Guido Avitabile

Speciale Innogames: Intervista a Diana Villegas

Venerdì 11 Marzo, eravamo a Rho Fiera Milano per l’edizione 2016 di Cartoomics, e abbiamo colto l’occasione per scambiare due parole con Diana Villegas, PR di Innogames, sviluppatori tedeschi specializzati in browser game free-to-play.


 

Innogames è ormai sul mercato da dieci anni, da Tribals ad Elvenar con quale titolo vi siete trovati meglio in fase di sviluppo? quale è stato invece quello più ostico?

 

Quello con cui ci siamo trovati meglio è stato sicuramente Tribals, perché era il primo e avevamo decisamente più libertà, ma sono convinta che  tutti i titoli ci han permesso di fare passi avanti e sono stati di volta in volta  dei successi. Quello più difficile, la vera sfida, è stato sicuramente Tribal Wars 2 perché, essendo un sequel, ci ha obbligato ad aggiungere nuove funzioni e a migliorare il predecessore. Bisognava dare motivo al giocatore di spostarsi sul seguito e di non trovarsi alienato: perfino ora i due titoli vivono di vita propria, nettamente distaccati l’uno dall’altro. Tribals pur essendo sulla piazza da più anni è ancora popolatissimo, e spero vivamente lo stesso destino tocchi anche alle altre nostre produzioni.


 

Tra i giochi pubblicati, c’è una vasta maggioranza di strategici in tempo reale, se poteste decidere un altro genere da affrontare nei prossimi anni, quale sarebbe?

 

Non credo cambieremo mai totalmente genere, perché siamo bravi negli strategici e vogliamo sempre offrire la migliore esperienza possibile ai giocatori, quindi di conseguenza sviluppiamo quello che sappiamo fare meglio. Ovviamente affiancheremo altri generi all’RTS, come l’RPG o il gestionale, ma la componente principale sarà sempre quella strategica.


 

Avete affrontato Medioevo, antichi greci, Far West, Fantasy, ci puoi dare un anticipazione sulla prossima ambientazione?

 

Dei prossimi giochi non posso rivelare nulla, ma posso anticipare che ci sposteremo anche sul mobile.


 

Avete piani per il futuro riguardanti lo sviluppo su console o la distribuzione tramite Steam?

 

Non prendiamo in considerazione le console perché non vi abbiamo esperienza di sviluppo, per i prossimi anni ci focalizzeremo sul mobile e ancora sul browser game.


 

Come nascono e crescono titoli MMO come Greopolis o Tribal Wars, è difficile mantenere viva l’attenzione del giocatore?

 

Penso che il fattore chiave sia ascoltare i giocatori, perché mentre il gioco invecchia bisogna sempre fornire qualcosa di nuovo e che non distolga l’attenzione.Ad esempio dopo dieci anni Tribal Wars è ancora molto attivo, perchè non si può mettervi fine, non ci sono dei titoli di coda, il gioco prosegue ogni volta che viene aggiornato. C’è sempre competizione, sempre nuovi eventi, nuove abilità che convincono i giocatori a rimanere. Inoltre abbiamo implementato dei tutorial per aiutare i giocatori nuovi a raggiungere quelli storici, così da impartirgli le nozioni base e buttarli subito nella mischia con gli altri. Può sembrare ostico entrare in una community con più di dieci anni alle spalle, ma con questi sistemi siamo convinti di poter aiutare i nuovi giocatori a integrarsi con il gioco.


 

Qual è il progetto di Innogames a cui sei più legata?

Personalmente  il mio preferito è Elvenar, perché è la dimostrazione che per attrarre  le ragazze videogiocatrici ti basta un buon gioco. Ti basta un titolo divertente e le persone arriveranno a giocarci.


 

Ti ringrazio per il tempo che ci hai concesso.

Grazie a voi.

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