Nell’ultimo numero di Edge, in un intervista con l’executive producer Yu Miyake, si è parlato della popolarità della serie Dragon Quest in occidente, comparandola con quella di Final Fantasy.

 

Il problema principale è il “fattore nostalgia”: secondo Yu, Square Enix avrebbe dovuto localizzare e pubblicizzare dagli inizi la serie Dragon Quest in occidente. Mentre all’uscita del Famicom il gioco che tutti volevano era Dragon Quest, all’uscita della prima PlayStation questo posto veniva preso da Final Fantasy. Si tratta di generazioni diverse, riafferma Yu.

 

Un altro fattore è il pubblico: in Giappone, Dragon Quest è giocato da molte fasce d’età (complice l’adorabile stile di Akira Toriyama), mentre in occidente lo stile grafico del gioco gioco non viene apprezzato in equal modo. C’è da dire che di recente l’interesse è cresciuto verso la serie, grazie a spin-off come Dragon Quest Builder e Dragon Quest Heroes, i quali hanno anche il compito di tastare il terreno per Dragon Quest XI.

 

Yu Miyake inoltre specifica che a differenza di Final Fantasy, dove lo stile grafico cambia sempre, per Dragon Quest si cerca di cambiare il modo di giocare ogni capitolo della serie, mantenendo lo stile originale: basti pensare a Dragon Quest IX uscito su DS o Dragon Quest X uscito come MMO.

 

Ricordiamo che Dragon Quest XI uscirà per PS4 e 3DS in Giappone nel 2017 (è anche in sviluppo una versione Switch). Mentre Dragon Quest Heroes II uscirà il 25 aprile in Europa. Inoltre Dragon Quest VIII uscirà su 3DS il 20 gennaio in Europa.

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