Antonino Lupo

Speciale Speciale Fiere: EtnaComics 2016

Quando il mondo dei nerd chiama, I Love Videogames risponde. Da circa sei anni, EtnaComics si svolge nel Centro Fieristico “Le Ciminiere” di Catania agli inizi di Giugno, e anche per la sua sesta edizione gli organizzatori non si sono smentiti, adottando nuovamente la location storica della fiera; l’evento, svoltosi dal 2 al 5 Giugno, ha ospitato un gran numero di personalità dal mondo dei fumetti, del web e dei videogiochi (ma non solo), tra cui Don Alemanno (noto per “Jenus di Nazareth), Maurizio MerluzzoCristina d’Avena.

Fumo bianco
EtnaComics 2016Anche in questa sesta edizione, il Centro Fieristico “Le Ciminiere” si rivela come una scelta più che adeguata per la vastità di contenuti offerta da EtnaComics, riempiendo di colori una piccola sezione del lungomare di Catania. Con tre edifici principali e diverse altre zone minori, nel corso dell’evento il Centro Fieristico si è suddiviso in Padiglione F1 (sostanzialmente l’edificio più grande, a tre piani), Padiglione C1 e C2Area JuniorArea Altrimondi e un gran numero di altre aree in cui i partecipanti all’evento potevano spendere parte della propria giornata, dall’orario di apertura (le 10:00 del mattino) fino alla chiusura dei cancelli (alle 20:00).

E per chi aveva già visto tutto nel giro di due giorni, gli organizzatori hanno previsto anche l’immancabile Area Palco, per ospitare sfilate (come la tradizionale sfilata di cosplay in chiusura di fiera) e concerti a partire dalle 16:00. L’acustica del Centro Fieristico, tuttavia, rendeva a tratti fastidioso l’audio dell’Area Palco, costringendo a fuggire all’interno di un padiglione per intrattenere una conversazione senza urlare.

EtnaComics 2016Non sono mancate le aree dedicate agli artisti del fumetto o delle Belle Arti in generale, con una piacevole Artist Alley e diversi stand dedicati agli artisti in giro per i vari padiglioni. Anche quest’anno, però, i numeri registrati dall’evento hanno toccato cifre stellari (si parla già di 73mila presenze), con picchi soprattutto negli ultimi due giorni della fiera. Questo ha portato ad alcuni disagi nell’esplorazione del Centro Fieristico, con il passaggio da un edificio all’altro ostacolato da un gruppo di gente un po’ troppo vasto (che, in alcuni casi, si ammucchiava nei pressi del Torneo di Spade o di questo / quello stand, ostacolando il passaggio). Che sia giunto il momento di pensare a una sistemazione più ampia per la fiera?

Fate come se foste a casa vostra!
Chi voleva recarsi all’EtnaComics 2016 per strappare qualche autografo e un paio di selfie non avrà potuto ritenersi deluso, alla fine della fiera: che fosse per ottenere un autografo da Maurizio Merluzzo, Michele Poggi (Sabaku no Maiku) e qualunque altro YouTuber presente in fiera, scattare una foto con Yuriko Tiger o acquistare un disegno da qualche fumettista, la sesta edizione dell’EtnaComics ha accolto un gran numero di ospiti da ogni parte d’Italia, da intrattenitori del web a vere e proprie star del palcoscenico come Cristina d’Avena. Alcuni di essi (come Sio e Don Alemanno) avevano il proprio stand dedicato, altri hanno avuto modo di esibirsi nell’Area Palco per una performance; in tutti i casi, il programma dell’evento non lasciava spazio alla noia, con un gran numero di mostre, sfilate e concerti sparsi nel corso dei quattro giorni di fiera.

 

Yuriko Tiger

Yuriko Tiger + Yuna = un Giuseppe Vecchio molto felice!

 

Come in tutti gli eventi dedicati a fumetti, videogiochi e cosplayer, chi cercava un mondo di colori non potrebbe che ritenersi pienamente soddisfatto: ogni ora dell’evento era un tripudio di costumi colorati e di ottima fattura nella maggior parte dei casi, con parrucche lunghissime e abiti colorati tratti dal mondo degli anime, dei videogiochi e dei fumetti. Nessuna tendenza da segnalare, per questa sesta edizione dell’EtnaComics: tra i vari personaggi del Trono di Spade, degli ultimi film Marvel o delle pellicole Disney più classiche, l’evento ha ospitato una gran varietà di costumi diversi – buona parte dei quali ha sfilato nel Cosplay Contest, gran finale della fiera.

