, avrà un punteggio del 50%; se un impiegato soddisfa tutte e quattro le condizioni, invece, il suo punteggio COL sarà del 100%.

 

Lo staff di GameStop avrebbe dichiarato che i manager dell’azienda monitorano costantemente sia i negozi che gli impiegati singoli, chiedendo a tutti di ottenere un punteggio COL di almeno 75% raggiungendo un positivo di tre delle quattro quote previste. Se un punto vendita raggiunge gli obiettivi COL ma uno dei suoi venditori non ci riesce, tale impiegato potrebbe essere punito o persino licenziato.

 

La risposta di GameStop a Kotaku è stata piuttosto decisa:

Tutti i programmi interni di GameStop sono designati e ideati per fornire il più alto indice qualitativo ai nostri clienti per quanto riguarda gli acquisti di videogiochi, sia per il merchandise nuovo che per l’usato. Qualunque programma pone le basi per un miglioramento, e continueremo a raffinare quello attuale per fornire una migliore esperienza per il cliente in negozio.

 

I clienti dell’azienda si sono lamentati a lungo della tendenza di GameStop a spingere e incentivare la compravendita di usato, ma il nuovo programma Circle Of Life sembrerebbe portare il tutto a un altro livello: impiegati dell’azienda si stanno lamentando in giro per tutto il web, che a detta loro sembrerebbe punire severamente i venditori che non raggiungono determinati obiettivi.

 

Spesso, tuttavia, questi numeri sono fuori dal controllo dello staff in senso stretto: nel corso dei periodi “caldi” dell’anno, infatti – quando, cioè, sul mercato arrivano titoli “grossi” come Resident Evil VIIKingdom Hearts 2.8 –, gli impiegati si ritrovano spesso a vendere nient’altro che copie nuove di un determinato titolo, abbassando drasticamente il proprio punteggio. Nello specifico, nella settimana di Tales Of Berseria e dei titoli appena citati, alcuni impiegati hanno dichiarato di aver detto ai clienti che i giochi richiesti erano “esclusivi per i pre-order” o totalmente assenti dal magazzino; e, quando non lo facevano e vendevano un mucchio di copie nuove, si ritrovavano a dover compensare con una massiccia vendita dell’usato per la settimana corrente.

 

Un altro impiegato di GameStop ha così descritto la sua esperienza recente:

Tutto ciò è stato presentato come un modo per “fare sempre meglio per il cliente” o per “dare al cliente ciò che vuole / una maggiore qualità”, che indubbiamente non è vero. Perché dovrei fare dei pre-order, se ciò mi porterà a vendere una copia nuova? Perché dovrei venderti un nuovo gioco che non vedi l’ora di avere se tale vendita può influenzare negativamente il mio punteggio a fine giornata? Perché dovrei venderti un nuovo sistema di intrattenimento, se rischio di essere licenziato per averlo fatto? Non ha senso.

 

Alcuni impiegati di GameStop hanno “denunciato” un nuovo programma chiamato “Circle Of Life“, che sembrerebbe incentivare in maniera massiccia la compravendita dell’usato. Restate sintonizzati per saperne di più!

Fonte
Tag:

#LiveTheRebellion