Resident Evil 4
Il verso emesso dai Regeneradores vi rimarrà in testa per lungo tempo e non riuscirete a dimenticarlo facilmente
Resident Evil 4 segna un netto cambio di rotta per la serie, non solo da un punto di vista ludico, ma anche da quello legato al character design dei nemici. Gli Zombie e i Cerberus sono stati sostituiti dai Los Ganados, ovvero i contadini contagiati dai parassiti mutanti Plagas, e dai Colmillos, lupi che a loro volta sono stati infettati. Per quanto alcune creature di questo capitolo si discostino notevolmente dal design del passato (basti pensare a El Gigante che sembra uscito dal Signore degli Anelli), Resident Evil 4 ha il merito di contenere alcuni tra i boss più interessanti di tutta la saga, tra i quali spiccano Mendez, U3, Verdugo e Jack Krauser. Ma senza rovinarvi troppo la sorpresa di incontrare queste creature (nel caso foste tra le poche persone a non aver ancora messo mano su questo titolo), preferiamo concentrarci su quelli che sono senz’ombra di dubbio i due nemici più iconici di Resident Evil 4. Il primo è il Dr. Salvador (conosciuto in Giappone come Chainsaw Man) e, per chi vi scrive, è stato un vero e proprio incubo. Esteticamente il Dr. Salvador si mostra come un “semplice” contadino con un sacchetto sulla testa, ma la sua caratteristica (come avrete capito dal nome giapponese) è quella di essere armato con una motosega. Nel caso veniste raggiunti da questo nemico, infatti, verrete decapitati di netto e la partita avrà subito termine. Potete quindi immaginare l’ansia nel giocatore che, nel mezzo dei numerosi scontri a fuoco, dovrà continuamente guardarsi le spalle per non venire raggiunto dal Dr. Salvador e vedere la sua testa volare via dal proprio corpo. L’altra creatura estrememente affascinante di questo quarto capitolo è senza dubbio il Regeneradores. Capace di rigenerare rapidamente le parti del corpo danneggiate, questa creatura nasconde al suo interno da 2 a 5 Plagas e l’unico modo per ucciderla è quello di utilizzare un mirino termico per colpire con precisione questi parassiti e facendo così collassare l’ospite. Il design essenziale, ma allo stesso tempo inquietante, di queste creature e il loro verso li rendono i nemici più disturbanti di Resident Evil 4.

Resident Evil 5
Albert Wesker è l’unico vero motivo per giocare a Resident Evil 5
Gran parte del parco nemici di Resident Evil 5 è derivativo da quelli del quarto capitolo, ma è chiaro sin da subito come manchi la scintilla creativa per quanto riguarda il loro design. Ad apparire davvero interessanti sono i Licker Beta (evoluzione dei Licker visti nel secondo capitolo di questa saga) e, soprattutto, Albert Wesker. È innegabile, infatti, che questo quinto episodio vada giocato anche solo per scoprire l’evoluzione del personaggio di Wesker, divenuto un simbolo della saga e che, salvo in Resident Evil: Code Veronica, è rimasto nell’ombra a tramare contro i nostri eroi. Il fascino di questo antagonista sta in numerosi aspetti: nel suo essere freddo e calcolatore, nel suo modo di combattere, nel suo tono di voce e nel suo essere una macchina da guerra del tutto inarrestabile. La boss fight (suddivisa in più fasi) nel finale di Resident Evil 5 è sicuramente il momento più alto di tutta la produzione e ammettiamo che, nonostante il titolo ci sia piaciuto soprattutto grazie all’ottima modalità multigiocatore, ci siamo veramente emozionati.

Resident Evil 6
Il sesto capitolo di questa saga, molto probabilmente, è quello che più snatura l’idea originaria di questa serie
Il sesto capitolo di questa saga, molto probabilmente, è quello che più snatura l’idea originaria di questa serie. La presenza di un male morboso e intimo è stata sostituita con un conflitto globale dove gli uomini sono stati sostituiti dai soldati, perdendo così quel fascino che contraddistingueva i primi capitoli. Ad ogni modo, dal punto di vista del character design, abbiamo finalmente un ritorno al passato e, nonostante siano presenti dei nemici orribili come l’Ogroman, possiamo ritenerci più che soddisfatti da questo punto di vista. In particolare ci sentiamo di promuovere il Lepotitsa, ovvero una grossa creatura dal corpo ricoperto da pori dai quali emana il C-Virus (un’evoluzione dei virus visti in precedenza) e dal design davvero grottesco. Un plauso anche per le numerose mutazioni di Simmons che, per quanto il personaggio non riesca mai a dimostrarsi interessante, riescono almeno visivamente a colpire e ad affascinare il giocatore.

Come avete potuto notare, la saga di Resident Evil è riuscita nel corso degli anni a creare una vera e propria mitologia di creature da incubo, capaci di affascinare, ma allo stesso tempo inquietare, videogiocatori di vecchia e nuova data. In questo nostro speciale abbiamo analizzato alcuni tra i nemici principali della serie regolare, ma ricordiamo che Resident Evil vanta un gran numero di spin off caratterizzati dalla presenza di nemici altrettanto memorabili. Speriamo abbiate potuto trovare interessante questo viaggio attraverso i capitoli principali della saga, ma sappiate che, per evitare di rovinarvi troppo l’esperienza nel caso non aveste ancora giocato a questi titoli, abbiamo omesso molte creature che, ne siamo certi, sapranno stupirvi come hanno stupito chi vi sta scrivendo in questo momento. Ora siamo finalmente pronti a prendere le redini di questa serie e a gettarci attraverso i corrodi di Villa Baker in quello che sembra essere il capitolo più terrificante e malato di tutta la saga. Rimanete con noi per leggere la recensione di Resident Evil 7 che, salvo infarti da parte del redattore, arriverà tra poco più di una settimana. Che l’orrore sia sempre con voi!

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