In linea con il recente articolo di
Bloomberg, il co-fondatore di
Ubisoft Entertainment è molto preoccupato sui pericoli di un controllo ostile. Infatti, con il controllo del conglomerato francese
Vivendi la software house si vedrà costretta a cedere il 15 % della compagnia.
Guillemot ha dichiarato che la migliore arma contro il controllo di
Vivendi è l’opposizione di massa dei talenti creativi:
Mentre Ubisoft svolgeva diligentemente il suo lavoro – convincendo investitori ed ingaggiando banchieri per trovare altre alternative – Guillemot, 55 anni, sapeva che la sua migliore arma è il talento – Lui dichiara che un controllo ostile da parte di Vivendi “ucciderà la creatività”.
Specificatamente,
Ubisoft rivendica la sua gestione, capace di offrire ai suoi talenti creativi soldi e libertà creativa che altre compagnie non offrono. Questo è uno dei motivi per cui
Electronic Arts ha fallito dieci anni fa nel cercare di controllare la software house.
Vivendi non ha un posto particolare nel cuori di videogiocatori e sviluppatori, visto che in precedenza controllava
Blizzard e
Activision prima che le due compagnie riuscissero a “ricomprarsi la libertà”, per così dire.
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Fonte
#LiveTheRebellion