Redazione ILVG

News Impressioni sulla demo di The Last Guardian

Philip Kollar di Polygon ha avuto l’occasione di provare una demo di The Last Guardian, della durata di circa 30 minuti, ed ha espresso delle considerazioni miste sulla qualità e sul feeling del gioco. Di primo impatto, sembra che gli sviluppatori di Team Ico siano riusciti a replicare l’esperienza offerta da Ico e Shadow of the Colossus.

 

Il gioco è molto bello, le ambientazioni sono mozzafiato, e i suoi puzzle sono difficili ed intriganti, spesso sviluppandosi su più livelli. Il nucleo del gameplay gira attorno alla risoluzione di puzzle per accedere alla stanza successiva, e convincere il tuo amico ucello-cane a seguirti. Questo ciclo risoluzione puzzle-interazione con Trico è molto forte, ed aiuta a rafforzare il legame tra il protagonista e il suo amico.

 

Tuttavia, Kollar ha anche espresso alcune considerazioni negative sul gameplay del gioco, per la precisione sul feeling del sistema di controllo, che sembra molto datato.

 

Per quanto the Last Guardian centri in pieno il suo obiettivo in questa demo, si perde sui dettagli. Nello specifico, i controlli del personaggio principale sono maledettamente macchinosi. Il protagonista, più che camminare, tende a spostarsi a tentoni nella direzione in cui inclinate la levetta analogica. Gran parte della demo si concentra su sezioni di platforming, ma i salti hanno un chè di appiccicoso, un senso di imprecisione, che potrebbe essere interpretato come un tentativo di replicare il peso realistico del personaggio ma che per me è stato molto frustrante.

 

Kollar ha anche sottolineato come Trico sembra essere talvolta reticente ad eseguire gli ordini o a rispondere alle nostre chiamate, impedendoci di proseguire nella risoluzione dei puzzle, e se questo da una parte serve a presentare Trico come dotato di una personalità propria, da un’altra può risultare molto frustrante. In definitiva, riassume la sua esperienza dicendo che il gioco gli ha ricordato molto la generazione di PlayStation 2.

Le considerazioni sul gameplay riportano alla mente alcune impressioni avute con Ico, soprattutto riguardo la macchinosità del sistema di controllo, la frustrazione di dover collaborare con una creatura controllata dalla IA (anche se Yorda, la ragazza che accompagna il protagonista nel primo gioco dello studio, era collaborativa e rispondeva in fretta alle nostre richieste di aiuto), ma soprattutto riguardo il feeling dei movimenti. Anche Ico infatti aveva una certa inerzia nello spostarsi in giro per la mappa, e nel fermarsi e ripartire, e sembra che lo studio di Team Ico stia cercando di replicare quella esperienza. In questo senso, sarebbe legittima la preoccupazione riguardo il feeling “retro” del titolo. Non resta che aspettare per saperne di più e testare con mano questa nuova IP, dopo un lungo e travagliato sviluppo.

 

The Last Guardian è atteso per il 7 Dicembre 2016 su PlayStation 4. Continuate a seguirci per novità ed informazioni dal mondo videoludico.
 


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