“Datemi un controller” – “Che cosa ne vuoi fare?”
Ma non è un vero EtnaComics se manca uno spazio dedicato a noi nerd di vecchia data, e infatti, come succede ormai da anni, grande enfasi della fiera è stata data ai videogiochi, con un’intera area delle Ciminiere dedicata al nostro passatempo preferito. Anche quest’anno è stato possibile provare alcuni dei titoli su PC più in voga come Minecraft ed Hearthstone e l’ormai immancabile League of Legends; Non è mancato neanche un assaggio della realtà virtuale, grazie a delle postazioni con Oculus Rift. I giocatori su console hanno avuto pane per i loro denti, con una vasta gamma di titoli di grande successo come Call of Duty e FIFA, di cui vi sono stati anche dei tornei. Per i fan Nintendo è stata creata anche un’area apposita, dove è stato possibile non solo cimentarsi in tornei (ad esempio con Monster Hunter 4, Smash Bros per WiiU e Pokèmon Rubino Omega/Zaffiro Alfa), ma anche provare giochi recenti come Pokkén Tournament e Yo-kai Watch. L’area ha inoltre assolto il compito di Zona Streetpass.

 

EtnaComics 2016

 

Presente anche quest’anno un’area interamente dedicata al retrogaming, dove i visitatori hanno potuto giocare e magari ri-giocare perle del passato come Mario Kart 64, Tekken e titoli un po’ più recenti come Skylanders.

Passeggiando per la fiera, c’era la possibilità di imbattersi in Marco “Alfieri” Guzzo e nel suo stand, dedicato al discusso Call Of Salveenee; e I Love Videogames, dall’alto della sua somma e incontestabile ignoranza, ha deciso di intervistarlo in un articolo che trovate nel nostro archivio. La vera grande novità di questa edizione però è stata senza dubbio la Mobile Game Zone, che, come suggerisce il nome, è stata interamente dedicata al gioco su piattaforme mobile, con tornei e tanto di connessione gratuita per utilizzare i titoli o scaricarli dagli store appositi.

“Solo sei anni ed è già più maturo di me”
Ormai siamo giunti alla sesta edizione di EtnaComics, e i miglioramenti rispetto agli anni passati sono sempre più evidenti di anno in anno, così come il successo della manifestazione, che quest’anno si è chiusa con la cifra record di 73,000 visitatori. Un anno fa, lo sforzo degli organizzatori per rendere ancora più godibile la fiera è stato evidente, con una serie di novità introdotte già a partire da un nuovo ingresso. Anche quest’anno non si sono smentiti: i quattro giorni di EtnaComics sono passati tutto sommato senza intoppi degni di nota, e ciò nonostante l’alta affluenza di pubblico nel fine settimana.

Per essere una fiera relativamente nuova, dunque, EtnaComics si conferma come uno degli eventi più importanti dell’anno, merito di ospiti di grande richiamo, tantissimi eventi ed aree dedicate a tutti i gusti e persone di tutte l’età.

 

EtnaComics 2016

 

EtnaComics 2016: Conclusioni conclusive
I quattro giorni di EtnaComics 2016 sono stati ricchi di eventi, ospiti, sorprese e portafogli svuotati di fronte a un paio di stand. Quest’anno, in particolare, si è rivelato quello in cui l’egemonia dei Funko Pop! ha raggiunto livelli stellari, con un gran numero di statuette sparse per gli stand ad ammiccare e sedurre tutti quei passanti con un’evidente ossessione per il collezionismo. Ma non solo: la già citata Area Vintage, gli stand della Scuola del Fumetto, i cosplayer, i costumi, gli oggetti assolutamente inutili ma che diventano un’improvvisa necessità nei quattro giorni di fiera, tutti elementi che sono stati costantemente presenti nel corso della nostra esperienza alle Ciminiere.

E sarebbe impossibile lamentarsi del cibo o dei prezzi in fiera, che si sono rivelati (almeno in buona parte dei casi) sorprendentemente contenuti nonostante il contesto. EtnaComics, dunque, si riconferma a pieni voti come una delle esperienze più piacevoli per i geek della regione Sicilia, siano essi abituati agli standard del Palermo Comic-Con o di qualunque altra fiera del fumetto presente nell’isola a tre punte. Non resta che attendere EtnaComics 2017, dunque, con la speranza che la qualità complessiva dell’organizzazione non cali drasticamente nel corso di un anno.

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