Oggi sul blog di PlayStation Dino Dini ha preso parola per parlare del suo ritorno nel campo dei simulatori calcistici, con un videogioco chiamato Dino Dini’s Kick Off Revival che uscirà nel 2016 esclusivamente per PlayStation 4 e PlayStation Vita.

 

Dino Dini inizialmente si presenta a chi non lo conosce, descrivendo la sua carriera, le motivazioni della sua scomparsa dal mercato, ma soprattutto quelle del suo ritorno – legato alla ribalta che sta avvenendo negli ultimi anni degli sviluppatori indie. Dopo questi convenevoli passa alla parte pratica, descrivendo a livello tecnico cosa troveremo in Dino Dini’s Kick Off Revival, promettendo un videogioco il cui “spirito sarà quello dei vecchi videogiochi, ma sarà adattato agli hardware moderni”. Buona lettura!

Oggi sono davvero felice di annunciare che, nel 2016, arriverà in esclusiva su PS4 e PS Vita Dino Dini’s Kick Off Revival, il nuovo titolo della mia classica serie di simulatori di calcio.

Lasciate che mi presenti a tutti quelli che non mi conoscono. Fin da bambino sono sempre stato un fanatico della tecnologia e ho avuto la fortuna di essere abbastanza grande nel momento in cui i computer iniziavano a prendere piede. Così ho imparato da solo a programmare, nella speranza di creare giochi come quelli che vedevo in sala giochi.

Ho venduto il mio primo gioco a 14 anni circa, nel 1980. Nel 1988 ho iniziato a lavorare a Kick Off sugli home computer Amiga e Atari ST. Le due versioni raggiunsero la vetta delle classifiche e il gioco vinse riconoscimenti come il Golden Joystick del 1990 per il “16 bit Game of the Year”. Fu addirittura bandito dalle redazioni delle riviste perché gli impiegati ci giocavano troppo!

Purtroppo, durante gli anni 90, il settore iniziò a diventare ostile nei confronti dei piccoli team di sviluppatori o anche dei singoli, per cui ho deciso di seguire altre strade lavorando con aziende americane, inglesi e italiane. Alla fine, negli ultimi otto anni, mi sono messo a insegnare tecniche di sviluppo dei videogiochi nei Paesi Bassi.

Il desiderio di proseguire la mia serie è sempre rimasto vivo. Ho visto altre aziende prendersi il mercato a colpi di licenze e budget enormi e questo mi ha reso triste, perché hanno dimenticato ciò che avevo insegnato loro.

Un tempo ero riuscito, da solo, a superare le vendite dei grandi sviluppatori senza licenze né gigantesche risorse. Ci sono riuscito concentrandomi sull’aspetto più importante dei giochi: il gioco stesso. Lo ammetto, in quello sono molto bravo.

Non ero certo l’unico in grado di farlo (molti altri erano bravi come me), ma il settore era proiettato sempre più sul realismo grafico e sulle produzioni di grande valore. Era diventato un mondo in cui non c’era più posto per lo spirito degli sviluppatori indipendenti: i grandi budget e i rischi che comportavano erano diventati padroni spietati, che hanno scartato moltissime idee valide in nome del profitto.

Di recente i giochi di sviluppatori indipendenti sono tornati alla ribalta. Uno degli aspetti più importanti della storia di Minecraft e Notch è forse il fatto che il settore non può più far finta che l’unica cosa a contare siano i budget enormi, i grandi team di sviluppo e le massicce campagne di marketing. Come si può continuare a sostenere una cosa del genere quando un singolo programmatore è riuscito a creare in casa sua e a costo zero qualcosa che poi ha venduto per oltre tre miliardi di dollari?

Non appena ho notato che il vento stava cambiando e lo spirito indipendente stava facendo il suo ritorno, ho voluto provarci di nuovo. Finalmente il talento torna ad essere premiato e credo che questa sia una cosa fantastica.

L’idea del revival è nata quando Shahid Ahmad, direttore dei contenuti strategici di Sony Computer Entertainment Europe, si è interessato alla mia storia e, con mia grande sorpresa, mi ha fornito un kit di sviluppo per PS Vita. La prima sfida fu trovare il tempo di lavorare a un prototipo durante il mio poco tempo libero, ma alla fine sono riuscito a presentare una demo e Sony si è offerta di aiutarmi a completare il gioco. Ora ho la possibilità di lavorarci a tempo pieno.

Cosa troverete nel nuovo Kick Off? Gli elementi fondamentali rimarranno gli stessi. La palla non è incollata ai piedi: potrete tirare in qualunque modo vogliate; controllerete la direzione e gli effetti dei tiri al 100%.

Il gioco sarà in 3D ma solo perché oggi è più semplice realizzare giochi in questo modo. Potrei rendere disponibili diverse angolazioni di visuale, ma la telecamera predefinita sarà quella classica dall’alto come in Kick Off 2 e GOAL!, magari con qualche piccola modifica.

Lo spirito sarà quello dei vecchi videogiochi, ma sarà adattato agli hardware moderni. Questo discorso è particolarmente evidente nei sistemi di controllo. Gli home computer di 25 anni fa usavano joystick a otto direzioni con un solo pulsante. Erano digitali, non analogici, e si poteva mirare solo in otto direzioni. Il nuovo gioco sfrutterà appieno i controlli analogici e anche le meccaniche di gioco sono state adattate su questo elemento. Il risultato è che la sensazione e lo spirito del gioco sono rimasti gli stessi, ma la precisione e la tecnica sono state enormemente migliorate.

Se volete saperne di più sullo sviluppo di questo gioco, seguitemi sul mio account Twitter @dndn1011.

Dino Dini’s Kick Off Revival uscirà su PlayStation 4 e PlayStation Vita nel 2016. Continuate a seguirci per rimanere aggiornati!

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