Redazione ILVG

News Final Fantasy VII – Quella volta che…

Come molti ben sapranno, Final Fantasy ha avuto i suoi natali su hardware Nintendo e il successo del suo editore, Square (ora conosciuta come Square Enix), è dovuto principalmente al successo avuto dai primi capitoli della saga – a cavallo tra gli anni ’80 e i primi anni ’90 – su Famicom (il nome giapponese del NES ndr.).

Final Fantasy è stato il franchise che ha portato Square alla ribalta, facendo si che venisse sviluppato un sequel per SNES assieme ad altri titoli, come Secret of Mana.

 

 

Tuttavia, quando Nintendo decise di proseguire la sua strada mantenendo il sistema a cartucce sul suo sistema N64, si è creato un problema per Square. La società aveva già mostrato la prima SGI Tech Demo del nuovo Final Fantasy, tanto che tutto sembrava indicare che era sul punto di impegnarsi allo sviluppo del titolo per N64 – una mossa logica data la vicinanza delle due aziende durante le epoche 8 e 16-bit -.

 

Ma le cose cambiarono quando per Square fu palese che il titolo, che poi divenne Final Fantasy VII, era troppo imponente per essere contenuto in una cartuccia e decise di adottare il sistema di casa Sony, PlayStation, creando il gioco in 3 CD che fino ad oggi ha venduto 11 milioni di copie.

 

 

Nintendo e Square non collaborarono più fion all’uscita di Game Boy Advance, e molte storie riguardanti le ricadute sulle le due imprese sono circolate per anni, fino ad arrivare alla dichiarazione del presidente di Square, Nao Suzuki, che si assunse pubblicamente la colpa di quanto accaduto.

 

In un recente approfondimento di Polygon riguardante Final Fantasy VII, che include parecchie dichiarazione di personaggi vicini alla vicenda, possiamo vedere come ancora oggi le persone coinvolte non riescono ad avere un punto di vista comune a proposito della questione.

 

In uno scambio di battute tra i vertici Square (Hiroshi KawaiYoshihiro Maruyama) e il creatore di Final Fantasy (Hironobu Sakaguchi)

Hiroshi Kawai [Character programmer, Square Japan]: io dico questo. Sono sempre rimasto impressionato da quello che Nintendo è stata in grado di fare con l’hardware di N64. Parlando di Mario e Zelda posso dire che i loro sviluppatori dovevano essere di altissimo livello per essere riusciti a crearli. Ma questo è essenzialmente il massimo possibile con l’hardware a disposizione. Non avremmo potuto ottenere nulla di minimamente simile con Final Fantasy su N64.

 

Hironobu Sakaguchi [Creatore di Final Fantasy]: Quando abbiamo preso la nostra decisione, io, il presidente di Square [Masafumi Miyamoto] e il nostro capo programmatore [Ken Narita] siamo andati ad un incontro con Yamauchi-san. C’è una vecchia tradizione culturale per cui, a Kyoto, qualcuno vi accoglierà con il tè, ma questo tè non è da bere. È solo un segno di gentilezza averlo. Invece Yamauchi-san ci ha accolto con un pasto bento molto costoso e della birra, ci ha dato un bel benvenuto e una pacca sulla schiena come per dire: “Vi auguro il meglio.” Senza risentimenti o astio.

 

Hiroshi Kawai: Credo che [Sakaguchi] stesse solo cercando di essere politicamente corretto con questo modo di fare.

 

Yoshihiro Maruyama [Executive vice president, Square U.S.]: Non penso che all’interno di nintendo abbia pensato: “Oh, non abbiamo bisogno di questo titolo”. [Ride] Credo che la loro filosofia sia sempre stata quella di creare un hardware adatto ai loro giochi, quindi se un editore volesse pubblicare qualcosa sulle loro console lore direbbero: “OK si può fare.” Ma se l’hardware non gli andasse bene direbbero: “Ok, il gioco non lo vogliamo.”

 

Hiroshi Kawai: Quello che ho sentito dire all’interno di Nintendo è stato: “Se ve ne state andando, non tornate mai più.”

 

Le parole di Muruyama e di Sakaguchi sembrano descrivere uno scenario inverosimilmente roseo della situazione, mentre il commento di Kawai potrebbe essere quanto di più vicino alla realtà degli eventi accaduti tra le due compagnie.

Continuate a seguirci per tutte le ultime novità dal mondo di Final Fantasy.
 


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