Stefano Calzati

News Ubisoft resiste alla scalata di Vivendi

Ieri Ubisoft ha resistito ancora una volta ai tentativi di scalata da parte del colosso francese dell’intrattenimento Vivendi, il quale detiene già il 23% delle quote azionarie della casa di Rayman. Alcuni addetti ai lavori credono però che la battaglia si appena iniziata.

 

Vediamo insieme il resoconto dell’incontro annuale con gli azionisti di Ubisoft:

 

L’incontro annuale con gli azionisti della casa franco-canadese è cominciato ieri alle 8.30 del mattino e tutti si aspettavano un affondo da parte di Vivendi, la quale vorrebbe prendere il controllo delle operazioni e della dirigenza della storica software house, che d’altro canto desidera rimanere indipendente. Vivendi ha dichiarato pubblicamente di voler inserire alcuni suoi dirigenti nel consiglio di amministrazione di Ubisoft, per poter avere voce in capitolo sulle scelte della società, senza però proporre alcuna soluzione prima o durante l’incontro.

 

Nel frattempo il CEO di Ubisoft, Yves Guillemot, e il CEO di Ubisoft Motion Picture, Gerard Guillemot, sono stati rieletti come membri del CDA, eleggendo inoltre due nuovi membri. Il CDA è ora composto da dieci membri, cinque fondatori e cinque indipendenti.

 

Vivendi non è nuova a questi metodi di scalata, preferendo togliere potere ai membri fondatori per avere maggiore controllo sul CDA. Il gigante francese però non è riuscito ad entrare nel CDA durante questo incontro.

La prossima occasione per eleggere nuovi membri del CDA sarà tra un anno, al prossimo incontro annuale degli azionisti. Secondo alcune fonti interne a Ubisoft, Vivendi sta però pensando a metodi più diretti e aggressivi per prendere il controllo della società.

 

Ai microfoni di Polygon, un portavoce di Ubisoft ha voluto sottolineare quali siano le buone notizie arrivate dall’incontro:

 

Oggi, durante il nostro incontro annuale, gli azionisti di Ubisoft hanno espresso il loro totale appoggio alle strategie e alla gestione della società. Rimarremo concentrati sull’esecuzione delle nostre strategie, le quali si sono già rivelate vincenti e che siamo sicuri continueranno a portare grandi risultati a tutti gli azionisti di Ubisoft. Siamo anche molto felici di dare il benvenuto a due nuovi direttori indipendenti, Frederique Dame e Florence Naviner, che porteranno le loro esperienze e know-how al CDA di Ubisoft.

 

All’inizio di questo mese la Guillemot Brothers SE, società formata dai cinque fratelli che hanno fondato Ubisoft, ha preso il controllo di un ulteriore 3,5% della società. Ciò si aggiunge al 9% che già la famiglia detiene.

 

Vivendi al momento detiene il 23% delle azioni di Ubisoft. Secondo la legge francese, il massimo delle azioni che una persona o una società può possedere è pari al 30%. Superata questa soglia Vivendi sarebbe obbligata a fare un’offerta pubblica d’acquisto.

 

Quest’estate Vivendi ha strappato Gameloft al controllo della famiglia Guillemot, acquistando il 29% delle azioni.

 

Circa un anno fa Vivendi ha cominciato a investire in Ubisoft, dichiarando inizialmente di essere interessata ad un investimento finanziario. Dopo questi primi investimenti però Vivendi ha cominciato a volere più voce in capitolo nelle scelte della società, oltre a chiedere un posto nel CDA.

 

Il governo del Quebec ha già offerto assistenza a Ubisoft, dopo che la società ha richiesto l’apertura di un’inchiesta informale, per tutelarsi da eventuali tentativi di acquisto. Ubisoft ha circa 2.700 dipendenti in Quebec e Montreal.

 

Non ci resta quindi che attendere le prossime mosse di Vivendi, per scoprire quale sarà il destino di una delle software house più importanti e apprezzate del panorama videoludico.

 

Restate con noi, più azionisti che mai, per scoprire tutte le ultime novità sul duello tra Ubisoft e Vivendi.

Fonte
Tag:

#LiveTheRebellion