Hideo Kojima ha recentemente parlato di alcuni titoli che vedranno presto la luce, soffermandosi su Resident Evil 7 e Death Stranding, confermando inoltre in quest’ultimo sarà presente Norman Reedus (che ha partecipato anche a The Walking Dead).

 

 

GameSpot: Come ci si sente a essere tornati all’E3?

Kojima: Mancavo all’evento da due anni, ma ne sono sembrati dieci. L’E3 è fantastico perché è il luogo in cui si possono trovare tanti giocatori e tanti creatori, per questo è speciale e sono felice di essere tornato. L’anno scorso, a causa di alcune circostanze, non ho potuto prendere parte all’evento.

Sto invecchiando e la mia famiglia mi dice di ritirarmi e di fare ciò che desidero. Ma in fin dei conti, io voglio creare giochi, voglio fare qualcosa di divertente. Mi piace condividere ciò con i giocatori. Dopo tutto, penso di aver fatto la scelta migliore.

 

 

Come mai Norman Reedus è stato scelto?

Sono un fan di The Walking Dead e The Boondocks Saints – Giustizia Finale. Quando l’ho conosciuto – è una un uomo fantastico e molto gentile – ho cominciato a pensare che avrei potuto fargli fare nuove cose, e per questo ho deciso di lavorare con lui.

Ho chiesto a Guillermo Del Toro di darmi il suo numero di telefono un paio di anni fa. Girare un film o creare un gioco è un processo molto lungo; puoi farlo per bene solo se lavori con persone che conosci e di cui ti fidi.

 

 

Lei è conosciuto come game designer, ma è anche conosciuto per l’amore per il cinema. Ha lavorato con Norman per un po’; come riuscite a far combaciare le vostre abilità per Death Stranding? È come girare un film?

Ho parlato con Norman e ho spiegato cosa volevo che il suo personaggio facesse, e lui l’ha fatto. Non penso che il processo di girare un film e creare un gioco sia molto differente. Quando si arriva ai segmenti da creare, è come se si girasse una scena.

 

Da quando sono diventato indipendente, ho ricevuto molte offerte per creare film, ma ho evaso quella tentazione e per il momento mi sono focalizzato sui giochi.
Norman collabora con lei durante il processo di definizione dei temi o del suo personaggio?

Finora abbiamo creato il teaser, ma sì, quando Norman ha un’idea, io provo a metterla in pratica. Mi piace avere a che fare con gli attori. Molte persone pensano che io sia una persona che arriva e dà ordini, e non sente cosa hanno da dire gli altri, ma non è vero. Quando un attore ha un’opinione o un suggerimento, provo ad assecondarlo il più possibile per creare qualcosa di migliore insieme.

 

 

Perché pensa che ci siano persone che la definiscono in questo modo?

Io voglio rendere tutto perfetto. Ho molte persone che lavorano per me, e malgrado mi piacerebbe fare tutto da solo, so che non è possibile. Quando fai uscire il talento da altre persone, si genera qualcosa di buono, perché le persone la pensano diversamente da me, e le loro abilità arricchiscono il mio lavoro; mi rendono migliore insomma. Ed è lo stesso con Norman. Se lui ha qualcosa di diverso da incorporare nel mio progetto, ciò renderà il mio progetto migliore. Sarebbe uno spreco ignorarlo.

 

Per quanto riguarda il fatto che la gente pensa che io sia un perfezionista, metto davvero tanti dettagli nei miei giochi, per questo penso che si generi un misunderstanding. Voglio che tutto abbia una grande qualità, perciò quando le persone lo vedono, assumono che io sia così anche con gli attori.

 

Quando ho visto Resident Evil 7, mi è sembrato simile a P.T. Qual è stata la sua reazione al trailer?

Penso che possa esserci qualche influenza, anche nel formato del teaser. Non ci ho ancora giocato, ma mi piacerebbe provarlo.

Durante un’intervista, Kojima parla di Resident Evil 7, Death Stranding, e Norman Reedus.

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